Oggi vi presentiamo la Gloxinia, o Glossina, una pianta con fiori bellissimi utilizzata spesso per abbellire l’interno degli appartamenti. Andiamo a conoscerla più da vicino e a scoprire trucchi e consigli per mantenerla in buona salute.
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La Gloxinia, o Glossina, è una pianta erbacea perenne, del genere Sinningia, originaria dell’America del Sud. Vediamo come si presenta:
Ne esistono circa una ventina di specie. Ecco le principali:
E’ una varietà ibrida che produce fiori a cascata. Ha una resa fantastica e produce fiori delicati e colorati.
Si tratta di una pianta piuttosto delicata che non necessita di molte cure ma che richiede alcuni fondamentali accorgimenti.
È la classica pianta da appartamento che predilige una temperatura intorno ai 18°. Non sopravvive ai climi rigidi e alle temperature troppo basse. Se coltivata in vaso sul balcone, in inverno va riparata all’interno.
Ama la luce, va pertanto posizionata in ambienti molto luminosi, evitando però i diretti raggi del sole. Un minimo di 12-14 ore di luce assicurano un’intensa e prolungata fioritura che comincia in primavera e continua per tutta l’estate.
Il terriccio per questa pianta è quello raccomandato per le piante acidofile: basso contenuto di azoto e ricco di torba per mantenere basso il pH.
Le irrigazioni devono essere calibrate in base al clima e alla stagione: più frequenti in estate e più rade in inverno (anche ogni 2 settimane). L’importante è che il terreno sia tenuto sempre umido ma ben drenato. Fare inoltre attenzione a non bagnare le foglie e i fiori che, così’ facendo, potrebbero marcire o essere aggrediti da parassiti.
Durante il periodo di fioritura la pianta deve essere nutrita con concimazioni regolari a frequenza settimanale. Utilizzare un fertilizzante specifico diluito nell’acqua di irrigazione.
La Glossinia vegeta in estate e in autunno va in riposo. La pianta però si conserva attraverso il tubero che ad ottobre, dopo la caduta delle foglie, deve essere riposto in un luogo asciutto e non freddo (min 10° C), per poi essere tirato fuori verso marzo-aprile.
I tuberi hanno un ciclo di vita di 3-4 anni consecutivi, poi inizieranno a produrre solo foglie. La temperatura ideale per effettuare la piantumazione è attorno ai 20°C.
Non sempre è necessario il cambio del vaso, quanto piuttosto della terra, arricchita con concimi a lento effetto ad ogni ripresa vegetativa.
Si può riprodurre per:
La fioritura ha luogo tra il mese di maggio e il mese di agosto. Si tratta di pianta cosiddetta “a giorno lungo”, che necessita cioè di almeno 14 ore di luce al giorno per poter fiorire. Tale induzione può essere data anche artificialmente mediante lampade.
La Gloxinia è una pianta delicata: può essere aggredita da virus e parassiti, soffre il freddo intenso ma anche la siccità, l’eccesso o la scarsità di acqua o luce. Bisogna quindi prestare molta attenzione ai segnali che la pianta invia e che segnalano comportamenti scorretti. Percepire il suo stato di malessere è molto semplice, in quanto la pianta non in salute mostra segni inequivocabili quali foglie ingiallite o arricciate, scarsa fioritura e macchie sui petali dei fiori.
Vediamo ora quali sono i principali problemi che possono attaccare la Gloxinia:
Le foglie ingiallite sono segno di eccessiva concimazione o irrigazione. Basta semplicemente ridurre le quantità di acqua o fertilizzante.
Nel caso invece in cui le foglie tendono ad arricciarsi, vuol dire che la pianta è eccessivamente esposta alla luce diretta, è quindi sufficiente spostare il vaso in una zona un po’ più riparata dai raggi del sole.
No, non è una pianta tossica per cani e gatti.
Simboleggia il colpo di fulmine amoroso.
È possibile reperire anche on line semi di gloxinia, rampicante o bonsai. Una confezione da 100 grammi di Sinningia Speciosa bonsai da vaso su Amazon costa 11 euro.
Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:
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