Piante e fiori

Tutti i segreti della Asclepias syriaca, la bellissima pianta dei pappagalli

Come coltivarla, quale temperatura ideale, la riproduzione, la fioritura

L’Asclepias syriaca è conosciuta come la pianta dei pappagalli perché i suoi frutti piumati ricordano nella forma dei piccoli pappagalli. I fiori raccolti in grappolo sono di colore rosa e le foglie contengono una linfa lattiginosa che le deve anche il nome inglese di milkweed, ovvero ‘erba del latte’. I fiori attirano molti insetti, tra cui api e farfalle. Molto resistente, è originaria degli Stati Uniti e del Canada, e oggi è diffusa quasi in tutta Europa, Italia inclusa. Scopriamo tutti i segreti di questa bellissima pianta, come coltivarla, qual è la temperatura ideale, come riprodurla e le sue proprietà.

Tutti i segreti della Asclepias syriaca, la bellissima pianta dei pappagalli

Cos’è la Asclepias syriaca

L’Asclepias syriaca è una tuberosa perenne originaria del Nord America, della famiglia delle Asclepiadaceae.

  • Le foglie sono ellittiche, lunghe circa 10-20 cm e larghe circa 5-10 cm, di colore verde scuro, con margine liscio. Sulla pagina inferiore le foglie presentano dei peli bianchi di piccole dimensioni mentre la pagina superiore è glabra
  • I fiori spuntano tra giugno e agosto, sono di colore rosa o bianco, producono nettare, e sono raggruppati in grandi infiorescenze
  • I frutti si formano in autunno e ricordano nella forma di un piccolo pappagallo e per questo motivo la pianta è anche conosciuta come la pianta dei pappagalli. I frutti, quando si aprono, liberano dei semi sericei
  • La pianta può arrivare a 1-2 m di altezza e contiene in tutte le sue diverse parti un latice bianco altamente tossico
  • I fusti sono robusti e presentano peli lanuginosi
  • Le radici possono svilupparsi verticalmente o orizzontalmente

Asclepias syriaca

Diffusione della Asclepias syriaca

Originaria degli Stati Uniti orientali e settentrionali ma anche del Canada meridionale, oggi è diffusa anche in Europa, inclusa l’Italia settentrionale ad eccezione di due regioni, ovvero Liguria e Val d’Aosta. Alcuni esemplari sono presenti anche al Sud, in Basilicata.

La troviamo sia in habitat antropizzati che semi-naturali: frutteti, vigneti abbandonati, prati mesofili, bordi stradali, aree ferroviarie, ma anche nei pressi dei boschi o vicino a zone umide.

Coltivazione della Asclepias syriaca

La pianta dev’essere coltivata in pieno sole o in mezz’ombra, il terreno più adatto è torboso ma cresce anche in terreni più secchi purché ben drenati. Per farla crescere rigogliosa, è meglio coltivarla in vaso durante il primo anno di vita e porla a dimora solo in un secondo tempo.

  • Irrigazione. Va annaffiata regolarmente (ma attenzione ai ristagni idrici) eccetto in inverno.
  • Temperatura. Resiste a tutte le temperature e può tollerare anche il gelo. In generale si tratta di una delle piante più resistenti, capace di adattarsi a condizioni ambientali di vario tipo.
  • Fioritura. La pianta fiorisce in primavera-estate, tra giugno e agosto, e produce fiori rosa ricchi di nettare dal profumo molto gradevole, che attraggono molte farfalle. La fioritura è lunga e rigogliosa, soprattutto se la pianta viene coltivata al sole.
  • Riproduzione. Si può moltiplicare tramite semi o per via vegetativa. Per quanto riguarda i semi, la pianta tende ad auto-seminarsi, il vento può infatti trasportare i suoi semi a grandissime distanze. La propagazione vegetativa per rizomi dà ottimi risultati e si ottiene partendo da un singolo rizoma da cui possono svilupparsi moltissime piante clonali.
  • Semi. Sono avvolti in filamenti bianchi, sono di colore marrone, piatti e ovali. Attraverso di loro, purché i baccelli non vengano eliminati prima dell’apertura, la pianta si auto-semina.

Le proprietà curative della Asclepias syriaca

La radice vanta proprietà diuretiche, espettoranti e purgative. Vengono anche utilizzate le foglie in caso di catarro e bronchiti.

Viene utilizzata anche in omeopatia come rimedio per

Si ritiene che il lattice delle foglie sia utile in caso di reumatismi e sia cicatrizzante, ma non va assolutamente utilizzato in autonomia perché è tossico e può causare irritazioni della pelle. La pianta risulta tossica solo se mangiata in grandi quantità, ma è mortale per le pecore.

Asclepias syriaca

Utilizzi della Asclepias syriaca

Si impiega per le sue proprietà galleggianti, quasi sei volte più del sughero, dei frutti maturi nei giubbotti di salvataggio, e per assorbire l’olio dal mare, oltre che come elemento decorativo.

Quali sono le specie simili all’Asclepias syriaca

Attenzione a non confondere l’Asclepias syriaca con altre specie come l’A.speciosa o l’Apocynum cannabinum.

La differenza sta nelle foglie: nel primo caso sono più rotonde, nel secondo caso più piccole e glabre su entrambe le pagine.

Approfondimenti tematici

Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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