Senape: scopriamo gli utilizzi medicinali di una pianta conosciuta soprattutto per la salsa
La senape è una pianta della famiglia delle Brassicacee o crocifere. Diffusa soprattutto in India e nel Nordafrica, veniva utilizzata già dagli antichi Romani per la conservazione dei cibi. Oggi i suoi semi vengono aggiunti in un gran numero di preparazioni, come digestivi, depurativi e sedativi della tosse.
Sommario
Le proprietà
Ricca di proteine, ma anche di zuccheri, fibre, minerali e vitamine, è utile a favorire la digestione. Può essere ritenuta un purgante naturale, ma è anche consigliata per depurare il sangue e dare sollievo dai dolori reumatici.
I suoi semi possono aiutare chi ha problemi di sciatica o soffre di psoriasi. La pianta facilita l’espulsione degli acidi biliari, è quindi un emetico utile in caso di avvelenamento ma anche per la lotta all’ipercolesterolemia. Foglie e olio di senape aiutano a tenere sotto controllo anche aritmia e glicemia.
Merito degli acidi grassi Omega-3. Contiene anche buone quantità di magnesio, potassio, selenio, zinco e rame. E poi calcio e fosforo, vitamina A, C ed E, vitamine del gruppo B, colina e vitamina K. Infine beta-carotene, luteina e zeaxantina.
È cardioprotettiva, e si dice abbia anche proprietà antitumorali, grazie alla presenza di amminoacidi ossidanti come triptofano, leucina e arginina.
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Senape: gli utilizzi medicali
In Europa orientale i semi di senape nera vengono aggiunti al miele per creare un sedativo naturale contro la tosse grassa. In Canada vengono usati per curare le affezioni dell’apparato respiratorio; infatti se macinati, e posti all’interno di un panno caldo da appoggiare sul petto, sono perfetti contro l’asma.
In fitoterapia in caso di raffreddore e febbre è utilizzato 1 pizzico di senape in polvere e 1 cucchiaino di succo di limone sciolti in un bicchiere d’acqua calda, funzionano come gargarismo per il mal di gola.
Serve anche per cataplasmi contro artriti e dolori muscolari. Per i reumatismi sono sufficienti farina di semi di senape e gel di aloe, da diluire con acqua. Se miscelata invece all’olio di lino, otterrete un unguento ad azione analgesica per i muscoli.
Il decotto è ottimo sia per depurare il fegato che per facilitare l’espulsione di veleni e sostanze tossiche (come droga e alcol): 15 gr. di semi, macinati e disciolti in un bicchier d’acqua, possono invece fungere da purgante. Da consumare 3 volte al giorno. Infine per la sciatica, si può preparare un impacco con:
- 250 gr di gel di aloe vera
- 100 gr di farina di mais
- 15 gr di farina di senape
- 1 pezzetto di radice di zenzero frullata
Da applicare sulle zone doloranti per 2 ore al massimo. Lo stesso procedimento può essere utilizzato per creare un rimedio contro i geloni. Basta unire la farina di semi di senape a olio di calendula, olio di mandorla e acqua tiepida.
Farina e acqua fresca aiutano, invece, chi soffre di psoriasi. Ma la senape è utile anche a riparare i capelli danneggiati. Preparate, a questo proposito, una maschera a base di farina o polvere miscelata a olio evo, poco limone e due tuorli d’uovo.
Mentre per l’acne, mescolatela a poco aceto di mele. Un pediluvio a base di polvere di senape e bicarbonato può dare infine sollievo ai piedi affaticati, gonfi e doloranti.
Senape: gli utilizzi in casa
Considerata, in India, una pianta beneaugurale, a tutt’oggi, in Italia, foglie e cime fiorite vengono aggiunte a zuppe e minestre. Ma in cucina, la senape viene soprattutto utilizzata per realizzare una nota salsa piccante detta mostarda, che, in piccole quantità, può anche dare sollievo dalle scottature.
I semi possono essere conservati sott’aceto o essiccati, e sono anche particolarmente utili ad allontanare unto e cattivi odori da stoviglie e armadio. Una volta macinati, possono essere utilizzati come deodorante mani, per rimuovere pesce, caffè e altri odori forti. Mentre se lasciati interi e sparsi sul terreno, preverrebbero la formazione delle erbacce.
Controindicazioni
Le proteine contenute nei semi di senape possono causare reazioni allergiche; stesso discorso per l’olio, responsabile di irritazioni della pelle. Se ne sconsiglia l’utilizzo a chi soffre di gastriti e ulcere, e alle donne in gravidanza o allattamento.
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Ultimo aggiornamento il 7 Aprile 2019 da Rossella Vignoli