Forma fisica

Sai cosa si intende con valutazione posturale?

Cos'è, a cosa serve, quando va fatta, come viene eseguita e quanto costa

La valutazione posturale è un esame che analizza la posizione del corpo nello spazio ed è assai utile per prevenire, o curare in maniera più adeguata, alcune problematiche dolorose riguardanti l’apparato muscolo scheletrico, e non solo. Ci sono infatti vari disturbi (anche impensabili), il cui insorgere è proprio dovuto ad una postura non equilibrata.

Sai cosa si intende con valutazione posturale?

Che cos’è la valutazione posturale

Si tratta di un esame volto a verificare o meno l’esistenza di problemi riguardanti il sistema posturale, ovvero ciò che regola il rapporto tra il corpo e il mondo circostante.

Nel suo insieme, il sistema posturale è costituito dalla interazione tra vari sistemi:

  • visivo
  • muscolo scheletrico
  • vestibolare
  • podalico
  • stomatognatico

Che cos’è la postura

Prima di addentrarci nel merito dell’esame vero e proprio, facciamo una piccola premessa e soffermiamoci a spiegare cosa si intende per “postura”.

La postura altro non è che la posizione che assume il corpo nello spazio e la relazione che esiste tra i vari segmenti del corpo stesso.

La postura c’è in qualunque posizione:

  • in posizione eretta (bipodalica o monopodalica)
  • da seduto
  • prono
  • laterale
  • supino

È bene specificare che non esistono posture “corretta” o “sbagliate”, né tanto meno un modello standard a cui ambire. È più corretto parlare di una postura ottimale per ogni singolo individuo. In altre parole, il corpo di ognuno deve tendere a ricercare il proprio equilibrio in base alle proprie caratteristiche e ai gesti che normalmente è chiamato a svolgere (pensiamo ad esempio ad una persona costretta alla scrivania tante ore al giorno oppure ad un tennista che, inevitabile ha uno scompenso causato dalla gestualità che è esegue abitualmente).

Equilibrio infatti non vuol dire simmetria. L’importante è che la eventuale asimmetria non causi problemi, disturbi e disagi di vario genere.

A cosa serve l’esame posturale

È utile per riscontrare problematiche relative alla postura e alla colonna vertebrale. L’esito di tale esame consente quindi di scegliere attività ed esercizi di ginnastica posturale pensati ad hoc per risolvere le problematiche specifiche del singolo soggetto.

Se il soggetto esaminato intraprenderà un ciclo di ginnastica correttiva, verrà sottoposto ad ulteriori valutazioni distanziate nel tempo per monitorare gli eventuali miglioramenti.

Quando serve una valutazione posturale

Una cattiva postura può scatenare svariati disturbi. Per questo motivo, può risultare utile sottoporsi ad una valutazione di tal genere quando non si riesce a comprendere l’origine di uno stato continuo di dolore.

In genere, le parti del corpo che maggiormente subiscono le conseguenze di una postura non corretta, sono la spina dorsale, i dischi vertebrali e i legamenti.

Problemi che si manifestano con l’insorgere e il persistere di disturbi quali:

Inoltre, la visita posturale può essere utile per verificare i risultati di terapie riguardanti specifiche patologie, come ernia del disco, colpo di frusta ed altre ancora.

E infine, la visita posturale si effettua sugli sportivi che vogliono verificare che infortuni e cattive performance siano imputabili a problemi di origine posturale.

valutazione posturale
Specialmente per gli sportivi, si tratta di una valutazione imprescindibile.

Come si fa una valutazione posturale

Anzitutto, si parte da una accurata anamnesi del paziente, riguardante quindi il suo stato di salute generale, le sue abitudini di vita ed il percorso che lo ha condotto a questo genere di esame.

Dopodiché, mentre al soggetto viene chiesto di stare in posizione eretta (ortostatica), lo specialista lo osserva in maniera globale su 2 piani dello spazio:

  • frontale (davanti e dietro), per rilevare deviazioni della spina dorsale causate ad esempio da scoliosi
  • sagittale (di lato), per valutare lo snodo che esiste tra la curva lombare e quella dorsale

In questa prima fase lo specialista presta particolare attenzione a vari aspetti, quali:

  • assetto posturale generico
  • modalità di appoggio dei piedi a terra
  • tono muscolare
  • convergenza degli occhi
  • parallelismo degli assi visivi
  • assetto riguardante la mandibola e le arcate dentali
  • altezza delle spalle
  • triangolo di Scarpa (lo spazio che c’è tra il fianco e il margine interno del braccio)
  • altezza delle anche
  • conformazione degli arti inferiori (valgismo o varismo delle ginocchia)
  • posizione delle scapole
  • andamento delle curve a livello del rachide

L’esame prosegue poi facendo salire il paziente su una speciale pedana per valutare come appoggia i piedi a terra. Dall’appoggio al suolo si possono infatti rilevare patologie come il piede piatto, il piede cavo, il varismo del retropiede o altre ancora.

Al termine della valutazione, lo specialista consegnerà al paziente la documentazione relativa alla valutazione posturale, completa anche di foto. Ed inoltre, saprà consigliare manipolazioni di tipo riabilitativo, fisioterapico od osteopatico, basate sui principi del “non dolore” e del “movimento contrario”.

Eventuali strumentazioni

Al fine di avere una valutazione il più possibile oggettiva, nel corso dell’esame, spesso viene utilizzato il filo a piombo (un peso legato ad una estremità ad un semplice spago), posizionato tangente in corresponsione del punto più esterno della schiena.

Così facendo, si ottiene una verticale di riferimento per elaborare misurazioni il più precise possibili.

Chi effettua una valutazione posturale

Il professionista che esegue questo esame e che, eventualmente, sa anche suggerire le azioni da mettere in atto per correggere eventuali difetti così da riportare il corpo ad un funzionamento armonioso, è il posturologo.

Spesso, anche il fisioterapista esegue una valutazione posturale alla prima seduta.

Quanto dura la valutazione posturale

Se fatto bene ed eseguito in maniera completa, dura circa 40 minuti.

Quanto costa un esame posturale

premesso che i prezzi variano tra le singole regione e dai vari professionisti, di media, il costo standard si aggira attorno agli 80 euro.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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