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Sorbitolo: cos’è, quando si assume e quali sono i rischi connessi a questo sostituto dello zucchero

È uno zucchero naturale alternativo al saccarosio. Il sorbitolo è stabile, lievemente dolce e ha una forte azione igroscopica. Per questo viene molto utilizzato non solo in cucina, ma anche in farmacologia ed in cosmetica.

Sorbitolo: cos’è, quando si assume e quali sono i rischi connessi a questo sostituto dello zucchero

Sorbitolo: che cos’è

È un alditolo, cioè l’alcol del glucosio. Similmente allo xilitolo, è un’alternativa naturale allo zucchero.

La sua versione artificiale, disidratata, dà vita al sorbitano, un componente di alcuni farmaci, e ai polisorbati, agenti emulsionanti usati anche nell’industria cosmetica ed alimentare.

Ha un gusto lievemente dolce che rilascia una sensazione di raffreddamento in tutta la bocca. A livello farmaceutico, viene utilizzato per diagnosticare laceliachia, la presenza di malassorbimento gastrointestinale e la colite.

Sorbitolo e sorbitano sono uguali?

Il sorbitano è un ricavato organico del sorbitolo. Tramite la disidratazione (esterificazione degli acidi grassi), si ottiene un gruppo di tensioattivi non ionici che vengono utilizzati come emulsionanti e antischiumogeni per creme, oli, prodotti dell’industria alimentare e cosmetica e nei preparati farmaceutici.

Sorbitolo struttura

È costituito da 6 atomi di carbonio, 14 di idrogeno e 6 di ossigeno. Si presenta infatti come una polvere bianca, facilmente solubile in acqua.

Sorbitolo alimenti

Detto anche glucitolo, si trova nelle alghe rosse, nelle bacche e in frutta come mele, pesche, albicocche, susine, pere, ciliegie e sorbe. È infatti da qui che prende il nome. È presente anche in verdure come cipolle, porri e asparagi; è quasi inesistente negli agrumi.

Sorbitolo da mais o frumento

Per molto tempo, la principale fonte di sorbitolo è stata il sorbo, che lo contiene al 12%. Oggi si preferisce ricavarlo da mais o frumento.

Per le sue capacità umettanti, viene spesso aggiunto a salse come maionese e senape, marmellate, creme per il viso, bagnoschiuma e farmaci integratori. Nelle gomme da masticare si usa la polvere di sorbitolo.

Sorbitolo E420

Noto con il nome di sciroppo di sorbitolo, è usato tra gli additivi alimentari come agente lievitante e stabilizzante. È infatti in grado di donare consistenza, impedendo la formazione di lieviti, muffe e altri microorganismi.

Per questo, la sua forma sintetica (E420) si trova in prodotti da forno come muffin, croissant, pan di spagna, panettone e altri.

Non intacca lo smalto dei denti in quanto i batteri potenzialmente cariogeni non sono in grado di utilizzarlo per il proprio metabolismo. Ma può causare gonfiore, crampi addominali e flatulenza, dato che viene in parte assorbito dall’intestino.

Quanto dura il sorbitolo

I suoi effetti migliori si ottengono tra una temperatura di 15° e 30°. Questo zucchero ha un altissimo punto di fusione (94°) e di fiamma (100°). Infatti può essere utilizzato senza conseguenze anche in cottura.

Sorbitolo integratore

Viene anche aggiunto agli integratori per facilitare l’evacuazione e migliorare il gusto.

Perché il sorbitolo è utilizzato con il carbone attivo

Negli umani, il sorbitolo serve a rendere più appetibili gli integratori a base di carbone vegetale. Ma anche ad aumentarne il potere lassativo e detossificante.

In un caso specifico in cui sono stati assunti insieme, il sorbitolo è stato associato ad un aumento eccessivo delle concentrazioni di sodio nel sangue. Può inoltre causare nausea e diarrea.

Sorbitolo lassativo

Dal momento che viene parzialmente assorbito dall’intestino, in soggetti sensibili può infatti causare diarrea, anche se consumato in dosi modeste (30 gr al giorno). Per questo, può essere somministrato come lassativo, sia per via orale che rettale.

È quindi sconsigliato a chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile e, in ogni caso, ai bambini al di sotto dei 12 mesi d’età.

Sorbitolo carie

Viene spesso aggiunto a dentifrici ecollutori. Non solo per migliorarne gradevolezza e pastosità, ma anche perché, come lo xilitolo, è in grado di affamare i batteri che procurano la carie. In questo caso, l’uso è particolarmente indicato ai bambini.

Sorbitolo fa male

Gli studi effettuati dall’FDA e dal Comitato per la sicurezza degli additivi della FAO (JECFA) non ha definito il sorbitolo come pericoloso. Tuttavia, si possono presentare diversi effetti collaterali nei soggetti più sensibili. Alcuni di questi sono:

  • Prurito a livello locale
  • Feci catramose
  • Difficoltà respiratorie
  • Sete eccessiva
  • Diminuzione del flusso dell’urina

Le donne in gravidanza o allattamento dovrebbero sempre consultare il medico prima di iniziare a consumare il sorbitolo. È assolutamente vietato in chi soffre di fruttosemia, l’intolleranza ereditaria al fruttosio.

Il sorbitolo fa male ai cani?

Si trova nel carbone attivo, un farmaco che si utilizza per sospetta tossicità anche nel cane e nel gatto. È utile ad aumentare il transito intestinale e quindi ad individuare più rapidamente le tossine, ma può comportare vomito, diarrea e disidratazione.

Non dovrebbe essere utilizzato su animali domestici con ridotta capacità cognitiva o respiratoria. Più in generale, questo zucchero può causare un repentino abbassamento della glicemia nel sangue che causa il cosiddetto ‘avvelenamento’ da gomma da masticare.

Il chewing gum, sia per la presenza di sorbitolo che di xilitolo, fa infatti male sia a gatti che cani, con conseguenze quali:

  • vomito
  • apatia
  • disorientamento
  • atassia (mancanza di coordinamento muscolare)
  • tremori
  • collasso
  • convulsioni
  • debolezza
  • diarrea
  • dolore addominale
  • tachipnea (respirazione accelerata)

Già dopo 30 minuti dall’assunzione. Dopo 8-12 ore, si possono verificare insufficienza epatica acuta, emorragie interne e morte.

È presente anche negli snack e nei mangimi complementari fito-nutraceutici per gatti. Un suo accumulo può causare neuropatia periferica e cataratta nei gatti diabetici.

Il sorbitolo può provocare aumento di peso?

In generale, l’uso dei dolcificanti alternativi non è affatto indispensabile, neppure nei casi in cui si seguano regimi ipocalorici.

Uno studio del National Institute on Aging, del Dipartimento della Salute americano, ha dichiarato che il consumo regolare di sostituti artificiali dello zucchero favorisce l’accumulo di grasso sull’addome.

sorbitolo
La formula chimica del sorbitolo

Sorbitolo e diabete

Il suo potere edulcorante è pari al 60% del saccarosio, ma fornisce circa il 40% di calorie in meno, date tutte da carboidrati. Pertanto, è possibile trovarlo in chewing-gum senza zucchero, caramelle e prodotti light dedicati a chi soffre di diabete, in quanto viene trasformato in fruttosio senza l’intervento dell’insulina.

In realtà, per la sua capacità di trattenere l’acqua, il sorbitolo potrebbe essere molto pericoloso per chi soffre di diabete.

Dato che viene assorbito dal corpo a partire del glucosio, e il glucosio viene sintetizzato a livello di tessuti insulinodipendenti, in caso di crisi iperglicemica, il resto dei tessuti potrebbe subire una carenza, poiché inibisce l’insulina.

Per questa sua tendenza ad accumularsi nelle cellule e ad uscirne con difficoltà, potrebbe quindi provocare cataratte, retinopatia e neuropatie periferiche. Pertanto, è sconsigliato l’uso ai diabetici.

Quando si può usare il sorbitolo

In caso sia necessario un lassativo (sotto indicazione medica). È molto utile a livello industriale per evitare la disidratazione dei cibi esposti all’aria, quindi è ideale anche in caso di secchezza cutanea e nell’ambito di un programma di prevenzione della carie.

Sorbitolo: pH

Il pH del sorbitolo è compreso tra 5 e 7, per questo viene usato nei cosmetici in qualità di agente umettante ed idratante. È spesso aggiunto alle gocce per alleviare la secchezza e l’irritazione oculare, e nei vaccini contro rosolia, parotite, varicella e morbillo (MMR ed MMRV), anti Rotavirus (che causa la gastroenterite, anche infantile) e febbre gialla.

Sorbitolo liquido

Viene usato come dolcificante nell’industria alimentare e come additivo in quella cosmetica. È vischioso, inodore ed incolore. È infatti disciolto, per il 70%, in acqua demineralizzata, per essere pronto all’uso.

Rallenta l’irrancidimento dei grassi, quindi viene spesso aggiunto a glasse, tartufi e gianduia. In più, aiuta a trattenere l’umidità naturale dei prodotti, aumentandone la morbidezza e quindi la texture.

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Sorbitolo cosmetici

È in grado di lavorare in sinergia con gli altri conservanti, migliorando le capacità antimicrobiche del prodotto finale. Sa inoltre rendere le formulazioni a base di glicerina meno appiccicose e più facilmente applicabili.

Nella sua versione liquida è utile a creare il trucco prostetico e quello dell’industria degli effetti speciali, per dare vita alla cosiddetta gelatina modellante.

Sorbitolo mannitolo

La soluzione di mannitolo + sorbitolo viene utilizzata, a livello chirurgico, per minimizzare l’emolisi cardiovascolare durante la prostatectomia. È dunque un farmaco, che va prescritto ed utilizzato solo in caso di necessità e sotto stretto controllo medico.

Non ci sono particolari effetti collaterali da segnalare, né per bambini e anziani, né per donne in stato di gravidanza e allattamento, ma può aggravare le condizioni renali, polmonari e cardiache di pazienti già affetti da problemi al cuore.

Sorbitolo e xilitolo sono uguali?

Hanno struttura, caratteristiche e controindicazioni simili. Fanno infatti parte della stessa famiglia, quella dei polioli, ma lo xilitolo ha maggior potere dolcificante, mentre il sorbitolo, un indice glicemico inferiore (9 contro 13).

Sorbitolo ed aspartame sono uguali?

Ha gli stessi effetti collaterali degli altri polioli (anche se in misura minore) ma in più, l’aspartame non può essere utilizzato da chi soffre di fenilchetonuria. Inoltre, non è adatto alla cottura, in quanto perderebbe il suo effetto dolcificante.

Inoltre, ha un potere dolcificante di molto superiore (180 contro lo 0,7 del sorbitolo).

Sorbitolo cancerogeno?

Nel 2012, in Italia, sono stati registrati 1 decesso e 2 intossicazioni gravi a causa di alcune confezioni di sorbitolo contaminato da nitrati. Si trattava, dunque, di nitrito di sodio, venduto come sorbitolo.

Un sale che viene usato come conservante e colorante nella carne lavorata, e che sembra possa aumentare, se consumato lungamente e in dosi eccessive, un aumentato rischio di cancro dell’esofago e dello stomaco.

Il sorbitolo è, pertanto, un ingrediente sicuro, in tutte le sue concentrazioni. Gli studi sugli animali, tra cui ratti iniettati con sorbitolo, non hanno mostrato incidenze di tumore concernenti il sito dell’iniezione.

Sorbitolo cristallizzato

Nella sua versione cristallizzata, è una polvere bianca molto utilizzata in farmaceutica e in cucina, anche dai grandi chef. La polvere di sorbitolo viene ricavata dallo sciroppo altamente purificato.

Il suo gusto è dolce ma leggero. La sua non reattività, dolcezza e compatibilità con molti principi attivi, lo rendono un vettore in molte formulazioni. Serve infatti spesso a migliorare il corpo delle preparazioni e a dar loro un gusto più piacevole.

È dunque un diluente, ad esempio nelle compresse e nella granulazione umida, ma anche un ottimo plastificante (nelle capsule di gelatina).

Altre informazioni

Per chi fosse interessato a sostituire lo zucchero con altri dolcificanti naturali per motivi di salute o dietetici, consigliamo di leggere i nostri dossier:

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Federica Gardener

Ho una laurea magistrale in Biotecnologie Alimentari. Scrivere per tuttogreen.it mi permette di coltivare la mia passione per la nutrizione e più in generale per il benessere e la salute. Dopo il mio percorso di studi, grazie alla mia esperienza di lavoro e alla mia curiosità innata, mi tengo aggiornata costantemente grazie a letture ed approfondimenti sul tema scienza dell'alimentazione e la nutrizione. E cerco di trasmettere agli altri maggiore consapevolezza e curiosità sul grande mondo degli alimenti… e non solo!

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