Orto e giardino

Giardiniere: mansioni, competenze e sbocchi professionali

Quello del giardiniere è sicuramente un mestiere molto antico, almeno quanto l’arte della cura e della manutenzione delle piante a scopo ornamentale. Ma di cosa si occupa, quali sono le sue competenze e come si diventa giardinieri professionisti oggi? Ecco una guida completa che risponde a tutte queste domande.

Giardiniere: mansioni, competenze e sbocchi professionali

Un po’ come un artista, anche il giardiniere compone e crea nei suoi giardini qualcosa di unico a partire da una profonda conoscenza e padronanza di strumenti, materiali e peculiarità delle piante che usa. La sua arte è molto antica, è affonda le radici addirittura nel 1500 avanti Cristo, in Egitto, e prima ancora presso i Persiani e i Babilonesi.

In effetti, quando si parla di giardinaggio, il pensiero va immediatamente ai giardini pensili di Babilonia che un tempo venivano annoverati tra le sette meraviglie del Mondo. In Italia, la famosa filosofia del giardino all’italiana comincia a diffondersi nel Quattrocento e si declina in senso prettamente architettonico e decorativo nel corso dei secoli, un po’ come quello francese, ma senza terrazzamenti.

Dunque, anche dal punto di vista storico, quella del giardiniere è una professione molto articolata e artistica, che presuppone la capacità di saper coniugare estetica e funzionalità.

Il principale compito del giardiniere, infatti, non è solo quello di far crescere e prosperare piante in uno spazio verde, ma di mantenere l’armonia di qualcosa di ‘vivo’ e in continuo mutamento.

Giardiniere: chi è e cosa fa

Il giardiniere è colui che si occupa di progettare, realizzare, curare e provvedere alla manutenzione di  aree verdi di diverse tipologie. Le sue aree di intervento possono essere parchi pubblici, giardini verticali, spazi verdi residenziali, giardini di abitazioni private, serre, vivai, colture idroponiche, ecc. Talvolta, produce e cura piante e fiori ornamentali che immette direttamente o indirettamente sul mercato.

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Il giardiniere, dunque, si occupa di realizzare e manutenere spazi dedicati al verde, pubblici o privati, generalmente composti da piante ornamentali, impianti ed elementi architettonici, come siepi, aiuole, terrazzamenti e sistemi di irrigazione. Concettualmente, l’attività può essere svolta sia come hobby che come professione a tutti gli effetti, in ditta o in proprio.

Le mansioni del giardiniere

Le principali mansioni del giardiniere sono:

  • cura e analisi del terreno 
  • scelta delle specie vegetali da mettere a dimora
  • disinfestazione, cura e la prevenzione dalle malattie
  • potatura
  • monitoraggio della fioritura
  • semina, tosatura e rizollatura dei prati
  • gestione delle diverse fasi vegetative delle piante
  • realizzazione di innesti

La sensibilità e l’amore per il verde è sicuramente la prerogativa fondamentale di questo mestiere. Ma un giardiniere deve mostrare anche capacità di analisi, deve essere predisposto al lavoro all’aperto, spesso esposto ad intemperie e condizioni climatiche difficili.

Un giardiniere deve anche essere dotato di buone doti relazionali, poiché il suo lavoro implica interfacciarsi con i clienti e comprenderne le specifiche esigenze. Inoltre, deve avere ottime conoscenze botaniche, manualità e senso pratico.

giardiniere
Il giardiniere deve sapere trattare i diversi tipi di piante e di terreno.

Oltre ad essere ad amare il giardinaggio, deve essere in un certo senso un esteta, un culture del bello e dimostrare grande senso estetico. Di certo, questa professione è molto stagionale e il lavoro si concentra quasi sempre in estate e in primavera.

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Nello svolgimento di queste mansioni, un giardiniere può essere diretto da professionisti ed esperti del settore, confrontarsi sporadicamente con essi, oppure lavorare in totale autonomia.

In quest’ultimo caso dovrà padroneggiare le tecniche di base della disinfestazione, della progettazione di spazi verdi e della botanica in generale.

Gli attrezzi del giardiniere

A seconda del grado di specializzazione e delle competenze maturate nei diversi ambiti, il giardiniere padroneggia l’uso di moltissimi strumenti di lavoro. Partendo da quelli indispensabili possiamo individuare i seguenti attrezzi:

  • Coltello per innesti: usato per creare le fessure su cui vengono innestati i rami.
  • Forbici per potature: serve ad effettuare il taglio dei rami piccoli di diametro non superiore ai 3-4 cm.
  • Rastrello: dalla dentatura larga o fitta, serve a rimuovere sassi, radici e fogliame dal terreno.
  • Pala: è utilizzata per spostare la terra rimossa con il piccone.
  • Vanga: per rivoltare le zolle dal terreno.
  • Piccone: utile per rompere e smuovere le zolle di terra più compatte.
  • Zappa: necessaria per smuovere il terreno in superficie.
  • Forcone: per spostare la paglia o il concime
  • Falce: grazie ad ampi gesti a semicerchio, aiuta a spostare e rimuovere i fasci di erba alta
  • Roncola: fondamentale per spaccare e tagliare rami più grossi e tronchi

Ci sono, inoltre, una serie di attrezzi e macchine motorizzate altrettanto importanti per la cura delle piante e del manto erboso. Questi attrezzi  facilitano il lavoro del giardiniere e permetteranno risultati professionali eccellenti. Ecco i principali:

  • Decespugliatore
  • Motosega
  • Tagliasiepi
  • Tosaerba
  • Motozappa
  • Trituratore
  • Tagliabordi

Come si diventa giardiniere

Al di là dell’amore per il verde e delle conoscenze tecnico-pratiche del mestiere, come si diventa giardinieri professionisti?

Il requisito minimo è la licenza media, ma la cosa migliore è conseguire un diploma di perito agrario o agrotecnico. Per diventare giardiniere professionista, oggi, esistono principalmente 2 strade.

La prima passa attraverso il conseguimento di una  laurea in botanica. Si tratta del percorso lungo e impegnativo articolato lungo un programma di studi di ben 5 anni, ma completo e utile per acquisire le conoscenze teoriche di base.

L’altra strada è affidata ai corsi professioni organizzati dalle regioni o dagli enti locali. in genere i requisiti variano di regione in regione così come il costo che va dai 450 € ai 600 € per una durata media di 2 anni. Il percorso di formazione si conclude con uno stage in azienda. Fatto questo, si può proseguire in varie specializzazioni per affinare le competenze in un’area specifica.

E come per altri lavori manuali o artigianali, anche quella del giardiniere è una professione che può essere svolta da libero professionista o come dipendente di piccole ditte o grandi aziende, ma anche enti pubblici e privati.

Giardiniere: sbocchi professionali

Come anticipato, il giardiniere è un professionista che può trovare occupazione e inquadramento in molte realtà lavorative. Vivai, garden center, cooperative di manutenzione, punti vendita, imprese specializzate sono solo alcuni esempi.

Può lavorare come dipendente di imprese specializzate in servizi di giardinaggio oppure per Enti pubblici (Comuni, Provincie, Regioni). Se lo desidera, un giardiniere può decidere di lavorare in proprio. In questo caso dovrà accollarsi i costi dell’attrezzatura necessaria ad avviare l’attività più gli altri oneri fiscali.

Lo stipendio medio di un giardiniere in Italia è 34.400 euro all’anno. La paga oraria media è 18 Euro. Non male, considerando che è circa 2 volte di più dello stipendio medio nazionale.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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