Vi parliamo del bagnoschiuma, uno dei prodotti più comuni al mondo. Utilizzato per l’igiene personale quotidiana in tutto il mondo, è un prodotto di non antichissime origini, che ha avuto grande diffusione nel ‘900. Prima di allora venivano usati detergenti naturali come il sapone di Marsiglia, ottimo per la pelle e poco aggressivo, ma che in fondo dava meno soddisfazione di un bel bagno pieno di schiuma.
Il bagnoschiuma infatti rivoluziona il concetto di detergente per il bagno: ne basta poco per arricchire il l’acqua della vasca con una ricca schiuma profumata. Scopriamo cos’è veramente questo detergente, se fa bene alla pelle, come si produce e cosa contiene. E vi diamo anche alcuni consigli per farsi il bagnoschiuma 100% naturale, amico della pelle e ricco di proprietà nutritive.
Contenuti
Si tratta di un prodotto da usare per la detersione di tutto il corpo, che contiene tensioattivi sintetici che hanno la caratteristica di creare schiuma.
Può avere varie profumazioni ed essere arricchito da sostanze con azione idratante, astringente, rilassante o tonificante per la pelle.
In genere il suo pH è più alto rispetto a quello fisiologico dell’epidermide.
L’origine non è molto antica, risale agli anni del boom economico, quando finalmente nei Paesi occidentali la popolazione si può permettere l’acqua calda in casa e si avvicina all’idea di igiene quotidiana e all’uso di prodotti cosmetici di massa.
In pratica si passa dai saponi solidi a quelli liquidi, fino alla diffusione di versioni profumate di varie marche.
Se vogliamo invece definire il primo antenato, potremmo ritrovarlo nell’antico Egitto, culla della cosmetica e della cura della pelle.
Risale, infatti, all’epoca dei Faraoni l’abitudine di farsi dei bagni per eliminare il sudore e i cattivi odori. Il corpo veniva deterso con olio vegetale e unguenti profumati. Ovviamente la cura del corpo era un vezzo di pochi.
Anche nell’Antica Roma si apprezzava il bagno, di solito dopo le terme, e veniva utilizzato un sapone naturale composto da cenere con aggiunta di olio d’oliva che nutriva la pelle.
Gli Arabi utilizzavano per la pulizia del corpo un unguento composto di olio d’oliva, soda foglie di alloro. Furono loro i primi a creare degli stampi per produrre le saponette.
Solo in età moderna il sapone solido ha lasciato il posto, dapprima a sapone liquido e poi al bagnoschiuma.
La sua funzione è di detergere il corpo, ma è stato formulato per creare nell’acqua della vasca da bagno anche molta schiuma, con una piccola quantità.
Questa in definitiva è la vera rivoluzione: un prodotto liquido che utilizzato nell’acqua calda della vasca producesse molta schiuma profumata, per dare la sensazione di leggerezza e pulito. Le varie formule si sono poi arricchite di oli idratanti, rilassanti o tonificanti, a seconda delle esigenze
In un piccolo gesto, un trattamento di bellezza. Il calore dell’acqua calda dilata i pori della pelle e permette di assimilare tutti i principi attivi, lasciandola reidratata, profumata, morbida.
Scegliere il prodotto giusto non è da sottovalutare. Ce ne sono tantissimi sul mercato. Partiamo da alcune caratteristiche:
Il bagnoschiuma che troviamo comunemente sugli scaffali dei supermercati è una sostanza saponosa diluita in acqua, che si compone principalmente di tensioattivi (il 20% degli ingredienti). Sono sostanze schiumogene e dal potere lavante.
L’aggiunta di altre sostanze addolcenti come cere e vitamine, aromatizzanti, per variare il colore, di aromi per avere un buon profumo, e addensanti, per migliorare la densità, rendono il detergente più piacevole. E l’acqua della vasca sarà così gradevolmente profumata, con maggiori proprietà idratanti o rilassanti.
Se volete capire bene cosa contiene un bagnoschiuma, considerate che si tratta di un’emulsione di acqua e olio (miscelate grazie alla presenza di tensioattivi che permettono alle due sostanze normalmente non solubili di unirsi) a cui si aggiungono altri ingredienti, tutti reperibili nell’INCI:
Vediamoli più in dettaglio.
La caratteristica principale è di permettere di miscelare sostanze che altrimenti non lo sarebbero, come acqua e olio, perché ne riducono la forza di tensione superficiale, ovvero la resistenza delle particelle che le compongono.
Ricordiamo che i tensioattivi sono delle molecole con una particolare struttura in cui è presente una ‘testa’ idrofila (la capacità di legarsi all’acqua) ed una ‘cosa’ idrofoba (l’incapacità di legarsi all’acqua). In un liquido queste molecole si posizionano con la loro parte idrofila verso l’acqua, e l’idrofoba verso l’olio, o la superficie esterna se manca l’olio.
Questa disposizione diminuisce la resistenza all’attraversamento delle due sostanze, cioè la loro tensione superficiale. Ed è per questa azione di abbassamento della tensione superficiale che vengono chiamati ‘tensioattivi’.
Per queste proprietà, oltre ad una azione antisettica e conservante, sono i più impiegati nella formulazione dei detergenti e condizionanti.
Rispetto ai primi tensioattivi utilizzati nei detergenti degli anni ’50-’60 (derivati dal benzene) non naturali, né biodegradabili, oggi s’impiegano tensioattivi anionici e non ionici altrettanto efficaci. Ma questi possono essere degradati quasi completamente ad opera di alcuni enzimi batterici utilizzati nel trattamento di depurazione delle acque. Così si evita che tracce di schiuma e detersivi finiscano nelle falde e nel mare.
Ciò ha permesso di migliorare notevolmente la qualità delle acque di scarico, determinando un minor impatto sulla salute dell’ambiente.
I tensioattivi sono anche responsabili della schiuma, tuttavia il potere lavante del bagnoschiuma non è legato alla quantità di schiuma generata, anzi! Un prodotto delicato, e poco aggressivo, ha minore capacità di fare schiuma. poco aggressivo).
Tra i tensioattivi oggi presenti nei prodotti più diffusi in commercio il Sodium Lauryl Sulfate (SLS) è il più comune. Va ricordato che è comunque una sostanza dal buon potere lavante, ma aggressiva per la pelle delicata, secca, con dermatiti e allergie.
Molto importante è la presenza di più sostanze tensioattive, il principale non è quasi mai utilizzato da solo, ma è bilanciato da un tensioattivo secondario (e anche ulteriori), che migliorano la tollerabilità cutanea formando un film protettivo sulla pelle, e stabilizzano le capacità schiumogene e altre caratteristiche, come la viscosità.
I tensioattivi secondari più utilizzati sono il Lauryl Glucoside, il Cetearyl Glucoside ed il Coco Glucoside, ma ne esistono comunque anche molti altri.
In aggiunta, sempre con l’obiettivo di proteggere la pelle dall’effetto sgrassante esagerato del detergente, si aggiungono delle sostanze attive addolcenti come cera (di origine vegetale) e vitamine (tocoferolo).
Bisogna quindi fare attenzione a ciò che si compra e, quando possibile, ricadere su un prodotto bio o con ingredienti naturali al 100%.
Poichè i tensioattivi non hanno un buon profumo, vicino a quello del detersivo per intenderci, si aggiungono sostanze che danno un aroma gradevole, come oli essenziali o fragranze naturali. Poiché l’olio essenziale aumenta la quantità di parte grassa da miscelare, non sarà presente in quantità elevata, e alcuni tipi non sono ammessi.
Per dare maggiore densità al detergente spesso si aggiungono sostanze addensanti che di per se non aggiungono efficacia lavante al prodotto, ma lo rendono più piacevole. Si possono usare sia tensioattivi specifici (Sles e Betaina) che addensanti veri e propri come la gomma di xantano
In genere i tensioattivi hanno un loro colore di base, ma per arrivare ad una colorazione differente si aggiungono coloranti naturali.
Per rendere il prodotto stabile nel tempo, senza che i suoi componenti irrancidiscano.
Se volete capire cosa contiene un bagnoschiuma, considerate che si tratta di una miscela di acqua (la parte principale, in cui sono disciolte sostanze oleose, grazie alla presenza di tensioattivi che permettono alle due sostanze normalmente non solubili di unirsi. A questa base si aggiungono altri ingredienti, tutti reperibili nell’INCI:
Per riconoscere un prodotto naturale e biodegradabile al 100% dovete per forza guardare nell’INCI, la sua lista degli ingredienti in ordine di quantità, in inglese o latino, a seconda che siano di sintesi o vegetali.
La legge oggi fissa per tutti i detergenti la soglia di biodegradabilità minima al 90% del solo tensioattivo.
Sono questi, dunque, i componenti principali che fanno la differenza nella scelta del detergente ‘naturale’. Si usano tensioattivi vegetali al posto di quelli derivati dal petrolio. Sono ricavati dalla palma da olio, dall’olio di cocco, dal grano o da altri vegetali ricchi di grassi e quasi totalmente biodegradabili.
Tra questi potreste trovare:
Altri componenti naturali per ammorbidire e addolcire gli effetti dell’emulsione sulla pelle sono l’olio di argan, anche l’estratto o la farina d’avena, e tanti estratti di piante officinali, e vari oli essenziali, che ritrovate nell’INCI in inglese. Ad esempio:
Inoltre, come addensanti un detergente bio preferisce il gel d’aloe vera ad altre sostanze chimiche di sintesi.
Scegliere un prodotto bio per la pelle vuol dire anche che sia privo di petrolati e siliconi, per non nuocere alla pelle più delicata.
Spesso vengono confusi ma c’è differenza:
Il bagnoschiuma non deve essere acquistato con superficialità e solo sulla base del prezzo. Bisogna leggere con attenzione l’INCI posto sulle etichette, soprattutto se si hanno problemi di pelle o allergie.
Come sceglierlo? Prediligete i prodotti bio o con ingredienti vegetali, realizzati con tensioattivi di origine vegetale, che sono biodegradabili. Tra i tanti sul mercato individuare i più adattai alle proprie esigenze. Ad esempio:
Insomma ad ognuno il suo bagnoschiuma, purché sia naturale.
Preparare un bagnoschiuma 100% naturale a casa è possibile ed è anche piuttosto semplice. Poche mosse ed è pronto.
Preparazione. Sciogliete il sapone vegetale a bagnomaria e versate le gocce di olio essenziale, l’olio di mandorle e l’acqua. Mescolate bene il tutto. Versate il composto in un flacone e utilizzate come un normale bagnoschiuma.
Per produrre un prodotto fai da te particolarmente nutriente per il corpo si ricorda di utilizzare il miele che è un antibiotico naturale, ricco di proprietà, prezioso anche per l’uso su pelli irritate.
Preparazione: Riscaldate in un pentolino l’olio di cocco insieme al miele e agli olii essenziali. Quindi unite pian piano alla crema che si è formata anche il sapone di Marsiglia in scaglie, lentamente per non creare la schiuma. Il bagnoschiuma al miele è pronto per essere versato in un contenitore e utilizzato per un bagno ricco.
Altrettanto facile è preparare un bagnoschiuma solido a casa. Sempre più richiesto questo prodotto per il bagno rende la pelle morbida.
Preparazione: Sciogliere a bagnomaria in un pentolino il burro di karite, aggiungere l’olio vegetale e, il sapone a scaglie. Unire l’amido di mais e mescolare bene anche con le mani stesse, utilizzando dei guanti. Deve formarsi una sostanza compatta. Depositarla in uno stampino di silicone e lasciare in frigorifero per una oretta. Il bagnoschiuma solido è pronto all’uso: basta staccare un pezzetto e lasciarlo sciogliere nell’acqua tiepida della vasca.
Purtroppo in alcuni momenti della vita si può produrre cattivo odore dei piedi o altre parti del corpo, più del solito.
Questo disturbo si chiama bromidrosi e necessita di un bagnoschiuma apposito che non abbia profumazioni chimiche che possono aumentare il problema.
Per eliminare il cattivo odore il bagnoschiuma perfetto è a base di triclosan, una sostanza che identifica e riduce i batteri all’origine degli odori cattivi e presenti sulla pelle durante la sudorazione.
Privo di tensioattivi non sarà schiumoso. Ingredienti
Preparazione. Sciogliete a bagnomaria il sapone e il miele per farlo diventare un solo composto. Aggiungete olio e mescolate. Unite la cannella, dalla proprietà antibatterica e antisettica, l’olio di rosa rinfrescante e l’olio essenziale di limone purificante.
Ingredienti
Preparazione. Unite e create un composto liquido da applicare sul pelo del cane tramite un flacone spray. Immergete il cane nell’acqua che contiene questo composto e lasciatelo in ammollo per 5 minuti. Quindi risciacquate.
Utilizziamo i cookie insieme ai nostri partner per personalizzare i contenuti e gli annunci pubblicitari, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico.