Tutto sul garofano: questo fiore di diversi colori, facile da coltivare, è ideale per abbellire giardini, terrazzi e balconi. Leggete la nostra guida pratica per conoscerlo e scoprire come averne cura al meglio.
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Il garofano appartiene alla famiglia delle Carophyllaceae, genere Dianthus. Sono comprese oltre 300 specie, senza considerare tutti gli ibridi.
Si tratta di una pianta erbacea del tipo perenne, biennale o annuale. La troviamo in Africa, Asia, ma anche in Europa. In alcune zone cresce spontaneamente.
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La pianta di garofano presenta dei fusti nodosi su cui si sviluppano i fiori. La fioritura va dalla primavera fino all’autunno, in base alla varietà.
L’altezza può raggiungere anche i 50 cm. I fiori hanno corolle singole, doppie o stradoppie, con petali multicolore o con i bordi di colore diverso. Le tonalità sono molte: dal bianco al giallo, il rosa e il rosso, il viola.
Si presentano in forma singola ed hanno cinque petali. Nel calice contengono delle piccole capsule piene di semi. Le foglie sono lanceolate o lineari, di colore verde.
Come anticipato, sono davvero tante le varietà di garofano. Abbiamo raccolto alcune delle più diffuse.
Il nome scientifico è Dianthus barbatus. È una specie perenne, ma in realtà si comporta da biennale. I fiori compaiono tra maggio e luglio e hanno un’altezza tra 15 e 60 cm. Le foglie sono lucide e larghe.
Questa varietà ama i terreni rocciosi e aridi. I fusti sono legnosi e alti. Si coltiva nelle serre come fiore da taglio, raramente lo vediamo come fiore da vaso. I fiori sono di vari colori. Le foglie somigliano ad aghi ed hanno un colore grigiastro.
La Dianthus chinensis presenta fiori raggruppati in mazzetti e di colore rosso o rosa. Fiorisce da primavera fino alla fine dell’estate.
È un garofano da giardino roccioso che produce fiori di un bel colore rosa, con foglie di colore verde scuro. Il portamento è strisciante.
Lo ritroviamo sulle Alpi, nelle grandi distese di prati. L’altezza può arrivare fino a 50 cm e produce un profumo molto intenso.
Il garofano si può coltivare in giardino o in vaso, anche se normalmente la specie Caryophyllus, una delle più conosciute, viene coltivata solo in vaso.
Il terreno deve essere calcareo, del tipo ghiaioso o gessoso. L’importante è che assicuri un buon drenaggio.
Scegliete una zona soleggiata o comunque a mezzombra. Il garofano ama il clima temperato, mentre non tollera l’umidità e il vento. In inverno potrebbe aver bisogno di essere riparato, se la temperatura si abbassa troppo. L’ideale sarebbe piantarlo in una zona dove la temperatura oscilla da 10 a 20 gradi.
Si acquistano i vasetti a primavera e si scavano delle buche di dimensioni grandi almeno il doppio rispetto al vaso. Il fondo viene arricchito con un po’ di concime e poi si procede a piantare il garofano.
Durante la crescita, dal momento che alcune specie raggiungono altezze consistenti per un fiore, sarebbe opportuno inserire dei tutori.
Questa è una pianta che richiede davvero poche cure, in quanto le stesse irrigazioni sono ridotte. Saranno necessarie più del solito solo durante la stagione estiva, mentre vanno sospese in inverno, durante il riposo vegetativo.
Bisogna stare molto attenti con i ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici. Ogni 20 giorni, mettete anche del concime liquido insieme all’acqua dell’innaffiatura.
La moltiplicazione del garofano avviene per seme o per talea. Questa operazione si rende necessaria almeno ogni quattro anni, di modo da poter rinvigorire la pianta. Difatti dopo un po’ la fioritura diventa meno abbondante.
La pianta generalmente è molto resistente, ma alcuni parassiti possono arrecare danni. Nello specifico possono essere attaccate da:
In queste situazioni si possono utilizzare degli antiparassitari naturali avendo l’accortezza di garantire condizioni adeguate alla crescita della pianta.
La mitologia associa la nascita dei garofani alla Dea della caccia, Diana. Si narra difatti che dopo aver sedotto un pastore alla fine lo abbandonò al suo destino. Dalle lacrime di questo giovane nacquero quindi i primi garofani.
Per il linguaggio dei fiori, sono diversi i significati in base al colore: il bianco è associato alla fedeltà, il giallo al risentimento mentre il rosso all’amore passionale.
La curiosità: il garofano rosso venne adottato a fine ottocento come simbolo di diversi movimenti dei lavoratori. In Italia divenne per un certo periodo il simbolo del Partito Socialista Italiano: a metà anni ottanta, l’allora segretario del PSI Bettino Craxi varò un restyling del simbolo del partito, togliendo ogni riferimento a falce e martello, lasciando solamente questo fiore come simbolo, per simboleggiare l’allontanamento definitivo dal marxismo. Il garofano è anche il fiore simbolo della rivoluzione pacifica che in Portogallo cancellò la dittatura nel 1974, a cui i socialisti italiani si richiamavano. Il simbolo verrà poi accantonato nel 1994 a seguito delle note vicende di Tangentopoli.
Ecco tutte le nostre guide per coltivare i fiori:
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