Coltivazione cavolo: la guida pratica
Coltivazione cavolo: ecco come preparare il terreno, come curarlo e quali attenzioni riservare a questo ortaggio dalle numerose proprietà.
Sommario
Il cavolo è un ortaggio molto salutare, anche se spesso sottovalutato. Ricco di sali minerali e fibre, è ipocalorico ed è composto quasi interamente da acqua.
Svolge un’azione antinfiammatoria, funge da antiossidante e migliora la motilità dell’intestino. Chi ha la fortuna di coltivare un orto, potrà di certo trarre ispirazione da questa guida per seminare delle piante di cavoli.
Si tratta oltretutto di una pianta che non richiede particolari accortezze e che, se seminata in zone soleggiate, cresce in grandi quantità, dando belle soddisfazioni.
Coltivazione cavolo: quale varietà scegliere?
Esistono numerose varietà di cavoli, ciascuna con le sue peculiarità ed esigenze in fatto di coltivazione. Di base le piante di cavolo preferiscono temperature miti, non sopportano la siccità, ma possono crescere esposte in zone soleggiate.
Se vivete in zone dove anche d’inverno la temperatura è abbastanza mite potete cimentarvi con il cavolo broccolo.
Cavolfiore
Il cavolfiore va seminato tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. La piantina deve aver raggiunto almeno 30 cm di altezza prima di procedere con il trapianto. La raccolta avviene dall’autunno fino a primavera.
Cavolo verza
Il cavolo verza si semina in autunno e alla fine dell’inverno, preferibilmente in terreni ricchi di calce. Il trapianto avviene quando la pianta ha sviluppato la quarta foglia.
Cavolo cappuccio
Il cavolo cappuccio si semina invece tra febbraio e marzo e poi si aspetta la comparsa delle 8 foglioline per procedere con la messa a dimora.
Cavolo di Bruxelles
I cavoletti di Bruxelles si seminano a febbraio, mentre il trapianto avviene dopo che la pianta ha raggiunto almeno 20 cm di altezza. Attenzione a non utilizzare concime con troppo azoto.
Coltivazione cavolo: in vaso
Se avete poco spazio e la vostra unica alternativa è l’orto sul balcone, dovete optare per la coltivazione in vaso. In questo caso potete scegliere tra cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, cavolo verza. Queste piante, se ben curate, consentono di ottenere una produzione discreta.
Tuttavia, vista la necessità di spazio e la grande espansione della pianta, considerate di acquistare dei vasi molto grandi, dal diametro e dalla profondità di almeno 40 cm.
Per il resto, dovrete seguire le stesse procedure richieste per la coltivazione a terra.
Quando piantare i cavoli
La semina va effettuata in un ambiente riparato, di modo che la piantina possa sviluppare almeno qualche fogliolina. Il periodo varia da una specie all’altra, come abbiamo visto. In linea generale possiamo dire che si procede a primavera. In ogni caso ricordate che la germinazione avviene sempre con tempi lunghi.
Solo dopo potrà avvenire la messa a dimora, che andrà fatta con l’arrivo dell’autunno, generalmente dal mese di ottobre. Ugualmente si procede se si tratta di trapiantare una pianta acquistata al vivaio. Durante la fase di impianto, tra una pianta e l’altra calcolate almeno 40 cm di spazio e create file a distanza di 60 cm.
Terriccio e annaffiatura
Il terreno deve essere ricco di potassio e azoto, a medio impasto. Deve essere lavorato fino in profondità perché le radici hanno bisogno di spazio. Servitevi anche di fertilizzante naturale per rinforzare la qualità del terreno. Create uno strato di base con ghiaia e cocci di modo da favorire il drenaggio dell’acqua ed evitare i ristagni.
Nella fase iniziale bisogna annaffiare fino a due volte al giorno, poi quando la piantina inizia a svilupparsi si può diminuire, ma mantenendo sempre una certa regolarità settimanale. In alcuni casi, in base alle zone, possono bastare anche le semplici piogge.
Mentre si annaffia, è bene puntare direttamente sul terreno e mai sulle foglie, perché questa pratica dannosa potrebbe favorire lo sviluppo di malattie.
Coltivazione cavolo: le cure necessarie
Trascorse due settimane dall’impianto, quando la temperatura inizia anche a scendere, è bene procedere con una pacciamatura. Il livello del terreno potrebbe scendere di qualche centimetro, essendo la pianta moto robusta, quindi bisogna rincalzarla per renderla più stabile.
Bisogna anche proteggere l’orto da eventuali piante infestanti e parassiti.
- Tra le malattie più diffuse vi sono: la ruggine bianca, il disseccamento delle foglie, l’ernia del cavolo, la peronospora, l’alternariosi e il marciume secco.
- Per quanto riguarda i parassiti bisogna citare la cavolaia, il maggiolino, l’altica e la mosca del cavolo. Intervenite con antiparassitari naturali così eviterete di fare ulteriori danni.
Raccolta del cavolo
Almeno 1 mese prima della raccolta, procedete con una seconda concimazione per migliorare la resa.
La raccolta avviene quando la piantina ha raggiunto la sua altezza. Ogni varietà avrà ovviamente dei parametri di riferimento. Di norma bisogna considerare almeno 5 mesi dalla messa a dimora.
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Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2024 da Rossella Vignoli
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