Il Falangio è una pianta d’appartamento molto nota ed apprezzata anche come pianta da ufficio sia per il suo elevato potere decorativo che per la sua capacità di depurare l’ambiente. Questa pianta, infatti, esattamente come l’edera, la felce, l’aloe e la dracena appartiene alla categoria delle piante disinquinanti. Riesce ad eliminare alcune sostanze nocive che sono presenti in tutti gli ambienti chiusi, in special modo il monossido di carbonio e lo xilene. In questo articolo andremo a spiegare tanti utili consigli per coltivarlo in modo da abbellire la vostra casa e depurarne anche l’aria.
Contenuti
Conosciuta anche come Pianta Ragno, Clorofito, Nastrino o Nastrina, si tratta di una pianta d’appartamento in grado di depurare l’aria domestica oltre che decorare gli ambienti grazie alla bellezza delle sue foglie.
Il suo nome scientifico è Chlorophytum, ed è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Agavaceae.
Le sue radici biancastre sono fibrose e tuberose. La parte aerea è molto scenografica, essendo costituita da numerose foglie lanceolate verdi, spesso variegate di bianco. Lunghe e strette, possono raggiungere i 60 cm e sono disposte in modo tale da formare una rosetta centrale. Si presentano raggruppate in cespi fitti e densi. In primavera compaiono nuovi fusti, molto lunghi e dal portamento ricadente.
Ne vengono coltivati 3 tipologie di ibridi, tutte aventi funzione ornamentale:
Abbastanza resistente, è una pianta piuttosto facile da curare. La si può coltivare sia in vaso che in piena terra. Vediamo quali sono le condizioni ideali per la sua coltivazione.
Se coltivato in vaso, vi consigliamo di mantenerlo dentro casa durante i mesi più caldi, mentre durante quelli autunnali lo potrete spostare all’esterno, mantenendo sempre un occhio di riguardo nei confronti delle temperature; nel caso in cui invece lo vogliate sistemare in piena terra, allora dovrete assicurarvi che la temperatura non scenda sotto i 7°C e che il falangio sia ben protetto dal sole.
Abbastanza resistente, riesce a sopportare brevi periodi di siccità. Di contro, invece, non gradisce i ristagni di acqua all’interno del sottovaso. Premesso ciò, va quindi irrigata moderatamente e avendo cura di eliminare l’acqua in eccesso che si deposita sul fondo del sottovaso. Indicativamente, durante l’inverno può bastare una annaffiatura alla settimana; in estate qualche volta in più. Ad ogni modo, tra una irrigazione e l’altra bisogna sempre attendere l’asciugatura completa del terreno.
Usare sempre acqua senza calcare e a temperatura ambiente. Perfetta l’acqua piovana o quella distillata.
È molto importante vaporizzare l’acqua sulle foglie, soprattutto nei periodi molto caldi e secchi. Ovvero, in estate e quando in casa sono attivi gli impianti di riscaldamento e condizionamento.
La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi. Il procedimento è facilissimo. Basta solo prelevare dalla pianta madre le cime dei rami laterali e trapiantarli subito dopo nel terriccio fresco, sciolto e drenante. Questa operazione si può effettuare in qualsiasi periodo dell’anno anche se sarebbe da preferire la primavera.
Quando le radici della pianta cominceranno a fuoriuscire dai buchi di drenaggio del vaso, è arrivato il momento di trasferire la pianta in un altro contenitore, più grande del precedente sia in altezza che in lunghezza. Ovviamente, per il rinvaso va utilizzato del terriccio nuovo.
Pur trattandosi di una pianta forte e resistente, il falangio può essere colpito da parassiti e malattie. In particolare, i suoi nemici più comuni sono il ragnetto rosso, la cocciniglia e gli attacchi fungini che possono creare marciumi fogliari e radicali.
È una pianta longeva e dall’elevato potere ornamentale. Per questo, all’esterno viene spesso messa a dimora nelle aiuole o per creare bordure dei giardini. Grazie al portamento ricadente delle sue lunghe foglie, è perfetta anche da appendere in cesti e panieri sospesi, come pianta ricadente. Infine, grazie alle sue note capacità depurative, è perfetta anche come pianta d’appartamento.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la giovinezza perenne.
Non rientra nell’elenco delle piante velenose. Anzi, per i gatti è commestibile e da essi anche molto apprezzata.
Oltre che utile e dall’elevato potere decorativo, si tratta anche di una pianta molto economica. Online si trovano infatti piantine a meno di 5,00 euro.
Uno dei problemi più comuni di questa pianta è il rinsecchimento della punta delle sue foglie. Le cause possono essere varie e di vario tipo. Analizziamole nel dettaglio.
Vediamo invece ora quali potrebbero essere i motivi per cui le foglie del Falangio cominciano a diventare gialle.
È una pianta che può essere coltivata facilmente anche tramite il sistema dell’idrocoltura. Vediamo come fare. Da una pianta madre sana e ben sviluppata, tagliate delicatamente con delle forbici sterilizzate e ben affilate, delle piantine nuove. Il taglio va eseguito in prossimità delle foglie. Nel frattempo, procuratevi dei piccoli contenitori di vetro con imboccatura non troppo ampia. Riempiteli di acqua fino a metà o per tre quarti. A questo punto, infilate in ogni vasetto ogni piantina appena tagliata. Attenzione: queste dovrà rimanere immersa nell’acqua soltanto la base della piantina; gran parte della chioma, invece, dovrà restare fuori, in posizione eretta e con le foglie rivolte verso l’alto.
Sistemate i vasetti in un ambiente molto luminoso ma al riparo dai raggi diretti del sole. Cambiate l’acqua ogni 5 giorni (anche prima se fosse diventare torbida) utilizzando acqua a temperatura ambiente.
In una, massimo due settimane, si saranno formate le radici. Volendo, è possibile aiutare la pianta con i giusti nutrienti: una volta al mese, somministrare mezzo cucchiaino di fertilizzante diluito in 3,5 litri di acqua. Se le foglie dovessero cominciare ad ingiallire o a rinsecchire, interrompere subito il trattamento.
Ti potrebbe interessare anche:
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.