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Alla scoperta del Bloodhound, un segugio dal fiuto eccezionale

Non a caso uno dei cani più spesso utilizzati per ricercare persone scomparse

Il Bloodhound è un segugio di origine belga dall’olfatto così straordinario da risultare fondamentale nella ricerca delle persone scomparse. Docile ed affettuosissimo, era conosciuto già dai Conquistadores.

Alla scoperta del Bloodhound, un segugio dal fiuto eccezionale

La storia del Bloodhound

Chiamato anche chien de Saint Hubert per le sue origini che sembrano risalire al monastero medievale di Sant’Uberto, in Belgio, dedicato al vescovo di Liegi, dove pare ci fosse un famoso allevamento. In ogni caso è una delle razze di cani più importanti del Belgio. Ma già alcuni progenitori sembra fossero stati introdotti dai Romani in Gallia.

La sua fama è legata anche ai Conquistadores che li utilizzarono per cacciare i Nativi americani. Si trattava, in realtà, di incroci tra bloodhound vecchio tipo e molossoidi come il Dogo canario.

In Inghilterra è molto apprezzato per il suo fiuto e usato tra i cani da caccia e come cane molecolare, per aiutare a rintracciare persone scomparse o evase da una prigione. La leggenda narra che vi sia arrivato con le truppe di Guglielmo il Conquistatore.

In Francia, invece, questa razza scomparve dopo la Rivoluzione e solo nel XIX secolo, grazie a Napoleone III, che cominciò a inserirlo nei suoi allevamenti di segugi per la caccia reale, ricominciò ad affermarsi, tanto da essere introdotto nelle squadre della gendarmeria nel 2003 per il suo spiccato senso dell’olfatto, sull’esempio degli Stati Uniti.

Qual è l’aspetto del Bloodhound

Ha una corporatura massiccia già da cucciolo. I maschi possono infatti raggiungere i 67 cm di altezza e le femmine i 60, è infatti un cane di taglia medio-grande.

Anche gli arti appaiono subito muscolosi e dritti, il collo lungo e robusto, mentre le orecchie larghe e dall’attaccatura bassa. Le labbra sono lunghe e pendule e il tartufo nero.

Si caratterizzano per rughette sulla pelle che col passare degli anni diventano più marcate. I colori sono il nero-focato, l’unicolore fuoco ed il bruno-focato. Il mantello giallo chiaro è invece un difetto. Gli occhi sono color nocciola ed infossati.

Bloodhound

La coda è ricurva e ricoperta di pelo liscio, compatto e più lungo (5 cm), nella parte finale. Il loro testone fa il paio con il muso, grande fin dalla tenera età. Il dorso è largo e ampio, mentre il ventre un po’ in rilievo.

Gli elementi più importanti della sua corporatura sono:

  • Altezza: misura tra 58 e 66 cm la femmina e tra 64 e 72 cm il maschio
  • Peso: le femmine possono pesare tra 40 e 48 kg, mentre i maschi tra 46 e 54 kg
  • Pelo: è corto, morbido, fitto, più lungo nella parte inferiore della coda
  • Colore del pelo: è ammesso il bicolore (nero e tan, fegato e tan) ed il rosso come monocolore (chiaro o scuro)
  • Testa: il muso e la testa sono massicci, alti, nobili
  • Occhi: sono di media grandezza, ovali e di colore marrone scuro o nocciola
  • Orecchie: non molto spesse, la caratteristica peculiare è che sono basse e pendenti
  • Coda: è spessa, ma si assottiglia verso la punta.

Il carattere del Bloodhound

Questo cane di pista da sangue (come indica il suo nome) veniva utilizzato, fin nel Medioevo, per la caccia. Merito del suo fiuto eccezionale, dotato di 4 miliardi di recettori olfattivi, molti di più della media dei cani e dei gatti. Secoli dopo fu utilizzato nei conflitti per il suo coraggio e la tenacia dimostrata durante la ricerca ed il soccorso. Tanto che oggi è usato come cane molecolare.

Anche se è innanzitutto un cane da caccia, può essere anche un eccellente compagno e amico del suo padrone.

Affettuoso, timido, gentile e ben disposto con tutti, può apparire inizialmente schivo con gli estranei. Niente lo tiene più occupato del suo odorato, che lo distrae anche da ciò che gli dice il padrone. Tuttavia è particolarmente docile e sensibile. Convive meravigliosamente con i bambini, se rispettano i suoi spazi, ma poco con gli altri animali.

Intelligente e calmo, la sua mole lo costringe ad un’andatura lenta. Per addestrare questo cane ci vuole molta pazienza e competenza. Pur essendo timido e gentile, ha infatti bisogno di un addestramento severo, perchè tende a distrarsi, e ad essere testardo.

Per chi è adatto il Bloodhound

Si tratta di cani che non abbaiano a caso, se non quando necessario, intelligenti e obbedienti, ma devono vivere in una casa che abbia abbondante spazio esterno e dei padroni disponibili a lunghe camminate e uscite quotidiane.

Non è dunque un cane da compagnia, per persone anziane o sedentarie. Inoltre, anche se va d’accordo con gli altri cani, ha un’anima da cane da caccia che gli impedisce di andare d’accordo con gatti e altri animali. Può diventare un cane da famiglia se i bambini hanno imparato a rispettare l’animale.

Bloodhound

L’odorato del Bloodhound

Questa razza di cani ha più sensori olfattivi degli altri segugi. Riesce a memorizzare fino a 10 odori diversi, mentre i cani di altre razze ne ricordano solo due o tre.

Questo lo rende particolarmente utile nella ricerca di persone scomparse. Se adeguatamente addestrato, è in grado di distinguere gli odori di diverse persone a partire da un semplice pezzetto di stoffa e di concentrarsi esclusivamente sull’odore della persona che sta cercando.

Ci sono altre razze addestrate alla ricerca di persone scomparse, come il Pastore belga malinois che è impiegato nei terremoti e nei crolli, perchè è più leggero di corporature e più agile del Saint Hubert, ma anche in missioni offensive o difensive, essendo un cane muscoloso e, all’occorrenza da guardia. Troverete invece ad annusare le valigie in aeroporto i Cocker spaniel, i Beagle, e gli Springer Spaniel.

Il Bloodhound è invece più un cane specializzato, che fa ciò che sa fare meglio: usare il suo naso!

Per questo, negli ultimi anni è diventato uno dei cani più popolari tra i gruppi di investigazione cinofila di tutto il Mondo.

Cosa sono i cani molecolari

La scena che molti hanno in mente è quella di un cane che fiuta prima il peluche, il pigiama o i vestiti della persona scomparsa e poi corre nel punto esatto in cui è stato visto per l’ultima volta. A volte, il cane potrebbe rifiutarsi di andarsene.

In realtà il nome non è corretto, è una definizione giornalistica d’effetto, che deriva dal fatto che questi cani distinguono e memorizzano le molecole volatili degli odori, per ritrovarle. Sono canid a ricerca, anche di droga, e non solo di persone.

Si tratta di cani con un fiuto molto sensibile, usati per cercare le persone scomparse, che devono saper distinguere un odore specifico, in mezzo a tanti altri, e risalire alla traccia più vecchia nel punto più vicino.

Per fare questo hanno bisogno però di un training adeguato, e soprattutto, fin da cuccioli. Ci vogliono quasi due anni, partendo dai primi mesi di vita, per fare in modo che sappiano distinguere gli odori parassitari. Sono particolarmente indicati quei cani da pista di sangue che siano in grado di lasciare da parte il loro istinto di caccia.

Pur essendo esperti cani da caccia, l’addestramento si orienta a far ‘dimenticare’ la presenza di altri animali e dare loro il forte desiderio di stare con le persone. Quando questi segugi percepiscono un odore, hanno al caratteristica di non ascoltare più il padrone. Ecco perché l’addestramento è così importante e deve iniziare il più presto possibile.

Il lavoro di ricerca si svolge generalmente in coppia con l’addestratore. La difficoltà maggiore è legata alla volatilità dell’odore, che può essere spostato dal vento. Poi, c’è anche la difficoltà di raggiungere un determinato luogo. Il cane ha una tecnica di ricerca che si basa sulla selezione di un’area, lasciandosi portare lungo una strada, alzandosi improvvisamente e tornando poi a cercare in un’altra direzione.

Ma non si deve dimenticare che il cane può perdere la pista, magari perché la persona scomparsa è salita su un veicolo, oppure, in caso di persone che si sono perse, perché ha rifatto il percorso più volte, avanti e indietro, e la squadra di ricerca non ha notato i cambi di direzione.

Come curare correttamente il Bloodhound

Il chien de Saint Hubert è generalmente molto sano e longevo. Infatti, è in grado di vivere in media fino a 12-13 anni. A causa del suo aspetto, però, è bene prestare particolare attenzione a orecchie, occhi e pieghe della pelle.

In particolare, è soggetto a patologie oculari come l’ectropion, un’estroflessione del bordo libero della palpebra verso l’esterno che rende la mucosa oculare più esposta e sensibile e porta ad una forte lacrimazione e infiammazione dell’occhio.

Si raccomanda una dieta a base delle migliori crocchette per cani con basso contenuto di grassi, perché questa razza tende al sovrappeso.

Quanto costa un cucciolo di Bloodhound

È possibile trovare allevamenti riconosciuti dall’ENCI, soprattutto nel Lazio, in Piemonte, in Toscana e in Umbria. Un esemplare può essere anche molto costoso, poiché in Italia è diffuso ma ancora molto poco allevato. Si va dai 1.400 euro in su.

Altre varietà di segugio da scoprire

Altre guide su razze simili al Bloodhounf:

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Ecco le schede monografiche dedicate agli altri cani da caccia e da cerca:

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La Ica

Web editor freelance per portali e siti che si occupano di viaggi, lifestyle, moda e tecnologia. Districatrice di parole verdi per TuttoGreen dal maggio 2012, nello stesso anno ha dattiloscritto anche per ScreenWeek. Oggi, pontifica su Il Ruggito della Moda, scribacchia di cinema su La Vie En Lumière, tiene traccia delle sue trasvolate artistiche su she)art. e crea Le Maglie di Tea, una linea di magliette ecologiche.

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