Erbe medicinali e aromatiche

Pimpinella: l’erba rivitalizzante che rompe le pietre

La Pimpinella è una delle erbe officinali ed aromatiche più utilizzate fin dall’antichità come ricostituente naturale, l’equivalente del Ginseng per i cinesi e della ‘radice della taiga’ per i Russi. Il suo nome ha un’etimologia alquanto curiosa: saxifraga in latino, significa letteralmente ‘che rompe le pietre’. Scopriamo questa pianta e le sue proprietà benefiche tanto apprezzate dai nostri avi.

Pimpinella: l’erba rivitalizzante che rompe le pietre

Il nome Pimpinella saxifraga deriva dal latino bipinula, che significa più o meno ‘dalle piume doppie’, per via della particolare forma delle foglie. Saxifraga, invece, vuol dire ‘che rompe le pietre‘ in riferimento alla forza e ai terreni pietrosi particolarmente ostili in cui si propaga questa erba.

Nel Medioevo, i nostri avi dicevano: “Mangiate aglio e pimpinella e vivrete più a lungo” a testimonianza di come la pianta fosse già associata a proprietà rivitalizzanti e ricostituenti. Addirittura, ne masticavano foglie e fiori freschi per proteggersi dalla peste mediante la purificazione dell’alito.

Oggi la Pimpinella è conosciuta con il nome anica e la varietà verde della pianta è l’ingrediente-base del gelato blu al gusto ‘Puffo’. Il suo vero nome è proprio Pimpinella Anisum, più comunemente nota come anice o anice verde. Plinio il Vecchio è stato il primo a descrivere le tante virtù della Pimpinella, nonché uno dei primi a suggerirla tra i rimedi naturali per le affezioni delle vie respiratorie, date le proprietà espettoranti e lenitive.

Pimpinella, un’erba selvatica

Questa erba selvatica dalle note aromatiche è originaria del Mediterraneo, e più in generale dei climi caldi e temperati. Predilige terreni ben drenati, esposti alla luce diretta del sole e può essere coltivata con successo in giardini e orti.

pimpinella

  • Pianta: conosciuta come anice comune o anice verde, da non confondere con l’omonima pimpinella dal nome botanico Sanguisorba minor.
  • Fusto: non supera il metro di altezza, si presenta con un ‘f’ all’interno
  • Foglie: composte di forma differente a seconda della posizione. Sono picciolate, lombate e con i margini dentati.
  • Fiori: sono ombrelle formate da tanti capolini bianchi che classificano la pianta nella famiglia delle ombrellifere. I semi sono piccoli diacheni sottolineati da striature.

Le proprietà della Pimpinella

Tra le proprietà più importanti della pimpinella per cui è molto conosciuta in fitoterapia ci sono senza dubbio:

  • azione digestiva, la tradizione popolare già attribuisce ai semi di questa erba una certa efficacia per aiutare la digestione, combattere il meteorismo e le flatulenze, ma anche i gonfiori ed i crampi addominali. Molto simile al finocchio, il principio attivo più sfruttato è l’anetolo da cui viene estratto l’olio essenziale.
  • azione antibatterica 
  • azione espettorante, è in grado di svolgere un’azione benefica anche nei confronti delle vie aeree grazie alle sue proprietà espettoranti e antibatteriche, grazie al suo fitocomplesso ricco di preziosissimi oli essenziali dalle spiccate virtù balsamiche
  • azione antiemetica, infatti aiuta a combattere il vomito, la nausea e gli spasmi.
  • azione galattogena, favorisce la produzione di latte materno.

Come si usa la Pimpinella

Una tisana a base di semi di pimpinella è l’ideale come antibatterico e digestivo naturale.

Così come i suffumigi a base di olio essenziale di pimpinella aiutano ad espellere muco e catarro, liberando le vie respiratorie.

Controindicazioni della Pimpinella

Non vi sono controindicazioni particolari all’uso regolare di pimpinella se non il buon senso: evitate il fai-da-te e non assumete i suoi estratti in caso di allergie ad uno dei principi attivi.

pimpinella

L’olio essenziale di pimpinella non deve essere utilizzato in gravidanza poiché stimola le contrazioni uterine. Ad alte dosi, può provocare ebbrezza e tremore. Le interazioni possibili si manifestano con antinfiammatori e cortisonici. Prima di intraprendere un trattamento, chiedete sempre il supporto del medico o dell’erborista di fiducia.

L’olio essenziale di Pimpinella

L’olio essenziale di questa pianta favorisce la digestione, neutralizza il meteorismo, calma la tosse e fluidifica il catarro. Le sue attività benefiche si esplicano, in particolare, come:

  • Antifermentativo
  • Colagogo (favorisce la secrezione biliare)
  • Spasmolitico
  • Galattogogo
  • Come digestivo:  1 goccia di olio essenziale e un cucchiaino di miele sciolti in una tazza di acqua calda da bere subito dopo i pasti.
  • Galattagogo: 1 cucchiaio di olio di germe di grano, 2 gocce di olio essenziale da massaggiare sul seno (non sul capezzolo) fino a completo assorbimento per 2 volte al giorno.
  • Mucolitico: 1 cucchiaio di olio di mandorle dolci, 5 gocce di olio essenziale di anice da massaggiare sul petto prima di coricarsi per aiutare le vie respiratore o sulla pancia per combattere i dolori addominali.

Ricette con la Pimpinella

Oltre che come pianta officinale dalle numerose virtù, la pimpinella è anche nota come pianta aromatica utilizzabile in cucina per preparare e insaporire molti piatti. Il suo profumo delicato ricorda quello della noce, il retrogusto salato e fresco, invece, fa venire in mente il gusto del cetriolo.

Queste caratteristiche la rendono perfetta per preparare insalate, insaporire verdure cotte, zuppe e minestre. Va bene anche come alternativa al basilico nella preparazione di un delizioso pesto, nonché del prezzemolo per aromatizzare le pietanze.

Abbinata a dragoncello e rosmarino diventa una buonissima salsa aromatica  perfetta per condire il pesce bianco.

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Ricetta della salsa Ravigote

La ricetta forse più famosa a base di pimpinella.

Prevede un’emulsione di foglie, acciughe, capperi, aceto di vino bianco, basilico, cerfoglio, dragoncello, erba cipollina, prezzemolo, scalogno, sale, pepe e olio evo.  Accompagna splendidamente carni bianche, pesce lesso e uova affogate.

Altre informazioni

Scoprite altre erbe medicinali che si utilizzano per le loro proprietà carminative, come la pimpinella:

  • Angelical’erba degli angeli usata in medicina cinese, ottima per intestino, l’apparato digerente e regolare la temperatura corporea
  • Camomilla, la bevanda calmante per eccellenza
  • Boldodisintossicante, cura i disturbi digestivi, lingua bianca, candida e alitosi.
  • Finocchio per gastrite e colite
  • Liquiriziaoltre le caramelle, è amica di stomaco e intestino, calma la tosse e aiuta il fegato, ma attenzione alle dosi perché alza la pressione
  • Menta piperitadall’aroma fresco ad azione anestetica, depurativa e antisettica
  • Timo, usato in cucina e come antinfiammatorio le vie urinarie e l’apparato respiratorio, grazie all’azione balsamica e fluidificante lenisce la tosse, la bronchite e il raffreddore
  • Erba di San Pietro, dall’aroma balsamico simile alla menta, è usata fresca in insalata e nella frittata, ma anche come antisettico

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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