Sommacco è il nome di un genere di piante che comprende piccoli alberi ed arbusti utilizzate a scopo ornamentale. Sono apprezzate anche per le molteplici proprietà fitoterapiche. Se ne ricava infatti un noto rimedio omeopatico, una vernice e una spezia. Alcune specie sono tossiche. Vediamole in dettaglio.
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La caratteristica più evidente sono i suoi rami, ricoperti da una fitta peluria. Le infiorescenze, di colore bianco-verdastro o giallo-verde, sono unite in pannocchie. Le foglie sono ricche di tannino e trementina, mentre i frutti danno origine a una delle spezie più usate in Medio Oriente.
Negli Stati Uniti si trovano la Rhus glabra e la Rhus aromatica, utilizzate solo a scopo ornamentale, anche diverse specie tossiche, mentre in Italia è autoctona la Rhus coriaria.
Il sottogenere coriaria si trova principalmente in Europa meridionale e Medio Oriente. È un arbusto deciduo che può raggiungere anche i 3 metri di altezza. In Italia si può trovare a partire dagli 800-100 mt. sul livello del mare.
Le sue foglie hanno forma allungata e arrivano anche a 20 cm di lunghezza. Fiorisce tra maggio e agosto. I suoi frutti, carnosi, succosi e fibrosi, sono di colore rosso-bruno e velenosi, se consumati freschi e crudi.
Il sommacco o sommaco è un arbusto della famiglia delle Anacardiacee. Essendo càduco, cambia colore delle foglie col passare delle stagioni.
L’altro nome della Rhus coriaria è sommacco siciliano. In questa regione è infatti presente in maggiori quantità, in particolare nella zona di Palermo e Trapani.
Il sommacco maggiore, o Rhus typhina, è il sommacco americano, ma si trova anche in tutta la parte Nord dell’Italia, dove si presenta anche come arbusto selvatico.
Introdotto in Europa nel XVII secolo, come pianta ornamentale, questa varietà è spesso coltivata in parchi e giardini.
Nota anche con i nomi di rus peloso o ruso (Veneto), bruschin (Emilia-Romagna) e scotano (Toscana), è una pianta potenzialmente velenosa (i frutti e il latice).
Tutte le sue parti, tranne le radici, possono essere utilizzate come colorante e mordente per il legno. Le foglie, in particolare, sono infatti ricche di tannini, utili a migliorare la resistenza del colore alla luce. Fiorisce tra maggio e giugno.
Si trova soprattutto in Italia, negli USA e in Asia. Nel Carso è presente la specie Rhus cotinus, che colora i pendii di un bel rosso fiammante.
Non supera i 3 metri di altezza, ma in zone riparate può raggiungere anche i 10 metri. È noto anche con gli appellativi di albero della cera, albero della nebbia, sommacco dei cuoiai e albero della parrucca.
Un tempo, il legno veniva utilizzato anche da liutai per fabbricare strumenti musicali e dai tornitori ed ebanisti per mobili di pregio, per gli intarsi e per fare le pipe. Ma è una pianta nota anche in medicina e cucina. Altre specie, invece, sono velenose, e possono causare irritazioni della cute.
Ha proprietà diuretiche, antibatteriche ed antipiretiche, antifungine ed antinfiammatorie. Oltre a proteggere il sistema cardiovascolare, è in grado di purificare il sangue dalle tossine e tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue.
È anche un antitumorale, ed è in grado di contrastare la formazione delle placche aterosclerotiche e abbassare il colesterolo. Oltre a virtù analgesiche, astringenti ed antiemorragiche, è capace di proteggere cervello e stomaco e regolarizzare l’intestino.
Utile quindi contro dissenteria, febbre ed emorroidi, può anche essere utilizzato in caso di anemia e come tonico.
Presenta diverse controindicazioni. Se consumato in alte dosi, il sommaco può provocare: intossicazione, delirio, vertigini, danni al sistema renale e gastrointestinale.
La spezia si ricava dall’essiccazione e triturazione del frutto. In Libano e Siria viene utilizzata per insaporire il pesce. Per iracheni e turchi è perfetta nelle insalate, ed è il condimento preferito del kebab iraniano e georgiano.
Utilizzata anche per insaporire pane e riso, è uno degli ingredienti del fattoush. Abbinato al timo ed al sesamo, dà vita al zaatar, una miscela impiegata in Nordafrica, Turchia e Giordania per condire le carni.
I suoi frutti si raccolgono in estate e profumano di limone, ma il loro sapore è asprigno, piccantino e pungente. Il suo potere anti-age è 73 volte superiore a quello della mela, ed è, pertanto, il più potente in assoluto.
Un tempo rimedio naturale contro gengiviti, dolori mestruali, epistassi, tosse e disturbi intestinali, oggi viene utilizzata per preparare una tisana che cura i mal di pancia e febbre.
In Sicilia, invece, foglie e corteccia venivano usati da concerie e tintorie per dare ai capi diverse tonalità di colore: dal nero all’azzurro-verde e dal rosso al giallo.
La polvere, aggiunta a fine cottura, viene talvolta sostituita dal succo, ricavato dai semi messi in ammollo e poi triturati. Si può così utilizzare su piatti a base di pollo, su lenticchie, cipolle e nelle salse a base di yogurt.
Questa spezia può essere utilizzata come decotto contro i disturbi gastrointestinali e per insaporire diverse pietanze.
Per fare un decotto vi occorrono :
Procedimento. Mettete la polvere in un filtro in acqua che fate bollire per 5 minuti, lasciate raffreddare. Filtrate. Consumatene 2 tazze al giorno.
Per questa zuppa speziata al pollo, vi occorrono:
Preparazione. Tagliate il pollo in grossi pezzi di e metteteli in un tegame con l’acqua. Fate bollire, intanto rimuovete la schiuma. Unitevi la bietola tagliata a pezzetti lunghi 5 cm. Aggiungete le carote a pezzetti, le cipolle a fettine e i porri a rondelle. Sbollentate le melanzane, togliete loro la pelle. Unite al pollo. Una volta cotte, carne e verdure vanno tritate in un tritatutto. In una ciotola aggiungete l’uovo e ricavatene delle polpette di media grandezza. Friggetele in una padella con abbondante olio.
In un tegame, fate bollire il sommacco con poco sale e la mollica. Passate al setaccio. In una pentola unite le polpette, le spezie e la menta, aggiungete il sommaco. Passate al mixer le noci e l’aglio e aggiungete. Bagnate con un poco di brodo, e aggiungetene man mano che si asciuga, durante la cottura. A fuoco basso fate amalgamare tutti gli ingredienti. Lasciate riposare e servite la zuppa tipeida.
‘Sommacco’ deriva dall’arabo summāq, parola del XIV secolo legata alla summaqia, un piatto molto noto nella cultura islamica. Viene preparato per festeggiare il Nawruz, una ricorrenza, simile al Capodanno, che cade il 21 marzo.
In questo periodo, si consumano le 7 ‘S’, ovvero 7 pietanze che iniziano per S e rappresentano ognuna un aspetto della vita. Come il sommaq, i frutti di sommaco che simboleggiano, per il loro sapore, le asperità.
Il nome scientifico Rhus deriva invece dal celtico ‘rhudd‘, che significa rosso; come il colore dei frutti.
È una pianta molto rustica, che si adatta a terreni rocciosi e aridi, ma è in grado di sopportare anche il gelo fino a – 20 °. Ideale per creare macchie di colore in giardino.
Per farla crescere rapidamente, preferite un terreno argilloso, ricco ma ben drenato. Da innaffiare 1 volta la settimana. La concimazione, di tipo organico, va riservata all’autunno, o in primavera per piante giovani. Il terreno non deve essere troppo ricco d’azoto poiché la indebolirebbe.
La potatura non è necessaria; se si vuole dare forma ai rami, bisognerà intervenire in febbraio.La pianta si moltiplica all’inizio dell’inverno per divisione dei polloni radicali. Ma si può riprodurre anche per talea, da aprile in terra sabbiosa, e da giugno per margotta.
Il sommaco si può trovare anche selvatico ed è considerato una pianta infestante. Si riproduce infatti facilmente, tramite i semi che vengono portati via col vento.
Per tenerlo sotto controllo, si raccomanda di estirpare immediatamente le nuove piante, di non utilizzare terricci contaminati e di smaltire con molta cura gli scarti.
Èi n grado di resistere al fuoco, poiché può affondare le sue radici anche in pochi centimetri di terra e tra le fessure della roccia. Dopo pochi mesi da un incendio, dai rami si generano già nuovi germogli.
Sempre appartenti al genere Rhus ci sono alcune varietà come la Rhus Toxicodendron e la Toxicondendron Miller che sono piante tossiche. Oltre a queste esistono anche:
Cervi ed uccelli si nutrono dell’edera velenosa senza effetti collaterali. Per cani e gatti, invece, frutti e foglie sono tossici.
Recentemente, la comunità scientifica ha riconosciuto le proprietà omeopatiche del Rhus toxicodendron come analgesico ed anti-infiammatorio con effetti neuroprotettivi ed antiossidanti.
Per evitare reazioni allergiche, la pianta viene coltivata prima della fioritura. Si consiglia comunque di consultare il medico prima di utilizzarla.
Pertanto, è possibile trovare il sumac in granuli e in estratto alcolico per il trattamento di dolori articolari, muscolari, slogature, distorsioni e sciatalgie.
Ma è utile anche in caso di influenza, contro eritema solare, varicella, herpes; malattie da raffreddamento, congiuntivite e dismenorrea. In Oriente, è conosciuto come rimedio contro i reumatismi.
La pianta si può trovare presso i vivai. Le più diffuse sono la coriaria, l’aromatica, la radicans e la typhinia. La spezia, invece, si trova online e nei negozi di erboristeria.
In commercio ci sono anche la tintura madre e la corteccia essiccata.
Su Amazon si trova la spezia in polvere ed i semi. Un barattolino di 44 gr può costare intorno ai 5 euro, ma con la spedizione il prezzo si alza sensibilmente (da 20 fino a 150 euro per 1 kg). Una bustina contenente 100 semi costa invece poco più di 7,50 euro.
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