Animali

Tutto sulla martora, un mammifero poco diffuso

Caratteristiche, habitat e abitudini comportamentali

La martora è un mammifero notturno molto agile. Non è più un mammifero molto diffuso come nel passato, per via della caccia alla sua pelliccia. Si confonde facilmente con la donnola e la faina. Conosciamola meglio.

Tutto sulla martora, un mammifero poco diffuso

Che tipo di animale è la martora

Oggi in Italia si trova soprattutto nelle foreste di conifere e di latifoglie, fino ad un’altitudine di 2000 m, preferendo sempre zone con una macchia molto fitta, dove si nasconde per uscire di notte, ed evita gli insediamenti umani e le aree circostanti. Ed è diffusa nell’Europa Centro Occidentale, dalla Spagna all’Irlanda, fino alla Turchia e all’Iran. Appartiene alla famiglia Mustelidae.

Com’è fatta una martora

Ha un corpo slanciato lungo circa 40-50 cm, più la coda che misura circa 25 cm. È molto leggera: Di media, un esemplare adulto pesa tra gli 800 grammi e 1,2 kg.

La martora ha un muso allungato con orecchie tonde.

È ricoperta da un folto pelo morbido e lucente, marrone scuro sul dorso e più chiaro a livello di guance e fronte. Sul ventre e lungo i fianchi, il pelo è giallognolo, con ombre scure sulle zampe. Spesso, sulla gola e il sottogola presenta macchie gialle di varia intensità.

Ha zampe robuste, dotate di unghie molto forti.

Quanto vive la martora

La durata di vita media è attorno ai 15 anni.

Dove vive la martora

La martora è diffusa in tutta Europa, così come anche in Asia Minore, in Russia e Siberia. Non si trova invece in Grecia, eccetto Corfù.

In Italia la si trova prevalentemente in aree di montagna e di collina, con una distribuzione non omogenea. La sua distribuzione è in aumento anche nelle aree di pianura. Il suo habitat ideale è costituito da boschi (di conifere, latifoglie o misti) con preferenza per le foreste ad alto fusto molto estese e con scarso sottobosco.

Cosa mangia la martora

Caccia sia a terra che sugli alberi. Le sue prede sono roditori (topi, ratti, ghiri), conigli, uccelli, lepri, conigli, rettili e anfibi. Ma può anche nutrirsi di bacche, insetti e frutti miele.

Comportamento della martora

Si tratta principalmente di un animale notturno. È un animale molto agile: si muove rapida sul terreno e si arrampica pure facilmente sugli alberi.

A livello comportamentale, manifesta tendenze solitarie e territoriali: il maschio difende territori piuttosto estesi (5 kmq circa), segnalando i limiti con secrezioni.

martora
Non ci credevate? Invece è tutto vero…

Dove dorme la martora

Per riposare, trova rifugio in anfratti, fra le radici delle piante, oppure in cavità naturali.

Come caccia la martora

Per gran parte del tempo vive sugli alberi e caccia uccelli e scoiattoli. Nella caccia è molto abile grazie alla sua spiccata agilità: dondola da un ramo all’altro e riesce a spiccare salti anche di oltre 3 metri. Riesce addirittura a ruotare le zampe posteriori di 180 gradi.

Riproduzione della martora

Il periodo della riproduzione cade in piena estate. La gestazione è molto lunga: tra i 259 e i 285 giorni per via di un temporaneo arresto dello sviluppo dell’ovulo fecondato.

Di norma, il parto avviene verso marzo-aprile. Ad ogni cucciolata nascono dai 3 ai 5 piccoli che, per i primi 30-40 giorni, vengono allattati dalla mamma. Poi, a partire dal terzo mese di vita, divengono autonomi.

Che differenza c’è tra faina e martora

Sono entrambi mustelidi. Tuttavia, la macchia bianco-giallastra che entrambe hanno sotto la gola, nella martora è meno estesa e più delimitata, mentre nella faina si estende fin verso il ventre. Inoltre, la martora ha orecchie più grandi e pelo più folto in mezzo alle dita.

Perché le martore mangiano i cavi

Le martore hanno il brutto vizio di rosicchiare i cavi elettrici e i tubi dei freni o di refrigerazione delle auto.

Le cause di questo comportamento sono da ricondurre a due motivi fondamentali. In primis, le martore sono animali curiosi che vanno sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da scoprire e da esplorare. E per farlo usano i denti. Inoltre, sarà bene sapere che le martore vanno matte per l’odore della gomma.

martora in agguato
Martora in agguato…. c’è un profumino di gomma irresistibile?

Cosa fare contro la martora

Vediamo alcuni utili suggerimenti da mettere in atto per mettere in salvo la propria auto dall’attacco delle martore.

  • Lavare con regolarità il motore
  • Rivolgersi al proprio meccanico di fiducia e bloccare gli accessi, con griglie, barriere a setole, lamiere perforate
  • Far installare dal meccanico una rete metallica sotto il vano motore
  • Installare un dispositivo elettrico che spaventi le martore emettendo un forte ultrasuono

Vediamo infine cosa fare per evitare intrusioni in casa da parte delle martore.

  • Creare degli spazi all’aperto appositamente pensati per le martore, come casette o cataste di legna o
  • Rafforzare l’isolamento del tetto e ispezionarlo regolarmente
  • Individuare l’accesso attraverso il quale le martore si intrufolano in casa e provvedere a chiuderlo. Questa operazione va eseguita di notte, quando le martore sono in giro per cercare cibo

Approfondimenti tematici

Se questo articolo ti è interessato, ti segnaliamo anche:

  • Donnola: tutto quello che c’è da sapere su questo piccolo mammifero
  • Giraffa, il mammifero più alto del Mondo
  • Maialino vietnamita o maialino nano: tutto quello che c’è da sapere sul maialino reso famoso dal cinema
  • Cavalli, gli animali più intelligenti
  • Koala, tutto quello che c’è da sapere
  • Coniglio nano: tutto su questo animale da compagnia sempre più amato
  • Petauro dello zucchero o scoiattolo volante: le cose da sapere prima di adottarlo
  • Coniglio testa di leone: carattere, educazione, aspetto
  • Ghiro: tutto sull’animale dormiglione per eccellenza
  • Tutto sul panda, l’animale simbolo del WWF e degli animali a rischio d’estinzione
  • I segreti dell’ornitorinco, uno degli animali dall’aspetto più insolito
  • Alla scoperta del quokka, l’animale più felice al mondo che è diventato virale sui social
  • Le nutrie, simili per certi versi al castoro, ma sono così brutte?

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Pulsante per tornare all'inizio