Dal colore azzurro intenso, i Non ti scordar di me sono fiori piccoli e molto apprezzati per decorare aiuole, giardini e balconi.
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I ‘Non ti scordar di me‘, o ‘Myosotis‘, sono erbe annuali o perenni appartenenti alla famiglia delle Boraginaceae. Comprende circa 50 specie provenienti da vari continenti come Europa, Asia e Africa.
Nel linguaggio popolare, questa pianti dai fiori blu è anche conosciuta come orecchie di topo o talco celeste. In primavera e inizio estate la pianta produce fiori piccoli, ma molto numerosi e di grande impatto con il loro colore azzurro intenso.
Vengono per questo chiamati anche ‘occhi della Madonna’, denominazione però più appropriata per un’altra pianta, la Veronica.
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Secondo la tradizione europea il nome risale ad una leggenda medievale del Danubio germanofono. Due giovani innamorati durante una passeggiata sul Danubio sarebbero rimasti incantati dalla grande quantità di questi piccoli fiori blu.
Il giovane, intento a raccoglierli, sarebbe stato inghiottito dalle acque e avrebbe esclamato alla sua amata di non dimenticarlo mai. Il fiore è diventato così il simbolo dell’amore fedele ed eterno.
Il non ti scordar di me simboleggia la memoria delle persone care e degli affetti: un significato che è già pienamente insito nel suo nome. Si tratta di un fiore che rappresenta una dedica a chi è lontano, o chi è scomparso di recente, o per combattere l’oblio dovuto ad una futura ed inevitabile separazione.
Utilizzata per decorare aiuole e giardini, può essere coltivata anche in vaso. Questa pianta richiede una quantità relativamente limitata di cure. Può essere esposta in pieno sole oppure in posizione più ombreggiata. Quest’ultima opzione è preferibile nelle zone costiere al Centro e Sud Italia per favorire una fioritura più prolungata.
Occorre garantire buone condizioni di umidità soprattutto per le radici. Con l’aumento delle temperature primaverili e soprattutto in caso di siccità è importante assicurare l’apporto idrico frequente anche se contenuto.
In linea generale, il Myosotis richiede annaffiature regolari, specialmente nel periodo estivo. Tra un’annaffiatura e l’altra bisogna aspettare che si asciughi il terreno per evitare la formazione di ristagni idrici.
Un eccesso di umidità può portare alla formazione di muffa grigia e oidio sulla pianta. Preparati a base di zolfo contribuiscono a combatterle oppure, nei casi più gravi, si interviene eliminando le parti della pianta già compromesse.
Fusti e foglie secche o morte vanno tolte per favorire la nuova fioritura ed evitare l’insorgenza di malattie.
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