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Barboncino nano, il piccolo cane dall’inconfondibile pelo folto e riccio

Caratteristiche fisiche, carattere, patologie e consigli utili per la cura

Da sempre, il barboncino nano è il cane da compagnia dei nobili. Un vispo cagnolino dolce, allegro e socievole, dall’aspetto elegante e al tempo stesso giocoso. Inconfondibile con il suo folto e morbido pelo riccioluto o cordato, il Barboncino nano è il cane adatto a tutti: famiglie con bambini, anziani e addirittura soggetti allergici, visto che non perde il pelo. Cagnolino da compagnia, molti lo sfoggiano anche per la sua bellezza, facendogli prender parte a gare di esposizione. Il Barboncino nano è la razza n. 172 della FCI.

Barboncino nano, il piccolo cane dall’inconfondibile pelo folto e riccio

Andiamo a conoscerlo più da vicino e a capire come prendersene cura al meglio.

Origini del barboncino nano

La razza di riferimento è quella del Cane Barbone, di cui si conoscono più varianti, che fra loro si differenziano per la taglia:

Le origini del cane Barbone sono antiche, sebbene ci sia una diatriba tra la derivazione dalla razza Barbet, razza di cane d’acqua francese tuttora esistente e il Barbet, a sua volta discendente da razze asiatiche portate in Europa dai Berberi o dalle popolazioni orientali.

Si rintracciano immagini di Barboncini in epoca medioevale. Originariamente veniva impiegato come cane da caccia da riporto in acqua. Poi, verso inizio XIX secolo, data la sua intelligenza, si cominciò ad utilizzarlo nei circhi francesi, specie per la sua capacità di mantenersi in piedi su due zampe.

Inoltre, i barboncini venivano addestrati anche per andare alla ricerca di tartufi.
Indipendentemente dall’origine, lo standard di razza di questo tipo di cane è stato definito nel 1936.
Oggi viene quasi esclusivamente usato come cane da compagnia.

Caratteristiche fisiche del barboncino nano

Molto attivo e dinamico, il barboncino nano è un cagnolino di taglia piccola che sa muoversi anche in maniera armoniosa ed elegante. Ha una struttura ben proporzionata.

Qui di seguito riportiamo le caratteristiche dello standard di razza Enci:

  • Corpo: ben proporzionato, presenta una linea superiore armonica e il dorso corto, con i lombi muscolosi
  • Collo: solido e un poco arcuato, privo di giogaia
  • Arti: le zampe anteriori sono dritte e parallele, muscolose, con spalle oblique e muscolose. Quelle posteriori, sono parallele e muscolose, coi garretti angolati. I piedi sono piccoli e di forma ovale, con dita arcuate
  • Unghie: variano il colore in base al colore del mantello. Sono nere negli esemplari neri e grigi; nere o marroni nei soggetti marroni; variamente colorate nei barboncini bianchi, nere o marroni in quelli fulvi
  • Coda: inserita alta
  • Andatura: leggera e saltellante
  • Testa: occipite piuttosto pronunciato
  • Tartufo: nero nei barboncini neri e in quelli grigi e bianchi, marrone negli esemplari marroni, e marrone o nero nei cani fulvi
  • Bocca: mascelle con chiusura a forbice e labbra che seguono il colore del tartufo in base al colore del pelo
  • Occhi: a mandorla, possono essere neri o marrone scuro. In questo secondo caso, possono avere sfumature color ambra scuro
  • Orecchie: piuttosto lunghe e arrotondate alle estremità, sono coperte da lungo pelo ondulato e ricadono sulle guance

Mantello del barboncino nano

Peculiarità inconfondibile di questo barboncino è il suo abbondante pelo, riccio e morbidissimo.

Possiamo riconoscere due tipi di mantello del Barboncino nano:

  • riccio: pelo abbondante, a tessitura fine, lanosa e arricciata. Questo tipo di pelo è fitto, spesso, uniforme, con riccioli tutti uguali
  • cordato: l’abbondante pelo lanoso forma una sorta di cordoncini lunghi circa 20 cm

Per quanto riguarda il colore, ecco i vari tipi di mantello:

  • nero
  • bianco
  • marrone
  • grigio
  • fulvo

In ogni caso, qualunque varietà cromatica deve essere uniforme e senza macchie. Nel caso dei barboncini nani grigi, marroni e fulvi, il colore deve essere univoco, e mai tendente ad altre sfumature.

barboncino nano
Il mantello del barboncino nano può essere di diversi colori.

Dimensioni

Si tratta di un cane di taglia piccola. L’altezza al garrese è compresa fra 28 e 35 cm, mentre il peso medio è di 6-7 kg.

Quando termina la crescita di un barboncino nano

In generale, i barboncini nani raggiungono la loro dimensioni finale verso i 6 mesi di età. In linea di massima, questo vale per tutti i cani di piccola taglia.

Quando si arriccia il pelo di un barboncino

I primi ricci cominciano a comparire dopo il primo taglio, verso i 6 mesi di vita.

Carattere del barboncino nano

Il barboncino nano è un piccolo cane allegro e vivace, dolce e simpatico. Il cane ideale per tutti: famiglie con bambini, neofiti che non hanno mai avuto un cane ed anche anziani.

Si tratta infatti di una cane molto socievole che ama la compagnia. Può diventare capriccioso se lasciato solo a lungo. Ha infatti bisogno del contatto con il suo padrone e con la sua famiglia.

Intelligente e attento, non è un cane aggressivo. Con chi non conosce ha un atteggiamento indifferente, mentre va d’accordo con gli altri cani.

Intelligente e facile da addestrare, il barboncino impara alla svelta quel che gli viene insegnato.

Ama giocare. Per questo, oltre alle passeggiate quotidiane, può essere una buona idea iscriversi a corsi di sport cinofili in grado di stimolare mente e corpo.

Nonostante sia un cane bello vispo e molto attivo, adora anche stare a poltrire sul divano, meglio se accoccolato a fianco del suo padrone per ricevere una buona dose di coccole.

Salute e patologie del barboncino nano

In generale, il barboncino nano è un cane piuttosto robusto. Tuttavia, può soffrire di alcune patologie che sono tipiche di questa razza. In particolare:

  • cataratta (gli esemplari che ne sono affetti vengono tolti dalla riproduzione)
  • atrofia progressiva della retina (PRA). Questa patologia può essere esclusa attraverso appositi test genetici
  • lussazione della rotula
  • necrosi della testa del femore
  • rottura del legamento crociato
  • collasso della trachea
  • epatite cronica attiva
  • difetto del setto interatriale
  • encefalopatia neonatale
  • adenite sebacea
  • epilessia
  • Malattia di Von Willebrand

Cura del barboncino nano

  • Pelo: i barboncini nani vanno spazzolati accuratamente almeno una volta al giorno per evitare la formazione di nodi, e vanno fatti tosare da un toelettatore specializzato più o meno 1 volta al mese / 1 volta ogni mese e mezzo. La spazzolatura quotidiana è una pratica da cominciare da subito, fin da quanto il barboncino è cucciolo, in modo che il cane veda questo momento della giornata come una piacevole coccola
  • Orecchie: vanno controllate spesso e tenute pulite usando un batuffolo di cotone o una garzina sterile inumiditi. Sporco, arrossamenti o cattivo odore possono essere la spia di un’infezione
  • Denti: spazzolarli almeno 2-3 volte a settimana per rimuovere il tartaro accumulato e i batteri che si formano all’interno del cavo orale
  • Unghie: provvedere al taglio ogni 2/3 mesi. Se si ha paura di poter fare del male al cane, è meglio affidarsi ad un toelettatore esperto o al veterinario
  • Occhi: molti barboncini, specie quelli di colore chiaro, soffrono di lacrimazione, che
    provoca macchie rossastre sul pelo che c’è attorno agli occhi. Per cercare di prevenire questo fastidio, si suggerisce una dieta a base di cibi facili da digerire, come il pesce bianco

Quanto deve camminare al giorno un barboncino nano

La media di uscite giornaliere per mantenere il cane attivo e vivace è di tre passeggiate al giorno, della durata di 20-30 minuti ciascuna.

barboncino nano
Non fatevi ingannare dalla posa da modello: il barboncino nano è un cane attivo e vivace.

Quanto volte al giorno deve mangiare un barboncino nano

La razione di cibo giornaliera del barboncino nano deve essere suddivisa in minimo 2 pasti. Gli alimenti che non devono mai mancare sono la carne, meglio se bianca, pesce, cereali e verdure bollite. Tra i nutrienti, sono fondamentali le vitamine, i sali minerali, gli Omega 3 e gli Omega 6.

Il barboncino, come in generale tutti i cani, deve avere una sua postazione fissa per i pasti, dove possa consumare il suo pasto indisturbato.

L’acqua fresca va lasciata a sua disposizione tutto il giorno.

Quante volte si lavano i barboncini

Di media, il pelo del barboncino va lavato ogni 20-30 giorni, mentre il taglio va eseguito ogni 40-50 giorni.

Quanto pelo perde il barboncino nano

Il barboncino è un cane adatto ai soggetti che soffrono di allergia ai peli del cane. Infatti, non perde il pelo. È quindi adatto in qualsiasi ambiente domestico.

Come mantenere il pelo del barboncino

Come già spiegato, il pelo del Barboncino nano va spazzolato quotidianamente e poi, ogni mese e mezzo circa, va portato dal toelettatore per un trattamento professionale.

Se la tua intenzione è quella di far partecipare il tuo barboncino a gare ed esposizioni canine, sappi che, secondo lo standard ENCI, sono ammessi 5 tipi di toelettatura:

  • alla Leoncino”
  • all’Inglese”
  • Moderna”
  • alla Puppy”
  • alla Scandinava o alla Terrier”

Indicazioni sulla toelettatura

Per mantenere il pelo del barboncino sempre bello pulito e lucido, oltre a spazzolarlo ogni giorno, per lo shampoo, si consiglia l’utilizzo di un prodotto neutro. Quello per bambini, ad esempio, è ottimo, anche perché rispetta il naturale pH della pelle e la sua sensibilità.

A fine lavaggio, si consiglia di strofinare sul pelo del cane dell’olio di ricino che, oltre a donare maggiore lucentezza, rinforza anche il pelo alla radice. Valida alternativa per il medesimo scopo è l’infuso di rosmarino da applicare sul pelo una volta raffreddato.

Anche l’Aloe vera è ottima da applicare dopo il lavaggio perché regala al pelo una maggiore lucentezza. Tra l’altro, l’Aloe lenisce anche eventuali irritazioni della pelle.

Altri consigli per mantenere pelo e lucente il pelo del barboncino

Ma la bellezza del pelo di un cane, dipende anche dal regime alimentare che questo segue, e non solo dai trattamenti curativi esterni. Un po’ come accade con i nostri capelli e la nostra pelle. Salute e benessere, infatti, arrivano anche, e soprattutto, dall’interno.

Nel caso specifico del barboncino nano, affinché il suo pelo sia bello lucido, si consiglia di fargli seguire una dieta equilibrata, con predilezione di sostanze nutritive ricche proteine, aminoacidi e acidi grassi. Gli Omega 3, di cui è ricco il pesce azzurro, dona al pelo maggior forza e tanta lucentezza.

Perché il barboncino abbia un pelo sano e lucente, è fondamentale che non venga intaccato dai parassiti. Questi tendono ad annidarsi nel pelo dei cani, minando così la salute di tutto il mantello. Senza dimenticare che provocano anche un fastidioso prurito e quindi il cane tende a grattarsi provocandosi graffi e lesioni sulle cute. Si consiglia pertanto l’acquisto e l’utilizzo di un antiparassitario specifico.

Che differenza c’è tra barboncino nano e toy

Fondamentalmente, l’unica differenza che c’è tra questi 2 tipi di barbone è nelle dimensioni. Il barboncino nano è leggermente più grande e misura dai 29 ai 35cm. Il toy, invece, è più piccolo e ha una statura al garrese di massimo 28 cm.

Quanto vive in media un barboncino nano

Questo cagnolino ha una vita media di 14-20 anni.

Qual è il prezzo di un barboncino nano

In base alla sua genealogia, un cucciolo di Barboncino nano costa dagli 800 ai 1.500-1.700 euro. Al momento dell’acquisto, è sempre bene chiedere il Pedigree per essere sicuri di portare a casa un Barboncino di razza e non un meticcio riccio.
In generale, per Legge, in Italia nessun cane può essere venduto come cane di una certa razza senza specifico Pedigree.

Altri approfondimenti

Ecco anche le guide sulle varie razze di cani di piccola taglia:

Ultimo aggiornamento il 18 Marzo 2024 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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