Oggi parliamo della Sophora japonica (nome scientifico Styphnolobium japonicum), albero espanso e deciduo proveniente dall’Estremo Oriente. Appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, è di medie dimensioni e somiglia alla Robinia. In estate sfoggia una splendida fioritura bianca.
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Scopriamo insieme qualcosa di più!
La Sophora japonica (Styphnolobium japonicum) è una specie esotica impiegata prevalentemente a scopo ornamentale, sia per la fioritura che per il portamento elegante.
Vediamo nello specifico come si presenta:
Il nome generico “Sophora” proviene dall’arabo “sufayrà”, termine con cui venivano denominate alcune piante simili.
Ecco le principali varietà della Sophora japonica
Varietà “piangente” molto utilizzata nei giardini. Rispetto alle altre specie, presenta dimensioni nettamente minori, ha una velocità di crescita lenta e la sua peculiarità sono i rami pendenti e contorti, molto coreografici, soprattutto in inverno.
Proprio per questa sua caratteristica, la Pendula, rappresenta l’unico cultivar che necessita di essere potato regolarmente.
La forma della chioma è piramidale e meno espansa.
Varietà di grande successo per la sua crescita più rapida e la fioritura precoce (fiorisce a 5 anni invece che 10 o più).
Le foglie sono di un bel giallo dorato quando spuntano e si mantengono tali per 4 mesi. Solo alla base della chioma virano sul verde.
La Sophora japonica fiorisce in piena estate. La fioritura è abbondante costituita da fiori bianco-crema o bianco-violetto, riuniti in grappoli lunghi fino a 30 centimetri. Sono profumatissimi e durano fino alla stagione autunnale.
Quando i fiori cadono, lasciano il posto a frutti simili a bacche che ricordano le perle.
La Sophora japonica può essere coltivata come esemplare isolato in parchi o giardini di grandi dimensioni. La sua resistenza all’inquinamento la rende adatta anche al contesto urbano.
Cresce molto lentamente e, per la scelta della sua posizione, considerare che la pianta proietta un’ombra molto ampia e fitta. Tenere poi conto del fatto che, tra luglio e dicembre, fiori, foglie, frutti e baccelli caduti, attirano gli uccelli.
Ecco i fattori da considerare per farla crescere sana e vigorosa.
La Sophora japonica si propaga per seme, ma occorre attendere anche 30 anni per poter vedere la pianta fiorita.
I semi vengono trattati a temperature molto alte (talvolta si deve ricorrere ad acidi prima del loro utilizzo). Per i semi raccolti da tempo, è necessario un ammollo di 24 ore.
Durante il mese di marzo, la semina va fatta esclusivamente in serra riscaldata.
Alcune varietà e cultivar, come la “pendula” si propagano tramite innesto sul tronco della sophora comune.
Si tratta di una pianta abbastanza resistente.
I suoi principali nemici sono i funghi Fusarum lateritium e il Nectria cinnabarina che provocano, rispettivamente, il cancro al legno e la ruggine con conseguente perdita di foglie.
Nonostante il nome, si tratta di una pianta proveniente dalla Cina.
Dal suo legno, dalla corteccia e dai frutti si estrae una tintura gialla.
I suoi semi sono allucinogeni, mentre il suo polline non provoca alcun tipo di allergia.
I frutti della Sophora japonica costituiscono una grande risorsa in campo medico; in particolare, gli alcaloidi contenuti, neutralizzano i radicali liberi, stimolano i processi di riparazione dei tessuti e favoriscono il trattamento della tubercolosi.
Dai suoi fiori e dalle sue gemme, si ricava una sostanza in grado di curare i danni dell’infarto cerebrale.
Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:
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