Il Calcedonio è utile se si deve parlare in pubblico per comunicare nel migliore dei modi le proprie idee, senza risultare precipitosi. Secondo la Cristalloterapia è infatti una pietra che favorisce la comunicazione e al tempo stesso la calma, la riflessione e l’equilibrio.
Ne esistono numerose varietà e colorazioni, ma quella più nota è di tonalità azzurro-grigiastra. Molto utilizzata anche per la produzione di bellissimi gioielli.
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Si tratta di una varietà di quarzo cripto-cristallina fibrosa a strati concentrici, dalla lucentezza sia vitrea che opaca, la cui formula chimica è SiO2 (biossido di silicio).
Può presentare diverse colorazioni a seconda dei materiali infiltrati nel suo reticolo cristallino. Inoltre la colorazione viene talvolta modificata artificialmente.
Si trova sia bianco che grigio, viola o nero, anche se il calcedonio comune presenta una tonalità azzurro-grigiastra. I più pregiati sfoggiano un tono dal blu al verde, dal rosso al giallo.
Può essere colorato in modo uniforme o avere colori diversi nei vari strati, essere trasparente, traslucido, oppure opaco.
Il nome deriverebbe invece da quello dell’antica città della Bitinia chiamata Calcedonia, nell’attuale Turchia. Tra gli Amerindi simboleggia le nuvole della divinazione, in India l’anima del saggio e tra i buddisti il lato Yin dello spirito del Buddha.
Conosciuto anche come la ‘pietra degli oratori’ perchè, se messo in tasca, aiuterebbe a trovare i gesti e le parole adatte durante un discorso o una conferenza.
Numerose culture attribuiscono a questa pietra dura, fin dai tempi antichi, un significato particolare. Basti pensare che compare tra le 12 gemme consegnate a Mosè sul Monte Sinai, corrispondenti ai 12 figli di Giacobbe.
Considerato prezioso dagli Assiri e dai Babilonesi, che lo utilizzavano come sigillo dall’effetto protettivo, ma anche dalla civiltà egizia e greca.
Gli Antichi Romani lo impiegavano per produrre amuleti, cammei, sigilli e per abbellire vari gioielli. E, in passato, lo si riteneva utile contro gli incubi notturni e si diceva proteggesse dal rischio di avvelenamento.
Esistono molti giacimenti in tutto il mondo, dalla Turchia, dove si estrae fin dall’antichità la varietà blu, all’India, dal Madagascar alla Namibia, dal Brasile al Madagascar.
In particolare, i più belli si trovano nelle miniere situate in Sudafrica, in Malawi, in Namibia, e nello Yemen, oltre che in Brasile, in India e Stati Uniti (soprattutto California e Oregon).
Sono numerose le proprietà attribuite a questa pietra, in particolare a quella blu.
I diversi materiali infiltrati nella sua struttura cristallina fanno sì che ne esistano numerose varietà, e altrettante sono le sue colorazioni.
Ecco alcune delle più note colorate in massa:
E queste sono le varietà con colori diversi per i vari strati:
Questa pietra può avere diverse colorazioni, che dipendono essenzialmente dalle sue impurità. Si va dal grigio-azzurrognolo, al verde-blu, e ancora giallo, rosso, rosa, viola, bianco, arancione e molte altre tonalità.
Il calcedonio viene spesso utilizzato come pietra dura ornamentale per la produzione di ciondoli, bracciali, collane, cammei da incastonare in anelli e spille. Ma è molto impiegato anche in cristalloterapia in virtù delle sue numerose proprietà benefiche per il corpo e la psiche.
Questa pietra è collegata al chakra della gola, ovvero Vishuddha (quinto chakra), governatore delle capacità di comunicare. Per agire su questo chakra è possibile posizionarlo sulla gola, ma è importante che si tratti di calcedonio blu, colore associato al quinto chakra.
Potete indossarlo intorno al collo in modo che rimanga sempre a contatto con la gola, visto che è collegato al quinto chakra.
Oppure la pietra può essere tenuta tra le mani durante le meditazioni, o ancora posizionata a nord della casa, secondo il Feng Shui, per portare armonia.
Uno dei metodi consigliati per pulirlo consiste nel lavarlo una volta al mese sotto a semplice acqua corrente tiepida.
C’è chi consiglia inoltre di esporlo per qualche ora al chiaro di luna. Viene anche pulito a vapore o a ultrasuoni.
Esistono vari metodi per ricaricare le pietre preziose ma non tutti sono adatti a questa pietra. I metodi che prevedono l’impiego di sale e argilla, utilizzati per altre pietre, sono sconsigliati in questo caso.
Mentre viene spesso suggerita la ricarica tramite luce lunare, che consiste nell’esporre la pietra alla luce della luna crescente o della luna piena.
Non è una delle pietre dure più costose, solo la varietà blu senza infiltrazioni colorato in massa potrà arrivare a valutazioni di 90 euro al carato, ma è un esempio raro.
In genere le pietre levigate per la cristalloterapia e usate nella gioielleria non costano più di 20-40 euro sfuse, e già montate in collane e anelli si aggirano in un range di 100-550 euro, a seconda del metallo più o meo prezioso su cui è montato.
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