Salute

Xilitolo: tutto quello che c’è da sapere

Detto anche ‘zucchero del legno’, lo xilitolo è un succedaneo del saccarosio estratto dalla betulla e da frutti, cereali o legumi che contengano carboidrati in quantità sufficiente. È però meno calorico, e viene utilizzato, in Europa, come additivo e dolcificante. Conosciamolo meglio, perché non è privo di effetti collaterali, anche importanti.

Xilitolo: tutto quello che c’è da sapere

Xilitolo: che cos’è

Si tratta di un alcol dello zucchero (poliolo). È un succedaneo del saccarosio, e viene ricavato soprattutto dalla corteccia delle betulle, ma può essere estratto anche dal mais, dalla canna da zucchero, dai gusci delle noci di cocco e dai baccelli di alcuni legumi. Si trova naturalmente anche in alcune bacche come fragole e lamponi, nelle prugne, e in alcuni funghi. Inoltre è prodotto dal nostro corpo.

Per decenni è stato usato al posto del saccarosio perché ha lo stesso sapore e potere dolcificante, sebbene l’apporto calorico sia decisamente inferiore (2,4 kcal/gr contro 4 kcal/gr). È presente soprattutto nelle gomme da masticare, e in polvere, venduto al posto dello zucchero come dolcificante naturale.

Considerato un edulcorante, in chimica è definito come  alditolo, cioè un alcol derivato dalla riduzione degli zuccheri.

Venne scoperto già sul finire del XIX e da allora usato per il suo impatto positivo sui livelli di insulina. I primi studi relativi ai denti risalgono, invece, agli anni Settanta. Nomi alternativi sono: arabitolo, lixitolo e xylit.

Xilitolo di betulla

Questo dolcificante viene estratto principalmente dalla corteccia di betulla europea ed è allo stato puro. Le piantagioni sono sostenibili e questa sostanza è non OGM.

Può anche essere ricavato da altri legni duri, dal guscio delle mandorle e dai sottoprodotti della produzione della carta. Questi contengono il cosiddetto xilano, da cui, per conversione, si ottiene lo xilosio, e quindi lo zucchero per il commercio.

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Xilitolo di mais

Tra gli altri, può essere ricavato anche dallo sciroppo di mais, derivato a sua volta delle pannocchie.

Xilitolo: zucchero naturale alternativo

Avendo una struttura molecolare con catena più corta, presenta infiniti benefici in più rispetto al saccarosio. È in grado di dolcificare di più con minori quantità. È più facile da digerire, e non provoca problemi intestinali.

Non causa squilibri nella flora batterica né nel cavo orale, poiché non funge da alimento per i batteri, ed è in grado di migliorare la densità ossea.

Lo xilitolo si scioglie?

Si dissolve rapidamente in acqua e si scioglie facilmente col calore. Viene infatti ricavato proprio dalla cottura della corteccia di betulla, da cui si separa naturalmente.

Lo xilitolo caramellizza?

Può essere usato sia a crudo che in cottura, ma se si desidera avere la crosticina bruna, tipica ad esempio della crema catalana, dovrà essere associato ad uno zucchero riducente.

Andrà inoltre scaldato a temperatura di ebollizione (oltre i 120°), per alcuni minuti.

Lo xilitolo fermenta?

Sì, producendo acidi grassi e piccole quantità di gas, tra cui l’anidride carbonica. I 3/4 dello xilitolo ingerito non vengono assorbiti dall’intestino, bensì fermentati dalla flora batterica intestinale.

Lo xilitolo contiene carboidrati?

No, infatti non caramellizza. È un glucide, cioè uno zucchero semplice.

Xilitolo dolcificante

In Europa, si trova soprattutto in chewing-gum, cioccolato e caramelle. Ma anche in prodotti da forno e cibi dietetici; dentifrici, collutori e preparazioni farmaceutiche come sciroppi per la tosse e pasticche per la gola.

È identificato col codice E967.

Xilitolo: sapore

Ha un sapore dolce pari a quello dello zucchero. Ciò significa che ha all’incirca la stessa capacità dolcificante ma, a differenza della stevia, non modifica il sapore di cibi e bevande.

In Italia non è molto conosciuto, ma nel Nord Europa viene utilizzato ormai da secoli. Una delle più grandi compagnie produttrici a livello mondiale si trova infatti in Danimarca. In Finlandia, lo xilitolo è presente in molti prodotti.

Xilitolo e burro di arachidi o peanut butter

Spesso, nelle ricette per i biscotti al burro d’arachidisono presenti alcuni grammi di xilitolo. Alcune marche, inoltre, lo usano al posto dello zucchero. L’importante è leggere bene le etichette, specie se si soffre di colite o se si ha intenzione di darlo al proprio cane.

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Xilitolo e denti

Sembra sia in grado di rimineralizzare i denti, riparandone le piccole lesioni, e di prevenire la carie. Gli studi confermano che è anche in grado di contrastare la formazione della placca.

Xilitolo calorie

Presenta anche un quantitativo di calorie inferiore (di circa il 40%) rispetto al saccarosio. Si parla di circa 2,4 kcal per grammo contro 3,87 kcal.

Qual è l’indice glicemico dello xilitolo?

Il suo indice glicemico è pari a 7, a differenza di quello dello zucchero raffinato che è di 60-70.

Lo xilitolo può provocare un aumento di peso?

Pertanto, non provoca un aumento di peso, anzi. È consigliato a chi è a dieta, anche per il suo ridotto contenuto di calorie.

Xilitolo diabete

Avendo un indice glicemico pari a circa la metà, sembra essere uno dei migliori dolcificanti naturali alternativi dello zucchero. Il carico glicemico appare comunque elevato per chi soffre di diabete di tipo I.

Alcuni studi affermano, invece, che possa tenere sotto controllo il diabete, ridurre il grasso addominale e prevenire l’aumento di peso. Meglio consumarlo dunque sempre sotto stretto controllo medico.

Lo xilitolo può provocare l’acne?

Alcune persone hanno sperimentato reazioni allergiche, con sintomi quali orticaria, eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, prurito e/o gonfiori a bocca, mani e gola.

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Lo xilitolo può provocare ansia?

Altri effetti collaterali possono essere: vertigini, vomito, senso di costrizione al petto e debolezza generale.

Lo xilitolo provoca infezioni fungine?

Non crea infezioni fungine, anzi affama i funghi, a differenza dello zucchero da tavola, ad esempio, che alimenta il fungo della candida albicans.

Lo xilitolo causa acidità di stomaco?

In generale è ben tollerato, può, anzi, migliorare la digestione. Di norma è la masticazione ‘a vuoto’ che, stimolando i succhi gastrici, può provocare il problema dell’erosione acida, con gonfiore e bruciore momentanei.

Lo xilitolo può provocare secchezza alla bocca?

Secondo uno studio presente sul British Journal of Dermatology del 2005, potrebbe causare eczema al cavo orale, con croste infette intorno alla bocca e secchezza. Ma solo se consumato in grandi quantità.

Xilitolo cancerogeno

Non esiste alcuno studio che confermi un legame tra xilitolo e cancro. Tuttavia, esistono delle controindicazioni transitorie. Tipiche di tutti i polialcoli, ovvero gli alcol dello zucchero che si trovano comunemente in natura, come sorbitolo e mannitolo, derivato della mannite.

Se consumato in eccesso (si parla di oltre 430 gr al giorno!), lo xilitolo può infatti provocare gonfiore addominale, diarrea, flatulenza, specie se associato a carboidrati a lenta digeribilità.

Alcuni studi, effettuati su topi e ratti, suggeriscono, inoltre, la possibilità di un aumento di acido ossalico nelle urine, responsabile dello sviluppo dei calcoli.

Chi può usare lo xilitolo

Viene indicato a chi voglia tenere sotto controllo il peso. Può essere utile a bambini ed adolescenti, per contrastare la formazione di patologie dentali ed otologiche.

Per la stessa ragione, lo si può consumare anche in gravidanza ed allattamento. Ma può anche prevenire osteoporosi e invecchiamento dei tessuti, in quanto stimola la produzione di collagene. Chi soffre d’insonnia lo preferisce allo zucchero da tavola.

Xilitolo gravidanza

Sembra che questo zucchero possa apportare benefici al nascituro. Lo stato di salute orale della futura mamma ha infatti conseguenze anche su quella del piccolo.

Nell’ultimo periodo di gravidanza, può quindi essere buona norma consumare chewing gum con questo edulcorante (ma sempre sotto stretto controllo medico).

Lo scopo è ridurre la carica batterica nel cavo orale che, attraverso salivazione e allattamento, può essere passata al bambino, aumentando le probabilità di sviluppare la carie negli anni successivi alla nascita.

Questo dolcificante, pertanto, fungerebbe da antagonista, con effetti benefici fino al sesto anno d’età. Ed è ottimo anche per la futura madre, in caso di stipsi.

Xilitolo cani

Lievemente tossico per i cani, indipendentemente dalla tipologia di somministrazione, in grandi quantità può provocare depressione, perdita di coordinamento e spasmi, già 30 minuti dopo il consumo.

Lo xilitolo fa male ai gatti?

Fa male anche ai gatti. In grandi quantità può portare alla morte entro pochi giorni. Le cause sono da imputare alla differenza di metabolismo tra umani ed animali da compagnia.

Sembra infatti provochi gravi conseguenze anche anche nel furetto.

Dove trovare lo xilitolo

In generale, non dovrebbero esserci controindicazioni al suo consumo. È presente, infatti, in piccole quantità in frutta e verdura, come cavolfiore, spinaci e lattuga. Online e nei negozi specializzati si trova la versione artificiale.

Su Amazon si può trovare il dolcificante puro di betulla secondo prezzi e quantità molto variabili. Si va dal pacco da 3 kg,in polvere o stick monoporzione. Ma è possibile acquistare anche caramelle e gomme da masticare.

Xilitolo: caramelle

In commercio ci sono caramelle e gomme da masticare con questo edulcorante. Le quantità possono essere minime (e così i costi), ma si possono trovare anche barattoli da 80 gr contenenti singoli confetti o pacchetti con monoporzioni.

Pastiglie di xilitolo

Online ci sono anche compresse masticabili, strisce adesive, pastiglie da succhiare e spray nasali.

Si dice infatti che masticare possacontrastare l’otite, in quanto facilita l’eliminazione del cerume. Iltre, riduce la presenza di batteri nelle trombe di Eustachio, punto di contatto tra naso e orecchio.

Xilitolo o stevia

La stevia ha zero calorie ma un potere dolcificante di molto superiore (pari a circa 100-300 volte in più rispetto allo zucchero da tavola). Ed è inoltre ricca di proteine, fibre, vitamine e sali minerali.

Sostituti dello xilitolo

Un altro ottimo sostituto è l’eritrolo. Contiene poche calorie (0,24 per gr) ma inferiore potere dolcificante (30% in meno del saccarosio).

Ha gli stessi benefici, ma può causare nausea se ingerito in grandi quantità (dai 50 gr in su in una dose). A differenza della stevia, non altera il sapore dei cibi.

Altre informazioni

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Federica Gardener

Ho una laurea magistrale in Biotecnologie Alimentari. Scrivere per tuttogreen.it mi permette di coltivare la mia passione per la nutrizione e più in generale per il benessere e la salute. Dopo il mio percorso di studi, grazie alla mia esperienza di lavoro e alla mia curiosità innata, mi tengo aggiornata costantemente grazie a letture ed approfondimenti sul tema scienza dell'alimentazione e la nutrizione. E cerco di trasmettere agli altri maggiore consapevolezza e curiosità sul grande mondo degli alimenti… e non solo!

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