Il cactus è una delle piante grasse dall’aspetto curioso e singolare. Spinosissimo, a volte ricurvo, bitorzoluto o eretto, trattasi di una pianta succulenta originaria della Patagonia e di alcune regioni dell’Africa che a dispetto delle sembianze non proprio “convenzionali” è capace di produrre pochi, ma straordinari fiori coloratissimi e scenografici.
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Dietro la bellezza dei fiori di queste succulente si nasconde, in realtà, un particolare piuttosto macabro: alcune varietà di queste piante grasse fiorite, infatti, producono fiori dall’odore di carne avariata. Questo sentore è molto gradito agli insetti necrofili che hanno il compito di fecondare la pianta.
Già in tempi lontani del cactus erano note anche le proprietà curative e gli effetti allucinogeni di alcuni estratti. Dai semi del frutto del fico d’India, ad esempio, si estrae il prezioso olio di cactus che ha proprietà rigeneranti, ristrutturanti, rassodanti e aiuta a rallentare il processo di invecchiamento della pelle.
Nell’antichità, i cactus venivano utilizzati per erigere muri divisori e recinzioni naturali impenetrabili. In altri casi, come legna da ardere.
Curiosi di scoprire tutto su queste piante così bizzarre e affascinanti? Ecco tutto quello che c’è da sapere sui cactus, sulle sue caratteristiche e sulle tecniche di coltivazione in vaso.
Con questo termine si definiscono genericamente tutte quelle piante afferenti alla grande famiglia botanica delle Cactaceae che include circa 3.000 specie.
La cosa che non tutti sanno è che appartiene allo stesso ordine di spinaci, barbabietola, amaranto, grano saraceno, garofano e altre piante molto comuni. I cactus, infatti, rappresentano una sterminata famiglia di piante succulente appartenenti all’ordine delle Caryophyllales. Dalle nostre parti, molte varietà crescono spontanee in Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia e Sardegna.
Queste piante ornamentali sono anche dette ‘succulente’ perché hanno la capacità di trattenere l’acqua necessaria alla loro sopravvivenza, sopportando così lunghi periodi di siccità. Questa caratteristica li rende adatti alla vita in zone desertiche o molto aride e conferisce loro l’aspetto carnoso che noi tutti conosciamo.
Le loro foglie sono sostituite da spine, a volte uncinate e grosse, altre piccolissime e quasi impercettibili ma davvero molto fastidiose anche al minimo tocco.
Come è intuibile, vivono bene in zone a clima caldo e secco e in posizioni esposte alla luce diretta, perché sono piante resistenti al sole, essendo abituate a climi estremi come il deserto. Ma scopriamo come coltivarli anche in vaso.
Nei vivai e nei negozi di giardinaggio specializzati è possibile acquistare praticamente ogni tipo di cactus. Se ne trovano di svariate dimensione e forme, da quelli più piccoli di appena pochi centimetri ad alti decisamente più sviluppati.
Il consiglio è di acquistare un cactus giovane per godere delle incredibili mutazioni che subirà durante la crescita. Verificate bene con il vivaista che la vostra pianta sia adatta all’ambiente in cui verrà inserita, perché alcune varietà crescono per svariati metri in altezza.
Il consiglio numero 1 per coltivare con successo queste piante in casa è assicurargli una posizione quanto più possibile vicino ad una fonte di luce naturale. In inverno, tenete le piante riparate dal caldo dei radiatori e non esponete i vasi ad escursioni termiche o improvvise folate di aria fredda.
Anche in questo caso, ricordate di girare di tanto in tanto il vaso per assicurargli tutta la luce di cui ha bisogno su ogni lato. Di anno in anno sarà necessario provvedere al rinvaso spostando la pianta in un contenitore adatto alle sue esigenze e all’apparato radicolare più esteso.
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Come detto, la grande famiglia dei cactus include più di 3.000 varietà, tutte simili e al tempo stesso diverse per forma, dimensioni, caratteristiche estetiche e fioritura.
Alcune sono irregolari, provviste di spuntoni e moltissime spine appuntite. Altre hanno un aspetto decisamente meno temibile e si adattano bene sia ai nostro climi che alla coltivazione in vaso.
Vediamo tre varietà molto apprezzate come piante ornamentali.
A seconda della varietà, ci possono essere aspettative di vita molto diverse. Se una mammillaria per esempio vive 3 o 4 anni, esistono anche varietà (come il celebre Cactus Saguaro, il cactus gigante che troviamo in Messico e in Arizona), che possono arrivare fino a 200 anni di vita.
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