Tutto sull’albizia, la pianta che viene dall’Iran dalle benefiche proprietà
Consigli per coltivarla ma anche per sfruttare i suoi benefici in campo fitoterapico e per la produzione di mobili
Andiamo a conoscere un po’ più da vicino l’albizia, pianta originaria dell’Asia orientale, molto presente anche nell’Italia centro-settentrionale e sulle coste.

Contenuti
- 1 Albizia: caratteristiche
- 2 Origini della pianta di albizia
- 3 Varietà di albizia
- 4 Albizia: quando fiorisce
- 5 Coltivazione dell’albizia
- 6 Cura dell’albizia
- 7 Moltiplicazione dell’albizia
- 8 Malattie, parassiti e altre avversità
- 9 Significato del fiore di albizia
- 10 Proprietà dell’albizia in fitoterapia
- 11 Come assumere l’albizia
- 12 Controindicazioni dell’albizia
- 13 Altri utilizzi dell’albizia
Albizia: caratteristiche
Conosciuta anche come acacia di Costantinopoli, è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabacee.
È un albero dall’aspetto esotico, con una folta chioma verde a forma di ombrello e spettacolari fiori profumati dai colori pastello.
Vediamo più nello specifico come si presenta:
- i rami, dal portamento divaricato, formano una chioma ad ombrello costituita da un fitto fogliame caduco
- le foglie, composte e bipennate, sono formate da tante piccole foglioline ovali verde brillante che ricordano quelle della mimosa
- i fiori, rosa e delicatamente profumati, spuntano sui rami riuniti in formazioni piumose
- i frutti assomigliano ai baccelli dei fagioli e contengono semi fertili, piatti e scuri che maturano in autunno
Origini della pianta di albizia
Originaria delle zone temperate dell’Iran, da lì si è poi diffusa in tutto il Medio Oriente fino a giungere a colonizzare alcune zone della Turchia.
Ecco perché è nota anche come acacia di Costantinopoli. Questa pianta fu portata in Italia da un discendente della famiglia degli Albizzi intorno al 1770, e subito conobbe immediata diffusione.
Varietà di albizia
Le diverse varietà si differenziano per colore e sopportazione al freddo. Vediamo le principali:
- Albizia julibrissin. È l’unica del genere a venire coltivata nei giardini. Ha fiori bianchi e resiste fino a -15°.
- Albizia Cyrano. Dai fiori rosso intenso, sopporta il freddo fino a -10 °C di temperatura.
- Albizia Ombrella. Dai boccioli color cremisi e con un portamento decombente, resiste fino a -17°.
- Albizia Pendula. Dal portamento anche questa piangente, presenta fiori fucsia e rossi, e resiste fino a -13°.
- Albizia Rosea. Si tratta della varietà più nota e diffusa. Ha corolle color ciclamino e
riesce a resistere fino a -22° - Albizia Summer Chocolate. Con fioritura rosa chiaro, resite fino ai 12°
Una bella immagine di Abizia Ombrella
Albizia: quando fiorisce
In base alla varietà, i fiori possono avere toni delicati come bianco e rosa, o più decisi come rosso e fucsia. Sbocciano da giugno e sono ben visibili fino ad agosto, talvolta fino agli inizi di settembre.
Coltivazione dell’albizia
Si trova in vendita come radice nuda, in vaso o con piccola zolla di terra.
Quando coltivare l’albizia
Nella prima metà dell’inverno nelle aree dal clima mite, altrimenti aspettare marzo. Ecco come procedere:
- scegliere una zona soleggiata e sgombera
- scavare una buca profonda circa 60 cm e inserire la radice
- ricoprire la buca con la terra e irrigare leggermente
Nel caso in cui il terreno fosse troppo pesante, creare uno strato drenante sul fondo della buca con materiale tipo ghiaia, e alleggerire il substrato con sabbia e materiale organico decomposto.
Coltivazione in vaso dell’albizia
La coltura in vaso non è consigliata. Nel caso vogliate comunque tentare, ricordate che necessita di molto terreno per le radici e che deve essere innaffiata con regolarità.
Cura dell’albizia
Pur non richiedendo particolari attenzioni, ecco una serie di accorgimenti per mantenere la nostra Albizia in buona salute e non farla soffrire.
Clima e temperatura adatti all’albizia
Predilige le zone soleggiate con un clima mite e al riparo dai venti rigidi invernali che possono rovinare i rami nuovi.
- Esposizione. Ama le esposizioni soleggiate o a mezz’ombra. Sopporta la salsedine e tollera abbastanza anche il freddo invernale.
- Terreno. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, ma predilige un terreno fertile, leggermente acido e ben drenato.
- Annaffiatura. È sufficiente l’acqua piovana, ma nei periodi di prolungata siccità, richiede irrigazioni profonde almeno ogni 15 giorni. Le piante in vaso vanno annaffiate regolarmente quando il terreno è completamente asciutto.
- Concimazione. È consigliato aggiungere del concime granulare a lento rilascio alla base della pianta a fine inverno o concime liquido durante la fioritura.
- Potatura. Va effettuata una potatura leggera a fine inverno per contenere e dar forma alla chioma e per eliminare i rami secchi o danneggiati.

Moltiplicazione dell’albizia
Si riproduce per seme, autosemina e per talea estiva.
La semina va effettuata in primavera dopo aver lasciato in ammollo i semi per 24 ore in acqua tiepida. Dopo la germinazione (2 mesi circa), le nuove piantine vanno trapiantate e allevate in contenitori singoli per almeno 2 anni fino al momento dell’impianto in piena terra.
Malattie, parassiti e altre avversità
Teme l’attacco della psylla, Acizzia jamatonica, un parassita molto aggressivo. Si nutre della sua linfa e provoca la caduta delle foglie e la conseguente morte della pianta per la ridotta o mancata fotosintesi clorofilliana. L’infestazione si riconosce facilmente in quanto la chioma è imbrattata da melata.
Teme inoltre anche l’attacco della cocciniglia, che di solito forma degli ammassi sui rami e tra le foglie.
Significato del fiore di albizia
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la delicatezza. Il suo nome vuol dire infatti ‘fiore di seta’. Non a caso il nome in inglese è molto più bello del nostro: Persian Silk Tree, ossia albero di seta della Persia.
Proprietà dell’albizia in fitoterapia
Oltre ad essere una bellissima pianta da ammirare, ha notevoli proprietà.
Vediamole in dettaglio:
- riduce ansia e tensioni
- sconfigge l’insonnia
- rilassa attenuando palpitazioni e aritmie
- effetto riequilibrante allontana stress e nervosismo
- migliora la digestione
- utile in caso di problemi respiratori come l’asma allergica
- potenzia il sistema immunitario
- tiene sotto controllo il livello di colesterolo cattivo LDL
- risolleva l’umore
- azione antiossidante sulla pelle
- proprietà antinfiammatorie, elimina il dolore associato a gotta e artrite.
Come assumere l’albizia
Visti i numerosi benefici che può apportare, vediamo ora come assumerla.
- Estratto liquido. Si ricava dalla corteccia della pianta. Ha proprietà riequilibranti, antivirali e immunostimolanti, contrasta i cali fisiologici, lo stress ed il nervosismo. Combatte inoltre i sintomi da raffreddamento e l’influenza. Si trova nelle erboristerie ben fornite o in farmacia. Diluire 40 gocce in un bicchiere d’acqua naturale e assumere 3 volte al giorno per un mese.
- Estratto secco. In capsule o pastiglie, ha le stesse proprietà di quello liquido. Assumetelo la mattina a colazione, possibilmente con uno yogurt.
- Infuso. Per trovare sollievo dai problemi digestivi, è ottimo l’infuso. Portate a bollore 1 tazza d’acqua e spegnete il fuoco. Versate 1 cucchiaino di foglie essiccate e lasciate in infusione per 10 minuti circa. Filtrate con un colino e assumete dopo i pasti a seconda delle necessità.
- Decotto. Utilissimo anche per fini estetico-cosmetici, sostituisce infatti in maniera egregia il classico tonico per il viso. Versate in 1 tazza 1 cucchiaio di foglie essiccate, coprite con acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti circa. Filtrate e fate raffreddare. Applicate come un normale tonico sulla pelle ben detersa.
Controindicazioni dell’albizia
Rispettare le dosi riportate sulla confezione o suggerite da un esperto. Un consumo smoderato potrebbe comportare sonnolenza e riduzione della vigilanza. Sconsigliata in caso di gravidanza perché può avere effetti non positivi sul sistema circolatorio.
Altri utilizzi dell’albizia
Con il legno di questo albero è possibile realizzare dei piallacci per rivestimenti di mobili artigianali di elevato valore. Sono soprattutto piccoli tavoli coloniali, ciotole e vassoi rivestiti in questo legno esotico.
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