Finocchio marino o Crithmum maritimum, erba spontanea molto aromatica
Caratteristiche, proprietà e utilizzi
Andiamo a scoprire il finocchio marino o Crithmum maritimum, e tutte le sue proprietà. Quest’erba aromatica spontanea cresce in molte aree del Mediterraneo. Ottima fonte di vitamina C e ricca di molte altre proprietà, viene utilizzata in cucina per molte preparazioni. Inoltre, sotto forma di decotto, tintura madre e vino medicale, è un ottimo rimedio naturale per la cura di diversi disturbi.
Sommario
Che pianta è il finocchio marino o Crithmum maritimum
Fa parte delle piante erbacee della famiglia delle Ombrellifere, appartenente al genere Crithmum. Conosciuta già dai Greci e ida Romani per le sue eccezionali proprietà medicinali e alimentar, è oggi molto diffusa nell’area mediterranea, cresce spontanea vicino al mare, su rocce e scogliere.
Al pari della salicornia e dellla lattuga di mare, viene raccolta per essere consumata in insalata, e usata come erbe aromatiche, oppure conservata sottaceto.
Caratteristiche e aspetto della pianta
Fa parte delle cosiddette piante perenni, ha forma di ombrella ed un aspetto cespuglioso. Vediamo più nel dettaglio le sue caratteristiche.
- Fusto: alto da 30 a 60 cm, è molto robusto e ramificato, di colore verde lucido e con andamento flessuoso
- Foglie: costituite da piccole foglioline carnose e dalla forma lanceolata, sono di colore grigio-verdastro e lunghe 1,5-2 cm. Presentano un lungo picciolo
- Fiori: di colore bianco-giallastro, sono riuniti in grosse infiorescenze ad ombrella
- Frutti: composti da due acheni, hanno forma ovoidale, e sono di colore verde o porpora, con striature longitudinali
Fioritura del finocchio marino
Fiorisce a partire da luglio e fino a settembre.
Dove si trova il finocchio marino
È diffuso nell’area mediterranea, e quindi lungo le coste italiane, nelle isole greche e Baleari, come anche in Corsica. Cresce principalmente su coste, rupi, scogliere, dune sabbiose e luoghi ghiaiosi.
In Italia è particolarmente diffusa nella Riserva del Conero, dove costituisce una tipicità locale, e in Salento. Meno diffusa ma comunque presente anche in Sicilia e in Liguria.
Di cosa ha bisogno il finocchio marino
Per crescere bene, ha bisogno di:
- terreno: leggero, umido e ben drenato
- esposizione: in pieno sole
- protezione quando fa molto freddo, già a 5°
- irrigazioni scarse
Come raccogliere il finocchio marino
È una delle erbe commestibili estive che crescono spontanee sui litorali, ma non è un’alga. Se la si vuole consumare per insaporire varie pietanze, va cercata sulle spiagge delle nostre coste.
Ogni parte della pianta è commestibile, ma soprattutto foglie e fiori; ed in particolare, le foglie più giovani sono quelle più aromatiche.
Passeggiando nelle località di mare, è facile imbattersi nel Crithmum maritimum. Per questo, è bene essere provvisti di un coltellino ben affilato con cui prelevare la parte di pianta che interessa.
Il periodo ideale per la raccolta delle parti aeree è maggio-giugno, mentre i frutti è meglio raccoglierli nei mesi di agosto-settembre.
Quando si raccolgono le erbe spontanee, è buona prassi avere rispetto per la pianta stessa, evitando quindi di sradicare la pianta e prelevando solamente la quantità da utilizzare.
Come si chiama il finocchio marino
Crithmum maritimum L. è il suo nome scientifico, ma è chiamato anche in tanti altri modi, fra cui, ‘erba di mare’, ma anche ‘erba di San Pietro’, frangisassi, critmo, bassiga, bacicci e burcio.
Le proprietà del finocchio marino
Anzitutto, è un’ottima fonte di vitamina C, tanto che i marinai dei secoli passati, erano soliti consumare questa erba di frequente in modo da evitare lo scorbuto durante i lunghi periodi in mare, quando erano impossibilitati a mangiare frutta e verdura fresche.
Nello specifico, contiene:
- vitamina C
- antiossidanti
- sali minerali (soprattutto calcio)
- acidi grassi essenziali
- iodina
- carotenoidi
- flavonoidi
Come usare il finocchio marino in cucina
Essendo una pianta commestibile e dalle numerose proprietà benefiche, viene impiegato sia ad uso alimentare che come pianta officinale.
Fin dai tempi antichi, veniva raccolto su rocce e scogliere per essere consumato crudo, in insalata, o conservato sottaceto.
Ancora oggi, in molti utilizzano questa erba aromatica per insaporire vari piatti. In alcune località, ci sono dei veri e propri piatti tipici che ne prevedono la presenza fra gli ingredienti.
Che sapore ha il finocchio marino
Le foglie fresche sono molto sapide, con sentori che ricordano sia il mare che la terra. A livello aromatico, il gusto è un mix tra sedano, finocchio e agrumi, con una lieve retrogusto leggermente piccante.
Originaria dell’area mediterranea, in Italia quest’erba spontanea si trova facilmente lungo tutte le coste.
Le giovani foglie possono essere consumate crude, aggiunte nelle insalate o per insaporire piatti a base di carne e pesce, come anche minestre, salse, uova e contorni di verdure.
Una volta cotto, può essere utilizzato per preparare conserve sottolio o sottaceto.
Come si cucina il finocchio marino
Ci sono alcune località costiere, in Italia e all’estero, dove se ne fa largo uso, tanto che il finocchio marino è un ingrediente di vari piatti tipici.
Ad Ancona e nella Riserva del Conero, il ‘paccasassi’, come viene comunemente chiamato in queste zone, è un tipico contorno che viene servito per accompagnare piatti a base di pesce o frutti di mare, come mitili selvatici, Presidio Slow Food.
Inoltre, viene spesso utilizzato per farcire la pizza, condire la pasta aglio e olio con il cosiddetto “pesto di paccasassi”, arricchire insalate e farcire panini. Infine, viene spesso servito come semplice contorno di molti piatti tradizionali.
Nel Salento è un’ottima farcitura per condire le friselle. Gustosa e croccante è poi la versione fritta in pastella. “Critmi e menta” è un piatto tradizionale pugliese. Lessato in acqua, e poi sistemato in una pirofila creando degli strati con pangrattato, olio, menta e una spruzzata di aceto, è un contorno ricco di gusto e sapore.
Ed ancora, sempre in Puglia, è messo sottaceto, per utilizzarlo nel corso dell’anno, per insaporire svariati tipi di pietanze. Rientra nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali della Puglia.
Questa erba aromatica viene consumata in tanti altri modi anche in alcuni Paesi europei, sempre dell’area mediterranea. In Grecia, specialmente nelle isole dell’Egeo, viene spesso aggiunto nelle insalate e proposto fra gli antipasti.
Sull’Isola di Maiorca lo si prepara in salamoia nell’aceto, per poi essere aggiunto in panini e vari piatti al posto dei capperi. In Corsica, invece, se ne ricava un olio essenziale.
Come si conserva il finocchio marino
Il finocchio marino può essere conservato in vari modi.
- Sottaceto, metodo tradizionale per ottenere un prodotto particolarmente gustoso, perfetto per arricchire insalate e panini con una nota di gusto decisa
- In salamoia, da aggiungere alle insalate
- Sottolio, per accompagnare secondi a base di carne e di pesce
- Essiccato, per insaporire cibi e pietanze sotto forma di spezia
- Sotto sale, secondo la stessa tecnica dei capperi
- Congelato, da utilizzare in cottura
Utilizzi del finocchio marino in fitoterapia
Per le sue numerose proprietà officinali note fin dai tempi antichi, viene utilizzato a scopo terapeutico in fitoterapia come rimedio di medicina naturale.
Benefici del finocchio marino
A questa erba aromatica vengono riconosciute le seguenti azioni benefiche:
- digestiva
- stomachica
- coleretica
- diuretica
- emmenagoga
- vermifuga
- antirachitica
A cosa serve il finocchio marino
Può quindi essere un ottimo aiuto per risolvere o donare sollievo nelle seguenti condizioni.
- Favorire la digestione stimolando la secrezione gastrica e biliare
- Far aumentare l’appetito
- Risolvere i problemi di flatulenza e meteorismo
- Diminuire la fermentazione e gli spasmi a livello gastrointestinale
- Risolvere i problemi di diuresi e i disturbi renali in genere
- Ridurre la ritenzione idrica
- Indurre il ciclo mestruale in caso di ritardo
- Eliminare vermi e parassiti intestinali
- Svolgere azione antirachitica, specificamente in caso di rachitismo infantile
Preparati a base di finocchio marino
Come rimedio fitoterapico, può essere utilizzato sotto varie forme.
- Succo fresco: si prepara passando nella centrifuga le piante fresche ben lavate. Si consiglia l’assunzione di 25 gr circa di succo al giorno, puro o diluito in poca acqua, meglio non dolcificato
- Tintura madre: far macerare per 8 giorni 40 gr di frutti essiccati in 200 ml di alcool a 70°. Trascorso il periodo odi macerazione, colare e filtrare. Dose consigliata: 20-25 gocce prima dei pasti principali, su un cucchiaino di zucchero o miele
- Decotto: far bollire 1 litro di acqua fredda con 20-30 gr di frutti essiccati per 10 minuti circa. Far riposare fino a raffreddamento completo, e poi colare. Assumerne 2-3 tazzine al giorno
- Vino medicinale: far macerare per una settimana, in 1 litro e mezzo di vino bianco secco, 120 gr di foglie essiccate o di frutti essiccati. Trascorso il tempo di macerazione, colare e berne un bicchierino dopo i pasti principali
- Cataplasma per impiego esterno: in un mortaio, pestare delle foglie fresche fino a ricavare un composto dalla consistenza cremosa, da applicare a seconda delle esigenze
Se lo volete acquistare già pronto come olio essenziale, tintura o semi guardate online:
Utilizzi in fitoterapia del finocchio marino
Vediamo ora alcuni utilizzi a scopo medicinale del finocchio marino, in base ai principali problemi che questa erba può trattare.
- Disturbi renali e di diuresi, edemi e ritenzione dei liquidi: assumere 20-30 gr di succo fresco, 3 volte al giorno, oppure un bicchierino di vino medicinale a base di foglie essiccate prima dei pasti principali
- Problemi digestivi, flatulenza, meteorismo, inappetenza: bere 2-3 tazzine di decotto di frutti ogni giorno, oppure 20-30 gr di succo fresco, oppure 20 gocce di tintura su una zolletta di zucchero 1 ora prima dei pasti principali. In alternativa, assumere un bicchierino di vino medicinale dopo i pasti
- Problemi mestruali (ritardi, mestruazioni dolorose): 1-2 settimane prima del ciclo, bere 2-3 tazzine al giorno di decotto di frutti oppure 20-30 gr di succo fresco 2-3 volte al dì. In alternativa, assumere 20-30 gocce di tintura diluite in un goccio d’acqua
- Rachitismo: ogni giorno, bere un bicchierino di vino medicinale di frutti o 3 tazzine di decotto di frutti
- Vermi e parassiti intestinali: applicare sulla parte bassa del ventre un cataplasma di foglie fresche e far agire una intera notte. Ripetere il trattamento per 3 notti consecutive
Se il problema non dovesse risolversi con questi rimedi naturali nel giro di una settimana, è bene rivolgersi al medico.
Approfondimenti su altre erbe aromatiche
Potrebbero interessarti anche questi altri post dedicati ad erbe aromatiche e piante officinali:
- Piante officinali
- Erbe aromatiche
- Malva
- Verbena
- Tarassaco
- Biancospino
- Curcuma
- Cicoria
- Bardana
- Ortica
- Sambuco
- Borragine
Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Rossella Vignoli