Le piante grasse sono famose per la loro resistenza e la scarsa manutenzione che richiedono. Sono quindi la scelta perfetta per chi non ha il “pollice verde” o per chi ha poco tempo per dedicarvici. Il Sedum rubrotinctum è una succulenta che dà origine a graziosi cespuglietti compatti con tante piccole foglie carnose dalla forma ovoidale che ricorda un fagiolino. Non è un caso che questa pianta venga soprannominata “jelly bean”, che letteralmente significa “fagioli gelatinosi”. Può essere piantata in piena terra o in vaso, per arredare davanzali o tavoli con i suoi caldi toni rossastri che variano in base alla temperatura e all’esposizione.
Andiamo quindi a scoprire insieme come coltivarla.
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Essendo una pianta grassa, è piuttosto facile da coltivare e presenta piccoli tessuti carnosi e “succulenti” in grado immagazzinare un gran quantitativo d’acqua.
Grazie all’assorbimento dell’acqua, foglie, fusti e radici si ingrossano fino ad assumere forme diverse molto caratteristiche che possono ricordare piccole sfere o rosette.
Le foglie, di forma ovale, sono verdi con sfumature rossastre. In genere ce ne sono 2-3 in prossimità di ogni nodo. In primavera, da ogni apice, si aprono tanti piccoli piccoli fiorellini di un bel giallo intenso. Il Sedum rubrotinctum è una pianta grassa dall’elevato potenziale decorativo.
Molto graziosa la varietà ‘Aurora’, dal portamento compatto e cespuglioso. Questa pianta presenta foglie molto carnose, di forma tondeggiante e nei vari toni del rosa.
Per via del suo colore, le ramificazioni sembrano dar forma a collane di perle. Affinché questa varietà mantenga la sua particolare coloritura, è importante mantenere la pianta ad una corretta esposizione al sole, altrimenti, diventerà verde acqua.
Nonostante la sua indiscutibile bellezza e grazia, questa varietà di Sedum rubrotinctum sa essere molto rustica. Riesce infatti a sopportare lunghi periodi di siccità e temperature prossime allo 0°C.
Trattandosi di una pianta grassa, è adatta per essere coltivata un po’ ovunque, proprio grazie alla sua rusticità.
Vediamo comunque nello specifico i fattori a cui prestare più attenzione.
Richiede luce trasparente e diffusa. Se non riceve luce a sufficienza, infatti, questa pianta assume un aspetto spento: il tessuto diventa fragile e il colore gradatamente si affievolisce. Inoltre, la forma stessa della pianta si allenta, diventa verde-giallognola e diviene poco resistente alle malattie.
Tuttavia, non va esposto alla luce diretta del sole perché potrebbe bruciare foglie e steli.
La potatura serve per mantenere una bella forma e quindi potrebbe rivelarsi utile soprattutto in caso di esemplari di grandi dimensioni. Ad esempio, rami troppo densi e eccessivi vanno tagliati in primavera e in autunno. Gli strumenti da utilizzare sono forbici e coltelli, purché ben affilati e perfettamente disinfettati.
Ci sono vari modi per propagare questa pianta grassa. Il sistema più comune è quello di utilizzare le foglie per favorire la propagazione.
In primavera o in autunno, selezionate da una pianta sana, uno stelo piuttosto robusto a cui sono attaccate 5-6 foglie. Tagliatelo quindi con un coltello affilato e disinfettato, ed appoggiatelo su un terreno leggermente umido sistemando vicino al terreno la base della foglia. Sistemare in un luogo con temperatura attorno ai 25℃ e luce diffusa. Dopo 1, massimo 2 settimane, noterete spuntare un germoglio alla base della foglia.
I suoi principali nemici sono i batteri del suolo che prolificano alle alte temperatura e con alti tassi di umidità. In questo caso, la muffa può attaccare la pianta.
Un mese prima dell’inizio dell’estate, può quindi essere opportuno sterilizzare il terreno. Se la pianta è già malata, isolarla, tagliare la parte malata e cospargere sulla ferita della polvere di zolfo per evitare un’infezione secondaria.
Tra i parassiti, invece, i suoi più comuni nemici sono gli afidi, gli insetti di scala, gli acari di ragno e la farfalla bianca.
Se ve ne sono pochi, basta lavare la pianta con acqua o raccoglierli a mano. In caso di focolai estesi o parassiti che si nascondono in parti difficili da raggiungere, applicare dei pesticidi specifici per piante succulente. Applicare sempre i pesticidi la sera e in un ambiente ventilato.
Nel caso in cui i parassiti si nascondono nel terreno, è necessario cambiare il suolo. Ecco come procedere:
In alternativa, immergere il fondo del vaso in un pesticida liquido per un paio di minuti fino a quando il terreno non avrà assorbito pesticida a sufficienza.
Infine, la malattia più letale è il marciume nero. Inizialmente, le foglie cominciano a cadere non appena le si toccano e, infine, l’intera pianta diventa nera e marcia. Questa malattia sopraggiunge quando il terreno non è ben drenato ed è troppo umido.
È una pianta economica. Il costo di una piantina si aggira attorno ai 3,00 euro. DI seguito, troviamo alcuni esempi:
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