La Vitamina B1 o tiamina rientra nel gruppo delle vitamine B: andiamo a scoprire quali sono le sue funzioni nel nostro corpo e come possiamo integrarla con un’alimentazione equilibrata e basata su principi corretti.
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Tra le vitamine idrosolubili, troviamo la Vitamina B1, presente sotto vari formati negli alimenti.
Questo micronutriente è fondamentale per il nostro benessere, ma non va confuso con il resto delle vitamine del gruppo B. All’interno di questa famiglia difatti vi sono in totale 8 vitamine, ciascuna con caratteristiche e ruoli differenti.
Andiamo a vedere quindi a cosa serve la tiamina e in quali alimenti possiamo trovarla per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano.
Questa importante vitamina assolve a varie funzioni, intervenendo in numerosi processi chimici, molto sofisticati.
La vitamina B1 è presente in molti alimenti, tuttavia le sue quantità sono davvero scarse. Ciò nonostante, attraverso una dieta corretta e ben bilanciata è possibile apportare all’organismo le giuste quantità di tiamina.
La troviamo nella carne di maiale, nel fegato, nel salmone, nelle uova, in alcuni legumi come i piselli e i ceci, nei cereali integrali, nelle patate, nell’avocado, nell’arancia, nei semi di girasole essiccati e perfino nel lievito.
Del tutto assente è la farina bianca, quindi pane, pasta e riso brillato. Questo dovrebbe indurci ad una riflessione su quanto le nostre attuali abitudini alimentari siano del tutto carenti di importanti fonti nutritive.
Una volta ingerita, la tiamina viene assorbita dall’intestino tenue e dirottata verso cuore, reni e fegato. Rimane in circolo per circa due settimane.
Purtroppo viene facilmente distrutta da numerosi fattori: una cottura a temperature elevate o in grandi quantità di acqua, il fumo di sigaretta, l’eccesso di alcool o di zuccheri.
Anche il consumo di tè nero, di caffè e di pesce crudo sembra che vada a interferire con l’assimilazione della tiamina.
Alcune ricerche infine hanno dimostrato l’esistenza di un’interferenza nei soggetti che consumano antidepressivi, antiacidi, ansiolitici, diuretici.
Eventuali dosi in eccesso vengono smaltite sempre attraverso le urine.
Il suo fabbisogno cambia nel corso del tempo:
Generalmente viene somministrata in condizioni particolari quali: diabete, cirrosi, ipertiroidismo o in seguito a interventi chirurgici. Anche negli anziani potrebbe essere necessario effettuare un’integrazione di tiamina, così come in chi sta seguendo una terapia ormonale o contraccettiva.
Quando si verificano stati di carenza, l’organismo ne risente pesantemente. Possono comparire varie patologie gravi:
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