Il Cactus di Natale, è una succulenta di origine brasiliana dai fiori vistosi e molto singolari. La prima coltivazione risale a inizio dell’800. È una delle piante grasse dal maggiore potere decorativo. In inverno, sui fusti appiattiti di un bel verde intenso, crescono fiori penduli piuttosto grandi e dai colori sgargianti.
Proprio perchè è tra le migliori piante ornamentali, viene spesso sistemata anche in appartamento. Scopriamo allora come poterla coltivare e come prendercene cura.
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Lo Zigocactus troncatus, è una delle piante grasse fiorite dalle infiorescenze più spettacolari: ha grandi fiori carnosi, generalmente, di un rosso vivido, che si aprono in inverno, rallegrando la casa proprio sotto le festività di Natale, da qui il suo nome comune. Appartenente alla famiglia delle Cactacee, viene quindi coltivata principalmente a scopo ornamentale.
Originaria del Brasile, allo stato naturale, è un cactus che cresce utilizzando gli altri alberi come sostegno. I fusti sono costituiti da ramificazioni piatte e carnose, da cui se ne sviluppano delle nuove che producono fiori rossi, di forma tubolare, molto vistosi. In botanica si chiamano epifillo, e in base alle diverse varietà possono avere anche altri colori: rosa, viola e bianco.
Fiorisce in inverno, tra dicembre e gennaio.
La coltivazione è molto semplice. Inoltre, trattandosi di una pianta epifita, non necessita di grandi quantità di terreno.
Ma andiamo a vedere nello specifico i fattori da considerare per una cura adeguata.
Come la maggior parte delle piante grasse, anche questa cresce bene rigoglioso in un suolo leggero e ben drenato.
La cosa più semplice da fare è acquistare un terriccio adatto per piante grasse a cui aggiungere sabbia e perlite (20%).
In alternativa, si può optare per la seguente miscela ispirata alla composizione del suolo per piante grasse:
Essendo una pianta grassa, resiste bene alla siccità e non tollera i ristagni d’acqua e gli eccessi idrici.
Il terreno va sempre tenuto umido ma mai zuppo. La regola base da tener sempre presente è ‘meglio meno che troppo’. Un eccesso di acqua, infatti, può causare malattie fungine e marciumi.
La frequenza delle irrigazioni varia in base al periodo dell’anno: in primavera può bastare una volta a settimana; in estate aumentare le somministrazioni da fare ogni 3-5 giorni. In autunno e in inverno, diminuire drasticamente.
In ogni caso, si deve annaffiare soltanto quando il primo strato di terra è asciutto. Per essere sicuri che il substrato sia secco, basta affondare un dito nel suolo.
Inoltre, si consiglia di stendere sul fondo del vaso uno strato di 5 cm di biglie di argilla espansa così che le radici non siano a diretto contatto con l’acqua in eccesso.
Non tutte le succulente sono piante resistenti al sole e che richiedono poca acqua. Lo Zigocactus troncatus deve essere sistemato in un luogo semi-ombreggiato, ma mai esposto ai raggi diretti del sole, perchè i suoi rami carnosi si brucerebbero, come avviene anche per la Lewisia, la Gasteria e la Calancola.
In estate è opportuno portare la pianta all’aperto in zone semi-ombrose. In autunno, riportarla in casa collocandola invece in luoghi al buio per un mese così da stimolarne la fioritura.
Date le sue origini (Brasile), necessita poi di un ambiente molto umido. Le temperature ideali per la coltivazione sono attorno ai 21° di giorno e tra i 15°-18° di notte. In inverno, la temperatura non deve mai scendere al di sotto dei 10°.
Per ottenere nuove piantine si può procedere moltiplicandola per talea:
Potete comunque acquistare piccole piantine, semi e talee online o in serra:
Quando si annaffia, evitare di inzuppare il suolo perché questo può provocare il marciume radicale che, a sua volta, può portare infezioni fungine. In tal caso, provvedere subito al travaso dopo aver sostituito il suolo vecchio con uno nuovo e asciutto.
Gli unici parassiti che possono colpire questa pianta sono gli afidi e la cocciniglia. I primi sono piccoli parassiti neri o grigi che si nascondono tra i rami e le foglie. La cocciniglia, invece, si può riconoscere dalle caratteristiche macchie bianche sotto le foglie che somigliano a ragnatele.
Eventuali macchie rosse sulle foglie sono sintomo di troppa luce e calore.
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