Nigella sativa: usata in cucina e apprezzata come antibiotico naturale
Proprietà, usi, coltivazione, ricette e controindicazioni di questa pianta erbacea annuale
La Nigella sativa – meglio conosciuta come ‘cumino nero‘ o ‘coriandolo romano’ – è un’erbacea dall’aroma di cipolla e dal gradevole retrogusto agrumato. Oltre a trovare largo impiego in cucina, questa pianta è molto utilizzata da secoli in fitoterapia e omeopatia come antibiotico e antinfiammatorio naturale. Scopriamola insieme e impariamo a sfruttare tutte le sue virtù.
Sommario
- La storia della Nigella sativa
- Che pianta è la Nigella sativa
- Dove si trova Nigella sativa
- Coltivazione della Nigella Sativa in vaso e in terra
- Olio essenziale di Nigella
- Nigella sativa per i capelli
- A cosa serve la Nigella sativa: i benefici
- Quali sono le controindicazioni della Nigella sativa
- Come usare i semi di Nigella sativa
La storia della Nigella sativa
I primi a scoprire e sfruttare le sue tante virtù furono niente di meno che gli antichi Egizi. A quel tempo, infatti, la pianta veniva utilizzata nel processo di mummificazione dei defunti, per garantire una certa cura e conservazione della salma.
Non a caso, sempre gli Egizi la definivano anche olio di Cleopatra e Nefertiti. Le leggendarie regine utilizzavano l’olio essenziale da essa ricavato per le sue proprietà emollienti, nutritive e lenitive. Pare, infine, che tracce di nigella sativa siano state ritrovate addirittura nella tomba di Tutankamon.
L’efficacia medicamentosa attribuita a questa pianta erbacea annuale è confermata anche in alcuni scritti ritrovati presso antichi insediamenti arabi. Alcuni popoli la definivano ‘seme benedetto’ per le sue proprietà antinfiammatorie e curative.
Lo stesso Maometto raccomandava di “utilizzare i semi del grano nero poiché essi curano tutte le malattie tranne la morte“. Questo spiega perché, ancora oggi, sia considerata uno dei rimedi fitoterapici più efficaci per il trattamento di diverse patologie.
Che pianta è la Nigella sativa
Si tratta di una pianta erbacea annuale della famiglia delle Ranuncolacee, originaria dell’Asia.
- Ha foglie verde scuro, sottili e pennate, con segmenti lineari molto sottili
- I fiori sono di colore bianco o leggermente bluastro, con cinque petali e un aspetto delicato. Graziosi e profumati, sono inizialmente bianchi, ma virano all’azzurro dopo appena un giorno dalla foritura.
- I semi sono una caratteristica distintiva, formano delle capsule fruttifere a forma di ovoidi, contenenti semi neri, piccoli e a forma di mezzaluna. Noti per il loro sapore aromatico e piccante, sono il principale interesse commerciale della pianta, perché molto utilizzati come spezie. Possono essere raccolti quando il baccello si colora di marrone: basta schiacciarlo per liberarli dal loro involucro, sono ricchi di carboidrati, oli vegetali, Omega 3 e Omega 6, proteine, olio essenziale ed enzimi.
Una volta appassiti, i fiori della nigella producono dei baccelli in cui sono contenuti i semi. La maturazione dei baccelli determina anche la morte della pianta che completa così il suo ciclo vitale dopo alcuni mesi dalla loro comparsa.
Dove si trova Nigella sativa
La distribuzione geografica naturale di questa pianta è ampia, con presenza in molte regioni temperate del mondo. Si trova comunemente nei paesi del Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e meridionale, Mediterraneo e parti dell’Europa meridionale.
Cresce in habitat diversi, tra cui aree rocciose, terreni sabbiosi e praterie. La pianta è nota per la sua capacità di adattarsi a condizioni climatiche diverse, ma cresce meglio in zone con inverni moderati e estati calde e secche.
La varietà sativa si distingue da quella damascena per il fatto di essere tra le erbe selvatiche commestibili. La damascena invece si coltiva nei giardini e in vaso a scopo ornamentale per i suoi coreografici fiori.
Coltivazione della Nigella Sativa in vaso e in terra
L’habitat ideale è caratterizzato da un clima caldo e arido e da suoli ben drenati, ma è una pianta notevolmente resistente e può sopravvivere anche in condizioni di suolo povero e scarsità d’acqua. La sua versatilità le consente di prosperare in molte parti del Mondo.
Ed è importante fornire spazio sufficiente per lo sviluppo radicale e garantire una buona esposizione al sole per ottenere una crescita vigorosa e la produzione di semi aromatici.
Vediamo nel dettaglio:
- CoItivazione in vaso. Può essere coltivata con successo in vaso, quindi non fatevi scoraggiare se avete uno spazio limitato. In questo caso è importante scegliere un contenitore con buon drenaggio, riempito con un terriccio leggero e ben drenato.
- Semina. Avviene ad inizio primavera e nel giro di pochi mesi la pianta raggiunge i 30-40 cm di altezza. I semi possono essere seminati direttamente nel vaso, alla profondità di circa 1 cm, mantenendo una distanza di circa 2,5 cm tra loro.
- Esposizione. Richiede luce solare diretta per almeno 6-8 ore al giorno, quindi posizionare il vaso in una zona soleggiata è fondamentale.
- Innaffiature. Bisogna annaffiare in modo moderato, evitando l’eccesso d’acqua che potrebbe causare il marciume radicale. Una volta che le piante sono cresciute, è possibile sfoltirle, lasciando una distanza di circa 10-15 cm tra le piantine più robuste. La Nigella Sativa risponde bene all’innaffiatura profonda e meno frequente.
La coltivazione in vaso consente il controllo delle condizioni ambientali e può essere un’opzione adatta per chi vive in aree con climi non ideali.
Olio essenziale di Nigella
L’olio essenziale che si ricava da questa pianta è conosciuto per le sue proprietà antibiotiche, antinfiammatorie e antibatteriche.
Perciò, è indicato in caso di allergie, asma e bronchite. Questo prezioso estratto è ricavato dai semi della pianta per distillazione in corrente di vapore. Ha un odore muschiato ed è anche un valido alleato per la cura della pelle e dei capelli.
Può essere disponibile in capsule per usarlo sotto forma di integratore:
A livello topico, invece, trova applicazione l’olio vero e proprio nelle seguenti modalità:
- Massaggio sedativo contro la tosse direttamente sui bronchi fino a completo assorbimento (2 gocce).
- Diffusione con bruciatore di essenze per purificare l’ambiente (5 gocce).
- Frizioni sul cuoio capelluto mixato con aceto di mele e acqua (3 gocce). Massaggiato dopo lo sciampo sui capelli umidi, stimola l’ossigenazione e la micro-circolazione.
Nigella sativa per i capelli
L’olio di cumino nero, ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della pianta di Nigella ha eccellenti proprietà per la cura e la bellezza dei capelli, grazie al suo contenuto in acidi grassi insaturi, vitamine B6 e B8, minerali e vitamine.
La sua efficacia in campo tricologico è provata. L’uso regolare è in grado di stimolare i follicoli capillari e prevenire la caduta dei capelli. Per queste ragioni è considerato a tutti gli effetti un rimedio ortodermico contro la caduta dei capelli.
Si utilizza massaggiando con i polpastrelli il cuoio capelluto umido con alcune gocce di olio per stimolare il micro-circolo. Inoltre, può essere usato per accelerare e stimolare anche la crescita dei capelli, che diventano più lunghi.
Tra le sue azioni su capelli secchi e fini:
- Rafforza i capelli. Applicate poche gocce sulle punte e sulle lunghezze bagnate e pulite, protegge i capelli dalle aggressioni esterne e li rende più resistenti. Poi lasciarli asciugare.
- Rende i capelli morbidi e lucenti. Nutre profondamente i capelli secchi, rendendoli più elastici, lisci, morbidi e lucenti.
- Combatte la forfora. Applicato sul cuoio capelluto bagnato, è molto efficace contro la comparsa della forfora sul cuoio capelluto.
- Combatte i capelli bianchi. Limiterebbe la comparsa dei capelli bianchi mettendo in atto due meccanismi. In primo luogo, rallenta il processo di comparsa dei capelli bianchi e ripristina il colore naturale dei capelli.
Nigella sativa per la pelle
Grazie alle sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie, rigeneranti e calmanti, migliora l’aspetto delle pelli secche, irritate o provate dall’inquinamento atmosferico. È un ottimo coadiuvante in caso di:
A cosa serve la Nigella sativa: i benefici
Come detto, siamo di fronte ad una pianta erbacea particolarmente ricca di ferro e dalla spiccata capacità riscaldante.
Si tratta di un vero e proprio antibiotico naturale, ma le sue proprietà benefiche non finiscono qui. Questa pianta è usata dunque in fitoterapia per la sua profonda azione:
- Antibatterica, contrastando le infezioni di origine virale che colpiscono le vie aeree.
- Antinfiammatoria e analgesica, che riequilibra la pelle in generale e in particolare il cuoio capelluto.
- Ipotensiva, grazie alla presenza prostaglandine. È quindi in grado di abbassare la pressione sanguigna e favorire la vasodilatazione.
- Antispasmodica, poiché mitiga le irritazioni della gola e calma la tosse. Il nigellon – principio attivo che aiuta il controllo dei fenomeni asmatici di origine allergica. È stato osservato anche che la Nigella Sativa può avere un effetto benefico nelle persone con asma, riducendo la frequenza e l’intensità degli attacchi.
- Sostegno alla salute cardiovascolare. L’acido linoleico presente nei semi di Nigella Sativa può contribuire a mantenere sani i livelli di colesterolo e pressione sanguigna, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
- Per la salute della pelle. L’applicazione topica dell’olio di Nigella Sativa può contribuire a trattare problemi cutanei come acne, eczema e psoriasi.
L’olio essenziale, infine, è anche un ottimo rimedio anti-cellulite e drenante, poiché aiuta a rimuovere le tossine e i liquidi contenuti nei tessuti adiposi.
Quali sono le controindicazioni della Nigella sativa
Le donne in gravidanza, specie nei primi mesi di gestazione, non devono assumere gli estratti di nigella o utilizzarne l’olio, poichè i principi attivi in essa contenuti possono provocare contrazioni uterine.
SCOPRI:
Come usare i semi di Nigella sativa
In cucina, i semi neri sono largamente impiegati come spezie per arricchire molti piatti e irrobustire insalate. Viene utilizzato anche per la preparazione di liquori, caramelle e dolci e come guarnizione negli impasti di torte e biscotti.
Possono essere uniti anche agli impasti di cracker, pane e focacce per dar vita a ricette sfiziose e stuzzichini appetitosi. Sempre i semi, possono essere utilizzati anche nella preparazione dei sottaceti.
Gli abbinamenti gastronomici più azzeccati sono pesce, pollo, verdure, zucca e zucchine. I semi possono essere tostati in pochi istanti in padella ed aggiunti ai piatti poco prima di portarli in tavola per arricchirli con una nota aromatica.
Come si mangiano i semi di Nigella
Il modo migliore per utilizzare i semi di nigella è al naturale o tostati su crostini e frittelle. Preparate delle fettine di pane tostato e spalmatevi sopra il vostro formaggio fresco preferito.
Spolverizzate i semi per creare un bell’effetto cromatico e arricchire con una nota aromatica il vostro spuntino.
Dove comprare la Nigella sativa
Si trova sia sotto forma di estratto secco negli integratori, ma si trovano anche i semi neri essiccati per l’uso in cucina, preferire sempre un prodotto bio. Disponibile online in erboristeria e in farmacia, anche come olio essenziale e costa 12 euro la boccetta da 50 ml.
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Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 da Rossella Vignoli