Chi non sogna di avere il pollice verde per coltivare e mantenere al meglio un bell’angolo fiorito sul balcone o in giardino? Non è poi così difficile. Alla base di tutto ciò, che tiene in salute le nostre piante è la giusta dose di fertilizzante. Elemento essenziale per ottenere una buona coltivazione e quindi una buona crescita e lo sviluppo delle piante.
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Si tratta di un composto contenente tutte le sostanze nutritive, quali potassio, zolfo, calcio e simili, importantissime per la composizione del terreno. Il terreno deve infatti essere sempre fertile per fornire le sostanze di cui la pianta necessita per svilupparsi.
Le sue funzioni sono:
Il fertilizzante si aggiunge al terreno in periodi dell’anno prestabiliti per aumentare la sua azione nutritiva nei confronti della vegetazione accolta dal terreno.
Serve a modificare il ph del terreno, facendogli raggiungere un buono stato di acidità equilibrata in modo che sia idoneo al suo ruolo: far sviluppare le piante e farle crescere in modo sano.
Per un ottimo risultato, il fertilizzante deve essere distribuito in maniera omogenea e deve essere accompagnato anche da una buona manutenzione del terreno che implica:
In base al numero delle sostanze in esso contenute possiamo distinguere:
La composizione degli elementi viene convenzionalmente indicata da una terna di numeri: il primo valore esprime la percentuale di azoto (N), il secondo quella di anidride fosforica (P₂O5) e il terzo quella di ossido di potassio (K₂O).
Il fertilizzante può essere di varia natura.
Vediamo più nello specifico le principali tipologie.
Quello più comune, è il letame o stallatico. Un letame maturo contiene, seppur in dosi modeste, tutti e tre i principali elementi fertilizzanti, nonchè una buona dose di vari oligoelementi. Una tonnellata di letame bovino o equino contiene 4-5 kg di azoto, 2-2,2 kg di anidride fosforica e 4-5 kg di ossido di potassio.
Vanta un’azione spiccata nel favorire lo sviluppo vegetativo delle colture. Può contenere azoto sotto forma nitrica, ammoniacale, nitrico-ammoniacale e organica. I primi sono direttamente assorbiti dalle piante, mentre quelli ad azoto ammoniacale vengono assorbiti più lentamente. I fertilizzanti ad azoto organico hanno azione molto lenta.
Serve per abbreviare il ciclo vegetativo delle piante. Accelera la maturazione dei frutti, favorisce l’assimilazione dell’azoto e del potassio e irrobustisce la pianta stimolando la lignificazione dei tessuti meccanici e conduttori.
Importante sia per ovviare alla carenza di potassio nel suolo, sia per bilanciare la somministrazione di fosforo e di azoto. Il potassio ha un ruolo fondamentale in alcuni importanti cicli biologici come la sintesi clorofilliana. La concimazione potassica aumenta inoltre la resistenza delle colture alle gelate e a molte malattie parassitarie.
In linea di massima, il momento più adatto per mettere a dimora nuove piante e dare loro sostegno nel loro nuovo ciclo vegetativo è la primavera. Occorre però tenere presente fattori quali i tempi e le modalità di distribuzione in base alla singola pianta e al prodotto impiegato.
In commercio si trovano fertilizzanti sotto varie forme. Vediamole insieme per capirne le caratteristiche.
Sulla confezione sono sempre chiaramente indicate dosi e modalità di utilizzo. Andrebbero sempre lette con attenzione e seguite scrupolosamente.
Dosi errate di fertilizzante possono causare, per difetto, una quantità insufficiente di nutrienti efficace per avere la risposta attesa, per eccesso, uno spreco economico, il peggioramento delle caratteristiche del suolo che diventerà “inospitale” per alcune piante ed un danno ambientale.
Il vaso, o un qualsiasi tipo di contenitore, è un ambiente confinato dove il terreno rappresenta un parametro fisso non modificabile. Si consiglia, una volta l’anno, di operare un buon rinvaso con terriccio di qualità, mescolare un fertilizzante a rilascio programmato, e utilizzare i fertilizzanti liquidi a dosaggio dimezzato. Queste indicazioni valgono per rose, gerani e surfiniea.
Eseguire la fertilizzazione in primavera per garantire le migliori condizioni per le fioriture che verranno e per sostenere uno sviluppo vigoroso della vegetazione. Consigliati i terricciati, i fertilizzanti organici, anche in pellet, e i prodotti granulari a cessione programmata.
Necessitano di fertilizzazioni continue, ma non troppo abbondanti. Nella prima fase di sviluppo conviene usare un prodotto per piante verdi ricco di azoto che favorisce la crescita della struttura.
Quando compare il bocciolo, optare su un prodotto per piante da fiore, più ricco di fosforo, potassio e microelementi.
Si consiglia una doppia fertilizzazione annuale, in autunno e in primavera. E’ utile infatti non solo per apportare nutrienti di rapido effetto ma anche mantenere alta la qualità del terreno. Perfetti i fertilizzanti organici naturali, come il tradizionale letame, da inglobare nel primo strato di coltivazione
E’ fondamentale usare fertilizzanti specifici e nei dosaggi indicati. Nelle verdure verdi un eccesso di azoto nel terreno si può tradurre in un accumulo di nitriti. Ottima una buona letamazione autunnale e prodotti a rilascio programmato.
Per una scelta 100% green, oltre a scegliere di utilizzare fertilizzanti naturali, si può decidere anche di realizzarli in casa ottenendo così anche un risparmio economico.
Ecco l’elenco di sostanze generalmente di scarto che possono essere riciclate per realizzare un buon fertilizzante naturale.
Il prezzo varia in base al tipo, alla quantità e al produttore.
Ovviamente i fertilizzanti complessi costano di più rispetto a quelli semplici. Per i fertilizzanti chimici, anche il tipo di formulazione (liquida, granulare, in polvere) incide sul prezzo.
Il prezzo dei concimi viene generalmente rilevato dai listini della borsa merci.
Sacchi da 5 chili di fertilizzante chimico per orto e prato costa tra i 10,00 e i 15,00 euro.
Un fertilizzante organico talvolta costa più di quello chimico, a causa della zona in cui viene prodotto. Sul prezzo vanno infatti ad incidere anche i costi di trasporto.
25 chili di concime organico a base di unghia e corna di bovini per prato e orto costa circa 40,00 euro. Più economici quelli a base di letame, stallatico o sangue di bue: 6,00 euro per una confezione da 1 litro.
Puoi reperire altre informazioni sul terreno e sulle attività legate a orto e giardinaggio nei seguenti articoli:
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