Amare gli animali significa amare anche l’ambiente? Non necessariamente, soprattutto se non si presta attenzione al modo in cui ci prendiamo cura dei nostri amici a quattro zampe e all’impatto ecologico che le nostre abitudini provocano quotidianamente. Probabilmente non ci avete mai pensato, ma anche la presenza di animali domestici deve essere gestita in maniera attenta ed ecosostenibile, in modo da ridurre il più possibile l’impronta ecologica del nostro amico a quattro zampe.
L’attenzione per l’ambiente, infatti, passa attraverso l’adozione di comportamenti virtuosi mirati alla riduzione degli sprechi, alla corretta gestione dei rifiuti e all’uso ponderato dell’acqua e delle risorse energetiche anche (e in alcuni casi soprattutto) quando si parla di cani e gatti e di tutte le accortezze che usiamo per accudirli.
Ecco qualche consiglio pratico su come conciliare l’amore per Fido o Micio con l’idea di sostenibilità ambientale che tanto ci piace.
Cibo: l’alimentazione è un aspetto fondamentale per la crescita ottimale di gatti e cani. Soprattutto per questi ultimi, però, molte pappe possono essere preparate – selezionando all’origine gli ingredienti – direttamente in casa, magari congelando i pasti in barattoli e lattine riciclati senza sprechi.
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Pulizia: un po’ come siamo abituati a fare per la curare la nostra igiene personale, possiamo orientarci su prodotti naturali e biodegradabili anche per l’igiene dei nostri animali domestici. Questo ci permetterà di curare l’aspetto del nostro amico peloso rispettando il PH della sua pelle e senza inquinare l’ambiente.
Movimento e gioco: portare a spasso il cane o giocare con i proprio gatto può diventare un ottimo pretesto per lasciare a casa l’auto o spegnere il televisore per fare un po’ di movimento, meglio ancora se all’aperto. L’importante è fare in modo che anche la mobilità del vostro cane sia green. Per raccogliere i suoi bisognini, ad esempio, munitevi di sacchetti in Mater-bi invece delle classiche borsine di plastica: l’ambiente ve ne sarà grato.
Riciclo: la parola d’ordine, anche in questo caso, è sempre la stessa: riciclare. Se dovete acquistare una copertina nuova, delle salviette o degli accessori per la cura del vostro animale domestico, scegliete i prodotti derivati dal recupero di altre materie prime riciclate, come carta e plastica.
Riutilizzo: simile al ‘riciclo’ ma concettualmente diverso. La cultura del riutilizzo implica il recupero di qualsiasi materiale o oggetto in disuso o destinato al pattume. Quante cianfrusaglie saranno sepolte in cantina o in garage che potrebbero tornarci utili per Micio o Fido? Perché comprare una nuova ciotola per il cibo se i nostri ripostigli sono pieni di bacinelle di plastica un po’ datate ma riutilizzabili? Per non parlare della moltitudine di giocattoli e altri oggetti che potremmo reperire sulla rete attraverso i gruppi di scambio o la vendita dell’usato. Qualsiasi sia la vostra scelta, guardatevi intorno, cercate nei cassetti e nei vecchi armadi e pensate a cosa potreste riutilizzare prima di correre al supermercato.
Oltre al rispetto dell’ambiente, l’amore per cani e gatti passa anche attraverso la diffusione della cultura dell’adozione. Gattili e canili sono sempre stracolmi di animali in cerca di casa e sebbene la loro utilità sia indiscutibile, il loro mantenimento implica un’enorme dispendio di risorse. Un animale in un canile, infatti, ha un impronta ecologica molto più grande di un cane ben accudito e ciò vale anche per i randagi che, oltre a rischiare la vita ogni giorno, diffondono malattie, lasciano i loro bisogni dove capita e rompono i sacchetti dell’immondizia contribuendo alla dispersione dei rifiuti nell’ambiente.
Se non avete la possibilità di adottare un randagio, cercate almeno di donare quanto più possibile: canili e gattili hanno sempre bisogno di coperte pulite, carta assorbente, giornali, sacchetti e lettiere. Prima di gettare una di queste cose nella pattumiera, controllate che non ci sia un’associazione animalista o una struttura a cui potreste donarla.
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Infine, ma non meno importante, ricordate che amare gli animali e salvaguardare l’ambiente vuol dire anche contribuire al controllo della popolazione randagia (soprattutto felina) urbana e rurale: in questo caso, infatti, ridurre significa anche sterilizzare le femmine per impedire che si riproducano in modo non certo sostenibile per il Pianeta.
Immagine via shutterstock.
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