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Giardino alla francese: lo schema rigoroso diventa un pò barocco

Scopriamo la storia, gli esempi più noti e quali elementi hanno questi giardini barocchi

Il giardino alla francese è un meraviglioso incontro tra la bellezza della natura e le capacità umane. Nasce per completare e adornare i palazzi reali e le ville della nobiltà francese del XVII secolo e la sua struttura è molto simile al giardino all’italiana, sebbene risenta molto l’influenza barocca. Esistono però alcune differenze con quello all’italiana, che è prettamente rinascimentale.

Giardino alla francese: lo schema rigoroso diventa un pò barocco

Si tratta di un giardino formale che segue regole ben precise, fatte di simmetrie geometriche, di scelta di piante sempreverdi e di piccoli fiori colorati per riempire gli spazi. Si affida a disegni complicati fatti da cespugli potati secondo l’arte topiaria e alla presenza di statue e giochi d’acqua.

Ancora oggi in Francia esistono esempi imponenti di parchi affascinanti, come il giardino della Reggia di Versailles ed i più moderni giardini di Marqueyssac. Ma vediamo come si presenta e si realizza questo tipo di giardino.

Il giardino alla francese: caratteristiche

Questa tipologia di giardino formale barocco trova le sue origini in quello italiano, e fu fortemente voluto dai nobili del tempo.

La loro progettazione veniva affidata ad un giardiniere esperto che non tralasciava alcun dettaglio, assicurando un risultato finito estremamente gradevole da osservare.

Si basa uno schema rigoroso e preciso, in cui nulla è lasciato al caso, proprio come lo era nel ‘500 per i giardini all’italiana, da cui trae ispirazione.

giardino alla francese

In particolare, è sempre un completamento di una villa o di una reggia, ed è caratterizzato da forme vegetali che si integrano profondamente con l’edificio che deve adornare. Così regala un senso di continuità e di prospettiva grandiosi: l’idea è di creare armonia tra uomo e natura.

Disposti secondo uno schema simmetrico con aiuole geometriche, il più delle volte messe a prato, circondate da piante da siepe, potate in modo preciso, con sentieri, vasi, vasche con fontane, e statue.

Vediamo di preciso i principi irrinunciabili alla base di questo giardino barocco:

  • simmetria, questa idea porta con se il principio di perfezione
  • geometria e spinta al decoro estremo
  • la natura diventa una scenografia, il cui caos deve essere ordinato e domato e niente è lasciato al caso.
  • disposizione a grandi terrazze orizzontali per dare al visitatore una visione d’insieme del giardino dalla terrazza del palazzo. Le aiuole possano essere viste dalle parti più alte.
  • disposizione ordinata e piatta vicino al palazzo. Più ci si allontana dal castello, più la natura può essere lasciata a se sotto forma di boschi e prati. I livelli più bassi sono riservati alle piante a fusto più alto, mentre la parte vicino al castello è piana e trattata a prato e aiuole.
  • un viale centrale che parte dal centro del palazzo o dalla camera del signore è l’asse principale della prospettiva. E sui lati di questo asse partono sentieri, aiuole e specchi d’acqua, filari di alberi. L’insieme è diviso in ‘stanze’ verdi, ognuna delle quali svolge una funzione su di un percorso prestabilito. ed è adornato da statue e cespugli potati.
  • il parterre è l’area del giardino più vicina alla casa. Realizzato su una superficie piana, è formato da una serie di aiuole perfettamente geometriche, separate da sentieri di ghiaia. La superficie in erba tenuta rasa a prato, può essere bordata da pietre o piccole siepi e contenere delle piante da fiori. Spesso si compone di aiuole finemente decorate con fiori e piante che formano dei complicati ricami colorati.

Giardino alla francese

Vediamo ora gli elementi che devono sempre trovare posto nel giardino:

  • giardino non è soggetto ai cambi di stagione e resta immutato nel tempo grazie all’uso di piante sempreverdi
  • siepi e i aiuole: sono realizzate in modo da avere forme geometriche ben precise, secondo linee sinuose e arabeschi complicati
  • viali: sono sempre disposti in modo ortogonale tra loro
  • aiuole: sono generalmente disposte in modo speculare rispetto ad un asse di simmetria e cosparse di piccoli fiori, ghiaia bianca o terriccio rosso a separare gli elementi decorativi delle siepi potate.
  • fontane, statue, specchi d’acqua: sono creati per amplificare le viste prospettiche, per ampliamento la sensazione degli spazi verdi e del giardino nel suo insieme. Questi spazi d’acqua furono impreziositi da meravigliosi giochi d’acqua, per realizzare i quali furono necessarie spesso vere e proprie opere di ingegneria idraulica.

Storia e concetto di giardino alla francese

Questo giardino nasce ispirandosi al precedente giardino all’italiana e da questo si distingue per alcuni particolari, dovuti soprattutto alla differente tipologia di terreno presente in Francia e al concetto più moderno di rapporto tra Uomo e Natura.

L’obiettivo è di ordinare e dominare il caos della Natura. E stabilire il primato dell’Uomo, rendendo il giardino uno spazio destinato a completare la bellezza della villa del Signore.

I giardini dei castelli e dei palazzi dell’epoca rappresentavano un passaggio trionfale e magnifico per accedere all’edificio, ma erano anche uno spazio per la rappresentazione di scene di un teatro, di un concerto, per un gioco. Erano dunque realizzati per lo svago, per il relax, per il diletto del Signore e della sua corte.

Sono molti gli esempi di bellissimi giardini realizzati in Francia alla corte reale seguendo questo concetto di armonia e eleganza.

Esempi di giardino alla francese

I castelli e i palazzi reali francesi sono un esempio di come il giardino abbia un ruolo fondamentale nel rendere la tenuta unica e meravigliosa. Ecco alcuni esempi di magnifiche residenze della nobiltà francese con giardini degni di nota:

  • il giardino delle Tuileries a Parigi per opera dell’architetto Bernard de Carnesse, commissionato nel 1564 da Caterina de Medici, moglie di Enrico II, sovrano di Francia. Il giardino si ispira alla progettazione dei giardini del Rinascimento italiano e per questo oltre al verde grande interesse fu posto nella realizzazione di giochi d’acqua, fontane e labirinti.
  • il giardino della Reggia di Versailles, progettato dall’architetto paesaggista André Le Notre, è voluto dal Re Sole, Luigi XIV, nel XVII secolo, in piena epoca barocca. Il parco fu perfezionato fino a diventare uno dei parchi europei più belli e curati al mondo.
Giardino alla francese
I giardini della reggia di Versailles

Altri importanti giardini alla francese sono:

  • Château de Chambord, recuperato in seguito ai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale
  • Giardino di Vaux-Le-Vicomte
  • Château de Chantilly
  • Château d’Ane
  • Château de Villandry
  • Château de Fontainebleau

Come progettare un giardino alla francese

Per realizzare un giardino formale erano fondamentali lo studio della prospettiva, la simmetria e anche un buon accostamento di colori e specie.

Per progettare uno spazio verde formale è necessario avere buone nozioni di giardinaggio, e studiare attentamente lo spazio a disposizione. Bisogna dunque avere abbastanza spazio per poter contenere aiuole, siepi, statue, fontane e anche alberi.

La sua progettazione deve essere affidata a specialisti del settore: un team composto da architetti paesaggisti, giardinieri e botanici.

  • definire la planimetria e disporre gli spazi in maniera simmetrica
  • procedere con la costruzione di viali, canali di irrigazione e siepi ben modellate dall’arte topiaria
  • predisporre le statue e i giochi d’acqua
  • alternare aiuole e viali lungo il percorso che porta dall’entrata principale alla porta d’ingresso della casa, consentendo il passaggio di almeno due persone.
  • posizionare il parterre vicino alla casa.
Giardino alla francese
Giardini di Marqueyssac

Un elemento caratteristico è costituito dai labirinti, che oltre a essere utilizzati come luogo privato, avevano il ruolo di stupire il visitatore e mostrare la grandezza del padrone di casa.

Quali piante nel giardino alla francese

In questi giardini si possono trovare molte specie di piante sempreverdi, che sono più facili da manutenere e che garantiscono un aspetto sempre ordinato al giardino.

I sempreverdi più comune sono il leccio, il cipresso ed il pino, mentre tra gli arbusti si impiegano il mirto e il ginepro.

  • gli alberi saranno a fusto alto come olmo, tiglio, faggio , essenze tipiche delle foreste francesi, ma anche ippocastano  e platano.
  • gli agrumi e gli alberi da frutta esotici come melograni e palme da datteri che venivano esposti a sud nelle cosiddette orangerie, serre vetrate
  • gli arbusti devono essere sempreverdi dal fogliamo intenso e compatto, adatti ad essere potati secondo forme geometriche, come il tasso ed il bosso
  • i fiori sono invece presenti nel parterre e in un luogo a loro dedicato, separato dal resto del giardino, il giardino segreto.

Differenza tra giardino alla francese e italiano

Il giardino che si sviluppa in Francia alla fine del ‘600 ha molti punti in comune con il passato schema progettuale del giardino all’italiana.

Sono talmente tanti i punti in comune che un occhio inesperto, difficilmente può trovare le differenze.

Giardino alla francese

La differenza è prima di tutto il periodo. Nascono in due epoche differenti: lo stile italiano era espressione del gusto rinascimentale, quello francese è del barocco. Le

A differenza del giardino italiano, quello francese

  • predilige forme ordinate e simmetria esasperata
  • si sviluppa lungo una linea di fuga rettilinea che in genere parte dall’asse mediano della villa e prevede un filare di alberi snelli e ben potati.
  • prevede molte aiuole fiorite o ghiaia rossa o bianca tra le siepi
  • è sempre in piano e privo di dislivelli, anche per la diversa conformazione naturale del territorio, nel caso si prevedono dei grandi terrazzamenti. la parte vicino al castello è sempre a prato e aiuole e gli alberi sono lontani.
  • creato per essere esibito, in tutta la sua maestosità, da tutti i punti di vista: ad esempio il giardino di Versailles è progettato per essere ammirato dal piano nobile del palazzo.
  • le aiuole hanno motivi sinuosi e arabeschi, linee curve e barocche.
  • prevede sempre un parterre, presso il castello, un vasto prato con veri e propri ricami realizzati con aiuole decorate con bosso potato ad arte e riempiti con piccole piante da fiore, sabbia o ghiaia bianca.

Giardino barocco

Riprende la pulizia geometrica di quello italiano, ma il suo stile è barocco e come tale rappresenta il classicismo barocco nella scelta di piante ricercate, anche tropicali, statue vistose, giochi d’acqua scenici.

Sono giardini che nelle perfezione formale mostrano una sontuosità teatrale.

Come realizzare piccolo giardino alla francese 

Riuscire a costruire nella propria abitazione un giardino alla francese non è facile ma si può fare se si ha a disposizione uno spazio adeguato.

Giardino alla francese

Il consiglio è di affidarsi ad una ditta di progettazione dei giardini o comunque a un giardiniere professionista. Ma se vi sentite abbastanza preparati potete iniziare con:

  • disegnare la planimetria del vostro giardino
  • delineare il viale principale che conduce all’ingresso della casa
  • stabilire dei viali e sentieri come fughe prospettiche lungo cui disporre aiuole e siepi
  • sistemare gli arbusti potati in modo da riprodurre forme geometriche
  • creare una piccola orangerie con piante rare e fiori particolari, in un angolo distante dall’ingresso
  • disporre sul fondo una parete artificiale con una fontana o una statua
  • creare un parterre nella zona prossima alla casa, con aiuole geometriche ricche di fiori e vialetti con ghiaia chiara e prato all’inglese
  • lasciare alberi alti tutto intorno

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Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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