Tutti avrete sentito parlare della dieta Weight Watchers, una dieta nata sul finire degli anni sessanta negli Stati Uniti e diffusa da noi in particolare negli anni ottanta. Si tratta del regime alimentare ipocalorico forse più conosciuto al mondo. In parte controverso, promette di far perdere peso e di educare ad uno stile di vita più sano. Vediamo come.
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A differenza della maggior parte dei regimi alimentari ipocalorici, la Dieta Weight Watchers aiuta il soggetto che vuole dimagrire nel raggiungimento di quello che è il peso che meglio si coordina con la sua immagine corporea. L’immagine corporea è l’unione di corporatura e desiderio/benessere psichico.
Prevede inoltre di cambiare permanentemente lo stile di vita, andando ad agire sulle abitudini alimentari.
Fu concepita negli anni Sessanta da Jean Nidetch, e, così come la dieta punti, la dieta Weight Watchers attribuisce ai cibi un ‘credito’. Questo andrà speso durante la giornata per raggiungere il fabbisogno calorico.
Il ‘credito’ è calcolato sulla base dell’età, dell’altezza, del sesso, del peso forma da raggiungere e da altri parametri psicofisici, quindi varia da persona a persona.
Per educare al cambiamento alimentare e favorire la perdita di peso, gli alimenti più elaborati e ricchi di grassi hanno più punti di cibi come frutta e verdura.
I fautori di questo regime alimentare, consigliano spesso anche l’uso di integratori alimentari relativi all’obiettivo da seguire. Inoltre, la dieta Weight Watchers sfrutta il supporto motivazionale collettivo. Nel mondo sono presenti infatti dei veri e propri club a pagamento, che aiutano a perdere peso insieme ad altre persone.
Una volta raggiunto il peso desiderato, inizia il periodo di mantenimento che si esplica nell’adattamento dell’alimentazione quotidiana.
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Secondo la dieta Weight Watchers ciò che conta è:
L’obiettivo della Dieta Weight Watchers è far sì che ogni punto apporti circa 35-45 kcal, indipendentemente dall’alimento da cui provengono. In questo modo, si potranno anche ridurre le porzioni e rendere il proprio regime equilibrato.
La dieta Weight Watchers non esclude infatti alcun alimento, tranne superalcolici, bevande gassate e zuccherate. L’attività fisica può aumentare il credito a disposizione, inoltre, al soggetto è concesso di ‘risparmiare’ punti da utilizzare, ad esempio, per lo sfizio del weekend.
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Chi non voglia iscriversi a un club o voglia testare in anticipo l’efficacia della dieta Weight Watchers, può seguire questo menu d’esempio da 26 punti:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
La dieta Weight Watchers, nella sua accezione più restrittiva, prevede la compilazione di un diario che tenga conto del peso degli alimenti.
Inoltre, non sempre nei club è presente personale medico specialistico e questo può ripercuotersi soprattutto su coloro che soffrano di disturbi alimentari.
Disclaimer: una regola fondamentale. Evitate il fai da te sulle diete. Se siete intenzionati a seguire una qualsiasi dieta, non solo questa dieta, consultate sempre il vostro medico di fiducia e un nutrizionista, in modo che vi possano fornire dei consigli su misura.
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