Pacciamatura: tutto quello che bisogna sapere su questa tecnica colturale che aiuta a proteggere le piante da erbe infestanti e temperature eccessive.
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Gli appassionati di giardinaggio e di coltivazione dell’orto, conosceranno sicuramente la tecnica di pacciamatura. Consiste nel ricoprire il terreno superficiale utilizzando diversi tipi di materiale.
Sin dai tempi antichi i contadini hanno sempre protetto le loro piante con del materiale organico, soprattutto paglia e letame. Oggi la tecnica si è perfezionata sempre più, anche se l’impiego di sostanze naturali continua ad essere il metodo preferito da chi vuole rispettare l’ambiente.
La pacciamatura dovrebbe essere effettuata almeno un paio di volte all’anno, precisamente in inverno e a primavera inoltrata.
È molto importante rispettare i tempi perché se questo passaggio viene eseguito troppo presto si può mettere a rischio la crescita delle piante. Ad esempio potrebbe verificarsi un aumento improvviso dell’umidità del terreno che agevola il marciume delle radici.
Al contrario se si interviene troppo tardi le piante potrebbero essere state già danneggiate. Generalmente bisogna aspettare che la pianta abbia messo almeno 4 foglioline, di modo da poter essere abbastanza robusta e resistente.
Sono tanti i benefici che può trarre il terreno ricorrendo a questa operazione.
Esistono diverse tipologie di materiali per eseguire la pacciamatura. Possiamo dividerli in due grandi gruppi, quelli organici e quelli artificiali.
La scelta tra un tipo e l’altro viene fatta tenendo conto di tanti fattori. In primis la stagione, perchè durante l’estate ad esempio è da abolire la plastica. Poi si può valutare anche il fattore estetico: di certo qualcosa di naturale darà meno nell’occhio.
Una variante davvero interessante è la pacciamatura vivente che prevede l’utilizzo di piante per ricoprire il terreno, un modo sano ed ecologico per prendersi cura delle coltivazioni.
Si possono utilizzare verdure come spinaci o piante di leguminose, specie che sono in grado di crescere in tempi rapidi e in spazi ristretti.
In questo modo, oltre a tenere alla larga le erbacce, si alimenta il terreno di azoto e micronutrienti.
Essendo i giardini il biglietto da visita della propria abitazione, quando si vuole eseguire una pacciamatura sarebbe meglio optare per materiali organici.
In questo modo si evita di dare un impatto estetico bruttino lasciando ad esempio un telo a vista. Queste sostanze inoltre vanno incontro a decomposizione quindi sono assorbite dal terreno, senza lasciare traccia.
La pacciamatura eseguita nell’orto si pratica in maniera un po’ più complessa rispetto ai giardini. Difatti è destinata a durare per un lasso di tempo maggiore.
Nell’orto la pacciamatura spesso viene eseguita per piante come l’insalata o le fragole, i pomodori, le zucchine, il sedano. Generalmente si procede con tutte quelle varietà che vengono coltivate a partire da piccole piantine. Difatti risulta molto più complicata su semi sparsi nel terreno.
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