Il Palo santo è un’alternativa all’incenso Si tratta di legnetti di una pianta che proviene dal Sud America. Nella tradizione antica era utilizzato durante vari riti. Si ritiene sia utile ed efficace per scacciare le energie negative come il malocchio.
Ecco la nostra guida pratica su tutto quello che serve sapere: proprietà e utilizzi di questo legno naturale da bruciare per purificare la casa e per donare maggiore benessere, fisico, mentale e spirituale.
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Un incenso sudamericano che si presenta sotto forma di schegge o bastoncini di legno profumato, secco e facile da accendere. Emana un gradevole profumo ed un fumo intenso.
Nella tradizione originaria viene utilizzato per la purificazione e durante i rituali. Bruciarlo è un rituale sacro utile a scacciare le energie negative.
La Bursera graveolens è un albero tropicale presente in Ecuador, Perù e sulle isole Galapagos.
Il suo legno viene normalmente usato come sostituto dei più tradizionali e conosciuti franchincenso ed incenso, resine derivate dalla Boswellia.
La raccolta del legno dalla Bursera deve seguire delle regole ben precise. Anzitutto, vengono utilizzati alberi morti e seccati a terra.
Inoltre, i pezzi di rami, caduti naturalmente a terra, vanno lasciati sul suolo per un periodo minimo di tempo che va dai 4 ai 10 anni, così da impregnarsi bene dei suoi preziosissimi oli essenziali. Per questo motivo la sua produzione è abbastanza limitata.
Esistono diverse varietà, che differiscono fra loro per provenienza, colore e intensità di profumo. Scopriamo quali sono le principali.
Veniva usato durante le cerimonie sciamaniche per creare ponti spirituali con l’aldilà. Oggi, considerate tutte le sue benefiche proprietà, è usato per:
Secondo la tradizione, si usa per scacciare le negatività e i malesseri di carattere fisico-mentale, come depressione, tristezza e cattivo umore.
Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le principali proprietà che vengono attribuite all’utilizzo del Palo Santo.
Oltre che sotto forma dei classici bastoncini di legno, si trova anche come ingrediente in creme e altri prodotti per la cura e l’igiene personale, perchè possiede altri benefici:
Si trova anche in tintura madre, ottenuta dalla macerazione idroalcolica della sua corteccia. Si utilizza per:
La corretta tecnica corretta di accensione di questo . Dopo averlo accesso, è importante anche sapere come mantenerlo accesso e mantenerne la qualità sia delle resine che degli oli essenziali in esso contenuti.
Per garantire la continua produzione di fumo, occorre spegnere la fiamma quasi subito dopo aver bruciato il legno e poi sistemare i pezzetti all’interno di un braciere areato, oppure su un sostegno a molla.
Dal momento che produce cenere, ponetevi sotto un piattino in modo da non sporcare. Ricordate di mantenere gli ambienti sempre ben areati.
Far bruciare i legnetti serve per allontanare le energie negative e per diffondere nell’atmosfera di casa delle energie positive.
Grazie all’intensa quanto gradevole profumazione del fumo che si sprigiona dalla combustione di questo legno, si favorisce anche uno stato dl rilassamento.
Secondo le antiche tradizioni sudamericane questo legno proteggerebbe adulti e bambini dal malocchio, la cosiddetta ‘planga blanca’.
Il fumo deve uscire bianco. Se nero, significa che stiamo carbonizzando il legno e/o stiamo bruciando una esagerata quantità di oli essenziali.
In tal caso si va ad intaccare il profumo e il livello di aromaticità del legno, sminuendone le sue proprietà.
La purificazione è tramite il fumo, come avviene per altri legni e resine che, bruciando, emanano un profumo intenso, balsamico e purificante, per esempio il Guggul, sostanza ricavata dalla Commiphora wightii, il Sandalo indiano bianco, e per mezzo della diffusione degli oli essenziali nell’ambiente.
Il fumo del Palo santo è molto intenso e profumato, in casa può essere sufficiente accendere solo qualche scheggia per profumare le varie stanze.
Le sue proprietà sono davvero numerose, ma altrettanto numerose sono le occasioni per accenderlo.
Ad esempio, quando si fa yoga o meditazione, quando si è depressi o semplicemente giù di morale, così come dopo un litigio o una discussione.
Accenderne un pezzetto di legno aiuta ad eliminare le tensioni accumulate, a livello fisico ed energetico.
Nell’ambito dell’aromaterapia può essere usato per:
È prassi abbastanza comune, durante le sessioni di massaggi, accendere dei bastoncini d’incenso o bruciare del legno di a Bursera graveolens. Questo permette di:
Dopo il primo utilizzo lo si può utilizzare ancora altre volte.
Spesso, le persone temono che gli incensi possano far male. Con il Palo Santo non si corre alcun pericolo perché, trattandosi di un legno aromatico totalmente naturale, garantisce caratteristiche di naturalità e salubrità al 100%.
Non è impregnato né addizionato di profumo. A differenza del comune incenso, il Palo Santo ha proprietà energetiche simili ma le sue vibrazioni energetiche risultano essere più sottili, e quindi garantirebbero una purificazione più profonda.
Il fumo ottenuto dalla combustione del legno della Bursera graveolens non è cancerogeno, se inspirato direttamente.
Tuttavia, è sempre meglio restarne lontani e utilizzare il profumo che impregna l’aria dopo la sua bruciatura, una volta spenta la fiamma, per favorire uno stato di rilassamento, benessere e serenità.
Osservando alcune caratteristiche esteriori, possiamo capire se ci troviamo di fronte ad un prodotto di qualità, e quindi procedere tranquillamente all’acquisto. Ecco i parametri da valutare attentamente.
Ha un profumo fresco ed agrumato, dato dalla presenza di limonene. In base a dove la pianta cresce, il contenuto varia, condizionando così sia l’aroma, che l’intensità dell’olio essenziale di cui è impregnato.
Si trova in erboristeria e nei negozi etnici, soprattutto in quelli specializzati negli articoli tibetani e nepalesi. Ovviamente si può acquistare comodamente online con un semplice click.
Indicativamente, negli shop online, si trovano confezioni da 15 gr contenenti 2 o 3 bastoncini al prezzo di 6,00 circa.
L’espressione Palo Santo vuol dire ‘legno sacro’ o ‘legno dei santi’ e gli venne attribuito dai monaci spagnoli quando sperimentarono le sue capacità di purificazione e guarigione di molti stati.
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