La dieta per emorroidi è un insieme di accorgimenti alimentari da tener presente se si soffre spesso di emorroidi. Si tratta infatti di un disturbo molto diffuso che può essere facilmente prevenuto con una adeguata alimentazione. In particolare, sono consigliati tutti quei cibi che contrastano stipsi e stitichezza, favorendo così la motilità intestinale, mentre sono da evitare tutti quei cibi che possono creare infiammazione e peggiorare i sintomi.
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Le emorroidi sono un gruppo di vasi sanguigni presente sotto la mucosa del canale anale che, assieme e a nervi e sfinteri, svolge un ruolo molto importante nel meccanismo della continenza.
Quando si infiammano, le emorroidi si gonfiano. Cominciano a far male e, nei casi più gravi, possono addirittura sanguinare.
La sindrome emorroidaria è un disturbo abbastanza diffuso. Di solito, le donne in gravidanza e durante il puerperio ne soffrono.
Ci sono 2 tipi di emorroidi.
A seconda del livello di infiammazione e della gravità dei sintomi, le emorroidi vengono classificate in 4 gradi. In base a questo, varia anche la terapia da adottare per risolvere il problema.
Ci sono più fattori di vario tipo che concorrono allo sviluppo di questo problema. In particolare:
Le emorroidi possono non dare sintomi. Tuttavia, quando si infiammano, diventano gonfie, provocano dolore all’atto della defecazione e possono anche sanguinare.
Le emorroidi esterne sono facilmente riconoscibili perché fuoriescono dall’ano con dei rigonfiamenti. Altri sintomi, oltre al gonfiore, sono:
Se la sindrome emorroidaria diventa un disturbo cronico e soprattutto se è presente anche il sanguinamento, è bene sottoporsi alla visita di un medico proctologo. Bisogna infatti ricordare che molti dei disturbi sopra citati, possono essere anche la spia di altri disturbi, come ragadi anali e, nei casi più seri, anche di tumore al colon-retto.
Chi è soggetto a soffrire di emorroidi, dovrebbe cercare di prevenire l’insorgere del problema seguendo un’alimentazione adeguata. Più che di una dieta nel senso più letterale del termine, si tratta quindi di accorgimenti da adottare nella scelta dei cibi.
Come meglio vedremo più avanti nel dettaglio, ve ne sono alcuni da prediligere, altri da eliminare tassativamente ed altri ancora da consumare con moderazione.
In particolare, un elevato apporto di fibre porta numerosi benefici. I cibi ricchi di fibre, infatti, contrastano la stitichezza, una delle principali cause della formazione di emorroidi.
Inoltre, le fibre ammorbidiscono le feci, facilitando così l’evacuazione.
Attenzione, però, l’apporto di fibre deve essere graduale in quanto un loro eccesso repentino può causare gas e gonfiore a livello addominale, situazioni non benefiche per la patologia emorroidaria.
Inoltre, sono anche utili i cibi ricchi di ferro in quanto , spesso, le emorroidi provocano perdite di sangue. Esempi di cibi che contengono elevati quantitativi di ferro sono le uova, cozze e molluschi, frattaglie e fegato di bovino, pesci come branzino e spigola, la carne di cavallo, la frutta secca in guscio (noci, mandorle…), i legumi secchi, la frutta disidratata tipo prugne, datteri e albicocche.
Inoltre, tutti i cibi che contengono ottimi quantitativi di vitamina C, come il limone e gli agrumi in generale, sono utili per favorire l’assorbimento del ferro. Può essere quindi utile versarne qualche goccia sul pesce, sulla bistecca ai ferri o per condire l’insalata al posto dell’aceto.
In generale, vanno invece evitati tutti quei cibi che provocano stitichezza e infiammazione. Più nel dettaglio:
Va limitata l’assunzione di tutti quei cibi definiti “astringenti” in quanto, provocando una distensione delle pareti del colon, possono causare stitichezza. Nello specifico, ci riferiamo a:
Nei casi più lievi, la fitoterapia ci viene in soccorso con vari rimedi naturali.
Ottimi sono ad esempio i decotti e gli estratti base di malva, achillea, ananas, verbasco, ippocastano, cipresso e tormentilla.
Inoltre, in caso di stipsi, bere uno o due bicchieri di acqua tiepida dopo i pasti può aiutare a stimolare la naturale evacuazione.
Oltre a seguire uno specifico regime alimentare, per prevenire e sfiammare le emorroidi, occorre anche associare un corretto stile di vita e attuare alcuni accorgimenti.
Alimenti ricchi di fibre e di ferro. Ad esempio: avena, barbabietola rossa, brodo di carne, uova, cavolo, castagne, crusca, legumi, frutta secca e cereali integrali.
Chi soffre di infiammazione delle emorroidi dovrebbe evitare, o comunque limitare, il consumo di insaccati, cibi speziati o piccanti, crostacei, formaggi stagionati e cioccolato. Inoltre, andrebbero banditi anche i superalcolici e le dosi elevate di caffeina, e quindi tè, caffè e bevande a base di cola.
Tutto ciò che è piccante e speziato. Il pomodoro e gli alimenti a base di pomodoro, come sughi e ketchup. E poi anche il cioccolato, la senape, il pepe e il peperoncino. Eliminare da tavola anche l’aceto, i peperoni, il tartufo e i ravanelli. E pure i cibi fritti, quelli troppo salati e troppo conditi. E infine, il caffè e le bevande gassate.
Ecco un esempio di colazione tipo: uno yogurt intero o un bicchiere di latte + 8 cucchiai di corn flakes o di riso soffiato. In alternativa, vanno bene anche 40 gr di avena.
Ancora non è stata riconosciuta una connessione causa-effetto tra consumo di latticini e malattia emorroidaria. Ad ogni modo, in caso di intolleranza al lattosio, l’assunzione di formaggio può provocare acidità all’interno dell’organismo e quindi favorire il manifestarsi di stati infiammatori.
Nell’elenco dei cibi ricchi di fibre compaiono anche gli agrumi come, appunto, le arance.
Per regolarizzare la funzionalità dell’intestino, sono ottimi i kiwi, le prugne e le pere, meglio se consumati la mattina a digiuno. Per l’elevato contenuto di antocianine, rutina, vitamina C e minerali, sono ottimi anche i mirtilli e i frutti rossi. Da assumere anche sotto forma di succo.
A chi ha problemi di emorroidi sono sconsigliati tutti quei cibi dalle proprietà astringenti come appunto le banane, ed anche riso, carote, patate, ananas e limone.
Sono sconsigliati i cibi contenenti lievito, come pane e pizza.
Con moderazione, è possibile consumare formaggi semigrassi, freschi e stagionati. Preferire ad esempio il Grana Padano DOP in quanto viene parzialmente decremato in fase di lavorazione.
Dipende dal livello di gravità della patologia. In genere, nei casi più lievi, possono bastare un po’ di moto e degli accorgimenti alimentari. Nei casi più gravi e patologici, ormai cronicizzati, l’unica soluzione davvero efficace è l’intervento chirurgico.
I motivi che favoriscono la comparsa delle emorroidi sono vari: stitichezza, diarrea cronica, dieta povera di fibre e anche l’avanzare dell’età in quanto i tessuti che sostengono i vasi sanguigni della zona anale e rettale si indeboliscono, rilassandosi.
Le emorroidi sono vene situate nella parete inferiore dell’ano e del retto. Un aumento della pressione provoca il gonfiore di queste vene, così di formano noduli, sia all’interno che all’esterno dell’ano, che provocano dolore e/o sanguinamento.
Bere il caffè a digiuno ha effetto lassativo. Pertanto, se si hanno le emorroidi infiammate, evitare di bere tale bevanda a stomaco vuoto e, comunque, cercare di limitarne l’assunzione.
Pepe, senape e peperoncino in primis. E poi anche caffè, cacao, cioccolato. Lo stesso vale per i pomodori e le salse speziate a base di pomodoro come ad esempio il ketchup.
Quando ormai si arriva al III e al IV stadio. Al III stadio può essere previsto un intervento ambulatoriale. Nel caso invece del più grave IV stadio, che spesso presenta anche recidive, spesso si opta per la emorroidectomia, ovvero l’asportazione chirurgica delle emorroidi patologiche.
4 noci al giorno sono un toccasana in caso di emorroidi infiammate. L’equilibrio tra Omega 3 e omega 6 presenti in questo frutto secco, infatti, aiuta a regolare i processi infiammatori dell’organismo.
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