Veronica officinalis, un vero e proprio antibiotico naturale
Nota dall'antichità per le sue proprietà medicamentose e apprezzata in diversi ambiti anche oggi
La veronica officinalis è una delle erbe officinali più utilizzate in erboristeria per la preparazione di infusi e tisane efficaci contro le malattie da raffreddamento, i disturbi digestivi e molte affezioni cutanee. Per queste sue proprietà benefiche, è conosciuta in molte regioni europee anche come tantie svizzero o te nostrale ed è apprezzanta fin dall’antichità in farmacopea.
Sommario
Il suo utilizzo in omeopatia risale addirittura al Medioevo, quando era nota come Herba Veronica Majoris. A quel tempo, la pianta era considerata un ottimo rimedio per il trattamento e la cura di svariate patologie del tratto respiratorio, digerente e della cute di origine infiammatoria.
L’uso di questa erbacea come rimedio erboristico è merito del farmacista tedesco Frederich Hoffman, che ne evidenziò le spiccate proprietà antisettiche e antinfiammatorie.
Nel 1690 il famoso erborista Johannes Francus dedica alla veronica officinalis un famoso trattato intitolato Polchresta Herba Veronica. Verso la metà del XIX secolo, l’uso erboristico della pianta ha conosciuto un lento declino fino ad essere utilizzata prevalentemente come sostituto del tè.
Per il colore blu intenso dei suoi fiori, è conosciuta anche con il nome di occhi della Madonna ed è spesso confuse con il genere Myosotis per la somiglianza delle infiorescenze.
La pianta
La Veronica officinalis appartiene al genere delle piante perenni, alla famiglia delle Scrofulariacee, originaria dell’Europa, dell’Asia e del Nord-America. In Italia questa pianta cresce spontaneamente nella zona submontana e in quella alpina, anche oltre i 2.000 metri di altitudine.
Il portamento della pianta è prevalentemente cespuglioso, con altezza fino a 60 cm e formato da numerosi steli ricoperti di foglie lanceolate di colore verde scuro.
Gli steli sono composti da numerosi e piccoli fiori di colore blu intenso, viola o rosa raggruppati in fitti racemi. I fiori sbocciano in giugno e perdurano per tutta l’estate fino alla fine di settembre. Anche recisi, hanno una lunga persistenza.Per la coltivazione in vaso, si consiglia di assicurare alle giovani piantine una buona esposizione alla luce diretta del sole. Tuttavia, la pianta della veronica si adatta bene anche ai luoghi a mezzombra, ama i terreni sciolti, fertili e ben drenati e non ha bisogno di annaffiature troppo abbondanti.
La moltiplicazione avviene per semina o per divisione in cespi. Nel primo caso si consiglia di procedere in primavera, altrimenti in autunno.
Veronica officinalis proprietà
La Veronica officinalis è reperibile in erboristeria e parafarmacia in diverse formulazioni: preparati per tisane, tintura madre, decotto, come integratore e in capsule.
La raccolta della pianta fresca deve avvenire all’inizio della fioritura, recidendo alla base gli steli fioriti ed eliminando le foglie secche e le parti di fusto indurite.
Le parti aeree così raccolte possono essere essiccate all’ombra e conservate in recipienti di vetro o porcellana, in un luogo secco e asciutto.
Le principali proprietà officinali sono imputabili al suo complesso fitoterapico, composto prevalentemente dai seguenti principi attivi:
- olio essenziale
- resine
- tannini
- acidi organici
- principi amari
- veronicina
- glucosidi
È conosciuta e utilizzata sin dall’antichità per gli effetti aperitivi, tonici e digestivi che è in grado di promuovere nell’organismo, sopratutto in caso di inappetenza, digestione lenta, dolori gastrointestinali e malattie del fegato. Il suo consumo abituale esercita anche un’azione galattagoga, diuretica e depurativa del sangue, utile in caso di reumatismi e gotta.
Consumata sotto forma di infuso o tisana, la veronica officinalis è un valido espettorante e si presta alla cura della bronchite, del raffreddore, della tosse e del catarro.
L’uso esterno come impacco o pomata ha effetti astringenti, cicatrizzanti, antinfiammatori, lenitive ed emollienti, molto utile per il trattamento di irritazioni cutanee e infezioni delle mucose interne di bocca e gola e per il mal di gola. Si tratta insomma di un vero e proprio antibiotico naturale.
Utilizzi e applicazioni
Come anticipato, la veronica trova applicazione come rimedio naturale per la cura delle principali affezioni alle vie respiratorie, tra cui:
- bronchite
- catarro
- malattie da raffreddamento
- stati influenzali
- tosse
In tutti questi casi, il consiglio è di assumere a 2-3 tazze al giorno di infuso caldo o tiepido, o due cucchiai di tintura madre pura o diluita. Anche il succo fresco della pianta è molto efficace nelle dosi di 20-30 grammi, 2-3 volte il giorno.
Per i disturbo al tratto digerente, la pianta è consigliata per la cura e il trattamento di:
- cattiva digestione
- disturbi gastrointestinali
- intestino pigro
- mancanza di appetito
- stimolazione della diuresi
- stimolazione della secrezione lattea
La veronica è efficace contro le malattie più comuni di origine infiammatoria, anche croniche, tra cui:
- gengivite
- infiammazioni e irritazioni della bocca e della gola
- afte
- stomatiti
- tonsilliti
- gotta
- reumatismi
In tutti questi casi, si consiglia di sfruttare la sua azione astringente ed emolliente facendo sciacqui e gargarismi 2-3 volte al giorno con il decotto tiepido. Per il suo effetto cicatrizzante e lenitivo, l’uso esterno è consigliato per la cura di:
- piaghe
- dermatiti squamose
- ulcere
- tagli
Le parti aeree della pianta, infine, sono efficaci anche per la cura della pelle arrossata e irritata. Il decotto di veronica, lasciato agire per 20-30 minuti direttamente sulle parti dolenti, si rivela efficace per calmare pruriti persistenti, bruciori e dolori.
Allo stesso modo, è utile per lenire gli occhi stanchi e affaticati. In quest’ultimo caso, si può procedere con dei lavaggi e impacchi praticati mediante un batuffolo di cotone imbevuto nel decotto e lasciato agire direttamente sugli occhi arrossati.
Effetti collaterali
Dal momento che le proprietà benefiche della veronica non hanno ancora un fondamento scientifico ufficiale, ricordate di evitare il fai-da-te e di concordare l’assunzione con il medico o l’erborista di fiducia.
Non si segnalano particolari controindicazioni o effetti collaterali, ma il consumo della pianta non è consigliato in caso di allergie e ipersensibilità e alle donne in gravidanza.
Altre informazioni utili
Qui trovate altre schede per approfondire le proprietà astringenti, emollienti e lenitive di erbe simili alla veronica:
- Achillea, guarisce ferite e rassoda la pelle, ma calma anche i dolori mestruali
- Altea, una pianta emolliente e lenitiva, per tutte le forme di infiammazione
- Astragalo, la pianta anti-age per eccellenza
- Calendula, amica della pelle
- Camomilla, la bevanda calmante per eccellenza
- Centaurea, amica della pelle, cicatrizza, calma, e dell’intestino, depura e aiuta la digestione
- Elicriso, l’olio amico della pelle, cura eczemi, psoriasi e dermatiti
- Iperico, famosa per l’olio calmante e lenitivo della pelle
- Malva per tosse, bronchiti, laringiti e raucedine, è emolliente e lenitiva
- Melaleuca o Tea Tree, dall’olio cicatrizzante e astringente
- Nigella sativa, usata in cucina ed apprezzata come antibiotico naturale
- Passiflora, da sempre usata per le sue proprietà terapeutiche calmanti e sedative nei casi si insonnia, stress eccessivo e ansia e dolori mestruali
- Ruta, pianta sedativa e digestiva, calma il sistema nervoso, lenisce i crampi e attenua il dolore
- Tiglio, è un tranquillante naturale utile per combattere l’insonnia, il nervosismo, ma anche i disturbi delle vie aeree
- Verbasco, utile in caso di asma, bronchite e laringite, ma anche contro emorroidi, varici e irritazioni cutanee
- Verbena, la pianta antistress, aiuta e per la digestione e protegge la pelle
Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2023 da Rossella Vignoli