Preziosa e affascinante, l’ambra è uno dei fossili che più ha attirato l’attenzione delle persone. Spesso sfoggiata a scopo ornamentale in diverse tipologie di gioielli, ha alcune proprietà benefiche che aiutano a livello sia fisico che mentale. Scopriamo meglio i suoi effetti benefici su corpo e psiche.
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Cominciamo col dire che, nonostante spesso si pensi il contrario, non è una pietra, ma un minerale fossilizzato. Aiuta a conferire elasticità mentale e serenità ed è efficace in molti ambiti.
L’ambra è una pietra organica, una resina di conifere fossilizzata che, nel corso del tempo, subisce una graduale mineralizzazione. Traslucida, e di colore variabile dal giallo al rossiccio, può contenere insetti rimasti imprigionati al momento della sua formazione.
Ecco le sue caratteristiche chimico-fisiche dettagliate.
Le varietà di Ambra si identificano in base alla provenienza geografica. Quella più diffusa in gioielleria è quella che proviene dai Paesi Baltici.
ll nome Ambra deriva dall’arabo “anbar” che vuol dire “sostanza fragrante”. Il termine è arrivato a noi tramite gli spagnoli per i quali, però, tale parola indicava la sostanza aromatica prodotta dalle balene capodoglio, molto usata in profumeria e chiamata “ambra grigia”. La spiegazione etimologica è quindi frutto di un equivoco.
L’Ambra è una pietra antichissima, la prima pietra preziosa conosciuta dall’umanità. Ecco perchè nel corso dei secoli è stata indicata con nomi differenti:
Da trasparente a traslucida, l’Ambra si presenta generalmente in tutte le sfumature calde dorate che vanno dal giallo (più o meno intenso) al rossiccio fino al bruno.
Esistono però anche varietà di color blu, marrone, oro, verde e bianco.
Dell’Ambra Baltica, la più utilizzata in ambito orefice, sono state documentate 256 tonalità di colore, classificabili in tre grandi gruppi:
La cosiddetta “Ambra nera”, che spesso si sente nominare, indica semplicemente tonalità più scure e profonde rispetto agli altri colori.
Abbastanza di frequente, è possibile trovare esemplari di Ambra contenenti insetti (ma anche semi, foglie e piume) rimasti intrappolati al suo interno al momento della sua formazione. In questo caso siamo di fronte ad un affascinante pezzo da collezione che può altresì divenire interessante oggetto di studio per genetisti e paleontologi.
La resina da cui si ricava l’Ambra viene prodotta da una conifera molto diffusa e nota da milioni di anni.
Ma come avvenne, in origine, il processo?
250 milioni di anni fa, tremendi terremoti seppellirono le foreste che furono inghiottite sotto gli oceani. L’enorme pressione enorme esercitata e i milioni di anni indurirono i blocchi e le gocce di resina, trasformandola in una materia dura.
Sepolta sotto strati di terra e di sabbia, oggi risale in superficie dai fondali marini oppure estratta dagli strati in cui si trova.
Anticamente la resina veniva pescata semplicemente con le reti in quanto il moto ondoso del mare la staccava dalle rocce madri e la sua leggerezza la faceva galleggiare a pelo dell’acqua.
Attualmente si raccoglie e viene lavorata nei Paesi Baltici quali Polonia, Lituania, Lettonia, Russia, Danimarca, Svezia e Germania.
L’Ambra baltica è una resina fossile formatasi da alberi vissuti oltre 40 milioni d’anni fa che appartenevano ad ampie foreste equatoriali che coprivano il Nord Europa, fino ad arrivare all’America del Nord.
L’azione combinata di evaporazione, fermentazione batterica e ossidazione, ha fatto sì che la resina fuoriuscita da questi alberi si solidificasse fino a pietrificarsi, dando così origine all’Ambra ben nota oggi.
Il ghiacciaio formatosi in un secondo momento in tali luoghi schiacciò e spostò i sedimenti d’ambra, distruggendone gran parte. I giacimenti rimasti, oggi si trovano lungo le rive del Mar Baltico.
Si stima che circa due terzi delle riserve mondiali di ambra si trovino proprio nelle regioni del Baltico, da dove proviene oltre il 90% dell’ambra impiegata in gioielleria e nelle arti decorative. Giacimenti di ambra baltica si trovano in Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Russia e Ucraina.
Il cuore dell’Ambra baltica è il porto russo di Kaliningrad: la zona è infatti nota come “Special Economy Zone Yantar” (Ambra, in russo). Proprio in quel luogo, infatti, già nel XV secolo, avevano la loro sede i cavalieri tedeschi che esercitavano un controllo spietato sulla produzione di Ambra in Europa, punendo i trafficanti illegali
L’Ambra è stata la prima pietra preziosa della storia. Da oltre 7.000 anni viene usata come pietra terapeutica e come amuleto. Vediamo un rapido excursus del suo utilizzo nelle varie epoche storiche.
Nel Medioevo il commercio dell’Ambra era controllato dai Cavalieri Templari.
Ma una pietra così antica non poteva non essere legata a una storia mitica.
Fetonte, figlio di Elio, il dio del Sole, chiese il permesso al padre di guidare il Carro del sole per provare la sua origine divina. Elio acconsentì ma, dapprima il carro volò troppo alto e la terrà si raffreddò, poi troppo basso provocando la trasformazione di una parte dell’Africa in deserto. Zeus, costretto a intervenire, lanciò un fulmine per annientare Fetonte. La sorella di Fetonte ne pianse la perdita con così tanto strazio che le sue lacrime furono trasformate in pioppi, destinati a versare in eterno lacrime di Ambra.
Gli elementi collegati all’Ambra sono:
Le proprietà terapeutiche dell’Ambra sono molteplici. La medicina allopatica ne riconosce funzioni analgesiche, antinfiammatorie, antibatteriche e immunostimolanti, tutte da prendere con beneficio d’inventario, in quanto non esiste dimostrazione scientifica della loro efficacia.
Analizziamo più nel dettaglio le proprietà dell’ambra.
L’Ambra è anche un valido sostegno psicologico. Nello specifico, si riporta che possa aiutare nei seguenti ambiti:
Per esercitare al meglio le sue proprietà e far perdurare nel tempo i suoi benefici, l’Ambra deve stare a contatto con la cute. Il modo più semplice e più comodo è portarla sempre al collo sotto forma di ciondolo.
È collegata al Terzo chakra Manipura (“Ombelico e Plesso Solare”).
Non è raro, purtroppo, acquistare della banalissima plastica al posto di vera Ambra.
Per evitare imbrogli, vi suggeriamo qualche prova da mettere in atto per verificare che l’autenticità di quanto vi stanno per vendere:
L’Ambra che si trova a prezzi molto irrisori, sia nei negozi che su internet, è di qualità scadente. Si tratta infatti della cosiddetta Ambra rigenerata, ottenuta mediante trattando tantissimi piccoli scarti, mediante pressione e temperatura, per poi ricavare nuovi pezzi più grandi.
Durante tale processo vanno perduti gli oli benefici contenuti naturalmente nella pietra, ne consegue pertanto un’ambra di fattezze del tutto simili a quella originale, ma priva delle sue proprietà benefiche.
Viene frequentemente tagliata in forma di Cabochon, e si ottengono molti oggetti ornamentali, come sculture e gioielli, soprattutto ciondoli e collane, bracciali, anelli ed orecchini.
Per una corretta manutenzione, pulirla semplicemente con un panno umido. Fare attenzione ai graffi poiché si scalfisce anche solo con le unghie.
È una pietra piuttosto diffusa e quindi facile da trovare: in gioielleria, nei negozi specializzati in pietre, nelle bancarelle e on-line, dove si trovano tantissimi e-shop specializzati. In qualunque caso, verificare sempre che si tratti di un prodotto autentico seguendo i consigli più sopra riportati.
Non è una pietra particolarmente costosa. Una pietra piccola da cui ricavare un semplice ciondolo costa pochi euro. Ovviamente il prezzo varia in base alle dimensioni e al colore, nonché dal materiale dell’oggetto in cui è inserita la pietra (un anello d’argento avrà sicuramente un valore diverso da un girocollo in oro!)
L’ Ambra è del colore del sole, che domina il leone (23 luglio-23 agosto). Dona ai nativi del segno un’iniezione di ottimismo e spensieratezza, aiutandoli a ottenere buone amicizie e ammirazione, a conquistare la fiducia in se stessi e quella degli altri.
Dal punto di vista fisico, li protegge dai disturbi del cuore che possono insorgere soprattutto avanti negli anni.
Scopri anche le proprietà di queste pietre:
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