Piante e fiori

Come curare una ortensia in vaso

Preziosi consigli utili per la sua coltivazione

Vediamo insieme come prenderci curare una ortensia in vaso. Questi fiori molto amati sia per la loro scenografica bellezza che per la facilità di cura e coltivazione sono originari della Cina, ma oggi molto diffusa nel nostro Paese. Molto longeva e resistente, l’ortensia è perfetta sia per la coltivazione in piena terra che per la coltivazione in grossi vasi da sistemare sul balcone.

Come curare una ortensia in vaso

Che pianta è l’ortensia

Si tratta di una pianta fra le più apprezzata per l’alto valore ornamentale dei suoi fiori. L’Hydrangea (questo il suo nome scientifico) è un genere di piante proveniente dall’Asia orientale che fa parte della famiglia delle Hydrangeaceae e che comprende circa 70 specie.

Gli inconfondibili fiori sono riuniti in infiorescenze chiamate corimbi. I fiori si presentano in vari colori: bianco, rosa, violetto, azzurro. E la loro colorazione viene influenzata anche dal livello di acidità del terreno.

Fioritura dell’ortensia in vaso

Fiorisce durante i mesi primaverili ed estivi. È proprio in questi periodi, infatti, che possiamo ammirare i suoi inconfondibili fiori a palla dai vari colori.

Dove posizionare l’ortensia in vaso

Le ortensie amano le posizioni soleggiata, ma non alla luce diretta del sole ,che provocherebbe il piegamento del fusto.

Attenzione anche alle temperature: sono piante piuttosto robuste, in grado di sopportare le gelate, che però patiscono molto il caldo.

Come curare una ortensia in vaso

Come coltivare le ortensie in vaso

Oltre che messa a dimora in piena terra, si può coltivare anche in vaso. E tra le numerose varietà, quelle più adatte per la coltivazione in vaso sono l’Hydrangea paniculata e l’Hydrangea macrophylla, che, a loro volta, si distinguono in diversi cultivar, ciascuno differente per forma e colore dei fiori.

Il consiglio principale è di utilizzare vasi piuttosto grandi, da posizionare su terrazzi e balconi. Essendo una pianta piuttosto voluminosa, si consiglia di utilizzare vasi con un diametro di almeno 60 cm.

Sarà poi sufficiente seguire le medesime indicazioni di cura della piantumazione in giardino, cioè garantire annaffiature abbondanti e regolari, ed un concime organico ricco di sostanze nutritive per favorire fioriture rigogliose.

Curare l’ortensia in vaso

Andiamo quindi a vedere i fattori da tenere presente per la cura di queste splendide piante ornamentali:

  • Clima: sopporta il freddo ma non il caldo esagerato. Oltre i 18°, la fioritura si interrompe
  • Esposizione: ama i luoghi luminosi, ma non i raggi diretti del sole. Ama l’aria aperta, è quindi consigliato tenerla in vaso sul balcone e non in casa
  • Terreno: l’ideale è un terreno ricco di torba e ben drenante
  • Irrigazione: va annaffiata molto spesso perché il terreno deve rimanere sempre umido. Non va però usata acqua calcarea e bisogna fare attenzione ad evitare i ristagni idrici
  • Concimazione: durante il periodo di fioritura, una volta ogni 7-8 giorni, somministrare un fertilizzante liquido ricco di potassio, diluito nell’acqua delle irrigazioni. In inverno, concimare il terreno con dello stallatico maturo, mentre a fine estate, non è necessario concimare
  • Potatura: al termine della fioritura, rimuovere i rami che sono fioriti durante la primavera-estate precedenti. Tagliare via anche i rami e le foglie ormai secche ed appassite

Come modificare il colore delle ortensie

Il colore dei fiori dipende molto dalla composizione del terreno, nello specifico, dal grado di acidità dello tesso.

  • suolo acido, con pH da 5 a 5.5, le ortensie daranno fiori azzurro-violetto
  • suolo acido-basico con pH fra 5.5 e 6.5, le ortensie daranno fiori rosa, lilla o magenta
  • suolo alcalino con pH fra 6.5 e 7, le ortensie daranno fiori di un colore rosa bello carico

In pratica, quindi, se si hanno fiori rosa, ma li si desidera azzurri, occorre apportare al substrato dell’alluminio. Il processo è lento ma garantisce risultati molto soddisfacenti.

Come annaffiare le ortensie in vaso

Le ortensie richiedono molta acqua e, per questo, vanno bagnate regolarmente, più o meno tutti i giorni. In estate, specie nelle zone e nei periodi più caldi e siccitosi, può essere utile provvedere addirittura a 2 irrigazioni giornaliere.

Come curare una ortensia in vaso

Occorre usare esclusivamente acqua piovana o acqua del rubinetto addolcita. Il terreno deve restare sempre umido, ma mai zuppo. Inoltre, è bene evitare la formazione di acqua stagnante.

Che acqua dare alle ortensie

Per annaffiare le ortensie, e le piante acidofile in genere, come azalee, camelie, erica, gardenia e tante altre, va utilizzata acqua senza calcare. Usare quindi acqua piovana oppure acqua del rubinetto addolcita.

Come e quando potare le ortensie in vaso

Ogni anno, alla fine della fioritura, e quindi più o meno verso novembre, vanno tagliati i rami che sono fioriti in primavera, lasciando però una coppia di gemme.

In pratica, vanno potati solamente i polloni sfioriti fino all’altezza dei nuovi polloni emessi, da inizio agosto a metà settembre.

Quante volte fioriscono le ortensie in vaso

L’attività vegetativa comincia nei primi giorni di marzo. La fioritura vera e propria ha luogo in aprile e dura dalle 6 alle 8 settimane.

Quanto durano le ortensie in vaso

Se si prestano le cure più opportune ed adeguate, i fiori possono resistere anche fino a 8 settimane. L’importante è che la temperatura non superi i 18°, altrimenti il processo di fioritura si arresta.

Moltiplicazione delle ortensie in vaso

La riproduzione avviene per talea. Utilizzando un coltello disinfettato e ben affilato, dai rami fioriferi, si taglia un pezzo lungo circa 10-15 cm.

Le talee vanno quindi poste in una polvere con ormone radicante così da favorire la crescita delle radici. Dopodiché, vanno trasferite in un vaso riempito con terriccio fertile mescolato a sabbia.

Coprire il tutto con un sacchetto di plastica, avendo cura di controllare costantemente il livello di umidità del terreno.

Dopo circa 40 giorni, fanno la loro apparizione i primi germogli. Ecco dunque arrivato il momento di trasferire le piantine in vasetti aventi diametro di circa 10 cm, da sistemare all’aperto e all’ombra, in una zona riparata dal freddo e dalle correnti d’aria.

Come mai si afflosciano le foglie delle ortensie

Se cominciaste a notare che le foglie e i fiori si afflosciano, può essere segno di carenza di acqua e di temperature troppo alte.

Annaffiare quindi più abbondantemente la pianta, effettuando anche docce direttamente sui fiori e sul fogliame la sera, quando il sole è ormai sceso.

Come curare una ortensia in vaso

Ortensia in vaso foglie secche

Se comincia ad apparire debole e le sue foglie a scolorire, afflosciarsi, fino a seccare, molto probabilmente è segno che non riesce ad assimilare le sostanze nutritive.

Di solito, ciò accade perché il terreno è troppo ricco di calcare e, di conseguenza, non dà modo alla pianta di nutrirsi. In tal caso, la soluzione migliore da adottare è quella di trapiantare la pianta in un nuovo terreno, che sia più ricco e più acido.

Altre malattie dell’ortensia

Pur essendo una pianta abbastanza resistente, è soggetta ad alcune malattie. Conosciamo quali sono i suoi nemici principali:

  • oidio o mal bianco: malattia fungina che ricopre le foglie di una sorta di muffa bianca. Fare quindi molta attenzione ai ristagni idrici e a non bagnare le foglie
  • muffa grigia: malattia fungina che non permette ai boccioli di schiudersi e porta alla presenza di macchie gialle sulle foglie. Le parti malate vanno tolte, quindi bisogna applicare sulla pianta dei prodotti specifici anti fungo
  • cercospora: fungo che provoca la comparsa di grandi macchie scure sulle foglie
  • antracnosi: fungo che provoca macchie marroni su foglie e fiori
  • parassiti che fanno seccare le foglie

In che mese si possono rinvasare le ortensie

Ogni 2-4 anni queste piante andrebbero rinvasate, preferi bilmente in primavera. Durante l’operazione, va utilizzato un contenitore più grande del precedente e riempito con terriccio specifico per questi fiori.

Quando si possono tagliare i fiori secchi delle ortensie

I fiori secchi vanno potati tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile. Nelle zone più miti, come il sud Italia, è possibile provvedere un po’ prima, con l’arrivo dei primi caldi.

Altre informazioni utili su piante e fiori

Scopriamo anche altre piante:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio