Oggi approfondiamo un disturbo frequente, l’anemia: vedremo quali le varie cause, come si manifesta, quali i sintomi più comuni. In questa breve guida pratica, cercheremo di aiutarvi a capire come intervenire e quando chiedere aiuto.
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Va innanzitutto premesso che l’anemia un disturbo caratterizzato dalla scarsa presenza di emoglobina nel sangue. Questo comporta una riduzione della quantità di ossigeno disponibile, con la conseguente comparsa di numerosi sintomi.
L’emoglobina è una proteina dei globuli rossi che si lega all’ossigeno per rilasciarlo poi ai tessuti.
Quando i valori dell’emoglobina scendono sotto i 13 g/dl nell’uomo e i 12 g/dl nella donna, allora si parla di anemia. In maniera più specifica, l’anemia si differenzia per livelli di gravità:
Questi valori saranno poi differenti in base all’età e a condizioni particolari, come le donne in stato di gravidanza.
Esistono diverse forme di anemia, correlate a cause specifiche.
Ci sono alcune patologie che possono contribuire a predisporre al rischio di sviluppare una condizione anemica. Ne prendiamo in considerazione alcune delle più comuni.
Nonostante le cause siano differenti, i sintomi tipici sono sempre gli stessi:
Di fronte alla comparsa di questi sintomi e soprattutto quando si è a conoscenza della predisposizione ad anemia, sarebbe opportuno rivolgersi il prima possibile al proprio medico di fiducia.
Questi generalmente prescriverà indagini complete del sangue: esame morfologico, esame emocromocitometrico, esame sierologico e delle urine. In tal modo si potranno verificare i livelli di emoglobina e di globuli rossi presenti. Nei casi più gravi, potrebbero essere prescritti esami più approfonditi, per escludere la presenza di malattie e altre condizioni.
La cura dell’anemia, quando associata a riduzione di vitamine e ferro, consiste nell’assunzione di integratori specifici e in una dieta bilanciata. Via libera quindi ad alimenti ricchi di ferro o acido folico, in base alla problematica riscontrata.
Per rimpiazzare il ferro si dovranno mangiare:
Vegetariani e vegani dovranno prestare particolare attenzione per evitare di andare incontro a condizioni di carenza. Per aumentare la presenza di vitamina B12 si consiglia in aggiunta il consumo di latticini e soia fortificata.
Inoltre è bene evitare di mangiare contemporaneamente alimenti di ricchi di ferro, di fosforo e di calcio, in quanto l’incompatibilità tra gli ioni fa sì che il ferro non venga adeguatamente assorbito. Per cui, ad esempio, mai ingerire carne abbinata a mozzarella o formaggio.
Ridurre anche il consumo di caffè e tè, che vanno assunti eventualmente lontano dai pasti in quanto potrebbero impedire la corretta assimilazione di ferro.
Anche la natura ci viene in aiuto con rimedi naturali specifici, andiamo a scoprire quali:
Noi invitiamo sempre a contattare professionisti del settore ed evitare il fai da te, per tenere sotto controllo eventuali interazioni con i farmaci.
Ecco altre guide sulle carenze di minerali:
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