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Stambecco: tutto su questo animale simbolo delle Alpi

Molto diffuso su tutto l'arco Alpino

La Capra ibex è un mammifero dal manto peloso, più lungo in inverno, più corto in estate. Conosciuto col nome di stambecco, è un erbivoro, originario delle Alpi, con lunga corna robuste. Ama le basse temperature e i dirupi.

Stambecco: tutto su questo animale simbolo delle Alpi

Stambecco

Fa parte della famiglia dei Bovidi e della sottofamiglia dei caprini. È quindi parente, tra gli altri, della capra, del camoscio, del muflone e del bue muschiato.

Come questi animali, anche lo stambecco presenta un paio di corna permanenti, costruzioni ossee piuttosto robuste, con nodi ed escrescenze. Nei maschi, questi nodi si presentano sul lato anteriore e sono piuttosto vistosi.

Cosa mangia lo stambecco?

Viene detto ‘delle Alpi’ perché è quello il suo habitat prediletto, non solo per le temperature ma anche per il cibo. Questo animale si alimenta infatti con ginepro, rododendri, muschi e licheni.

Dove vive lo stambecco?

È quindi presente in tutte le numerose aree protette della zona, tra cui il Parco nazionale del Gran Paradiso, il Parco nazionale dello Stelvio, quello delle Dolomiti d’Ampezzo, dell’Adamello, e delle Alpi Marittime.

Ma è possibile trovare stambecchi anche in Francia, Svizzera, Slovenia ed Austria.

Stambecco peso

Da adulto può arrivare a pesare, in media, 70 kg. Durante la stagione degli amori, subiscono infatti un calo del 25-35%!

In autunno, invece, i maschi possono anche toccare i 130 kg (per 130-150 cm di lunghezza), poiché hanno bisogno di accumulare riserve di grasso. Per sopportare questo peso, lo stambecco è dotato di un cranio ampio e di una muscolatura possente.

Stambecco con zoccoli

Gli zoccoli degli stambecchi sono molto particolari, sono infatti dotati di una parte interna, gommosa e morbida, che gli consente di avere una presa ottimale anche sui dirupi scoscesi. Persino in inverno. Mentre quella esterna, rigida, dà loro equilibrio.

Stambecco femmina

Le femmine hanno corna lisce, lunghe 35 cm al massimo, e sono di taglia più piccola, infatti non arrivano a superare i 65 kg. Il suo mantello è più chiaro di quello del maschio, anche in inverno, e presenta la zona del ventre di colore bianco.

Stambecco cucciolo

Dopo una gestazione che dura circa 160-180 giorni nasce un solo piccolo, solo raramente due. Il neonato sta in piedi dopo pochi minuti, e viene allevato da gruppi di femmine, sulle alture più elevate, fino ai 2 anni.

Le corna spuntano piuttosto presto, in quanto, a partire dai 5 anni d’età, la loro crescita inizia a diminuire sensibilmente. Il cucciolo entra infatti già nell’età adulta. Da piccoli, gli stambecchi hanno un pelo di colore beige-rossiccio, più chiaro delle femmine adulte.

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stambecco
Esemplare giovane accanto ad esemplare adulto

Stambecco al femminile

Non esiste un sostantivo per definire il genere dell’animale. Per parlare degli esemplari di sesso femminile, è necessario usare l’espressione: ‘stambecco femmina’.

Stambecco in inglese

In inglese, stambecco si dice steinbock, anche se il termine è tedesco. Per questo, è più d’uso comune l’accezione scientifica ‘Alpine ibex’. Altrettanto poco conosciuto è il toponimo bouquetin, derivante dal francese.

Stambecco dei Pirenei

Viene detto stambecco dei Pirenei o Capra pyrenaica pyrenaica, ed è una sottospecie, ormai estinta, che abitava i Pirenei, francesi e spagnoli, con estensioni fino in Portogallo.

Noto anche con il nome locale di ‘bucardo’, la sua estinzione si fa risalire al 2000, quando morì l’ultima femmina, ma la situazione era critica già dalla prima metà del Novecento, a causa della caccia selvaggia e di un habitat ostile.

Ma dal 2014, un gruppo di scienziati si è occupato della sua reintroduzione sui Pirenei, partendo dalle due sottospecie del territorio spagnolo: lo stambecco di Gredos e lo stambecco iberico.

Stambecco curiosità

Sapevate che le corna di uno stambecco possono pesare anche 8 chili ed essere lunghe 1 metro? Vengono utili per alleviare il prurito che questi sentono al cambio della muta. Inoltre, quando la loro crescita si ferma, si crea un anello intorno, che aiuta a capirne l’età.

Non solo, questo animale, come altre specie del genere Capra, è ghiotto di sale e beve pochissimo, accontentandosi spesso, solo della rugiada mattutina. È possibile che questa bizzarra esigenza sia dovuta alla loro alimentazione, che include pochissimo sodio.

È per questo che spesso, sui cigli delle strade di montagna, si possono trovare cubi di sale, messi a disposizione degli stambecchi.

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stambecco
Lo stambecco non ha la minima idea di cosa siano le vertigini!

Stambecco pericoloso

Difficile che un animale selvatico attacchi l’Uomo. Poiché, in generale, è spaventato dalla sua presenza, reagisce fuggendo. Ciò significa che, nonostante la sua forza, per garantirsi la sopravvivenza, cercherà di correre verso gli anfratti, che lo mantengono al sicuro.

Gli eventi che sono balzati alle cronache sono più che altro dovuti al fatto che quando il suo habitat è minacciato, lo stambecco sceglie di scendere verso territori più esposti.

L’importante è non avvicinarlo, tentare di toccarlo, spaventarlo, farlo fuggire o stuzzicarlo in alcun modo, poiché non essendo un animale addomesticato, non è in grado di capire le intenzioni dell’umano.

Camoscio e stambecco differenza

Le principali differenze si riscontrano nella taglia, nel manto e nelle corna. Gli adulti di camoscio, infatti, non superano i 50 kg e hanno corna piccole e scure. Diverso è anche il pelo.

Nonostante entrambi i mammiferi facciano la muta, gli stambecchi hanno un manto beige con zone molto scure solo in primavera. In inverno, è di colore bruno piuttosto uniforme, il che lo aiuta a mantenersi al caldo.

Carne stambecco

La carne di stambecco si mangia, presso le zone montane, da tempo immemore. La cosiddetta Mummia del Similaun, risalente all’Età del Rame (intorno al 3.000 a.C.), pare si fosse alimentata con speck di stambecco, proprio poco prima di morire.

In Italia, la sua caccia è vietata, ma è possibile trovarne la carne, che, generalmente, viene importata dalla Svizzera. È tradizionalmente adoperata per la preparazione della mocetta, un salume tipico del Piemonte e della Val d’Aosta.

Ma viene anche cucinata in umido, dopo esser stata marinata per 12/24 ore. La marinatura, (a base d’acqua, vino rosso o aceto e spezie), viene usata per cuocere la carne, da cui viene anche ricavato un sugo per condire la pastasciutta.

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La Ica

Web editor freelance per portali e siti che si occupano di viaggi, lifestyle, moda e tecnologia. Districatrice di parole verdi per TuttoGreen dal maggio 2012, nello stesso anno ha dattiloscritto anche per ScreenWeek. Oggi, pontifica su Il Ruggito della Moda, scribacchia di cinema su La Vie En Lumière, tiene traccia delle sue trasvolate artistiche su she)art. e crea Le Maglie di Tea, una linea di magliette ecologiche.

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