Piante e fiori

Alla scoperta dell’Abelia, una pianta che presenta più di 20 varietà

Consigli e suggerimenti per coltivarla in giardino e in vaso

Oggi parliamo dell’Abelia, un arbusto che produce deliziosi fiori bianco-rosa. Perfetta per il giardino, ma anche per abbellire terrazze e balconi.

Alla scoperta dell’Abelia, una pianta che presenta più di 20 varietà

Abelia: caratteristiche distintive

Arbusto appartenente alla famiglia delle Linneaceae. Al genere Abelia fanno parte circa una ventina di specie, quasi tutte originarie della Cina, alcune provengono da Messico e Giappone.

Si tratta di un arbusto sempreverde o semi-sempreverde dal portamento tondeggiante, che può arrivare a superare il metro d’altezza .

I fusti rossastri sono abbastanza lunghi, poco ramificati, ed hanno la tendenza ad arcuarsi.

Le foglie sono piccole e ovali, con i margini dentellati. Appena nate sono bronzee, col tempo diventano di un bel verde scuro e lucide.

Molto apprezzata come pianta da giardino per i bellissimi fiori bianchi variegati di rosa, in alcune varietà questi sono tubolosi, in altri casi a campanula.

Origini

Venne importata in Europa da Robert Fortune nel 1843 e la prima fioritura di abelia in Europa avvenne nel 1844, nel giardino inglese della Horticultural Society di Londra.

Varietà di Abelia

Questo genere comprende oltre 20 specie, cui vanno aggiunti numerosi ibridi, utilizzati come piante ornamentali per macchie isolate o siepi nei giardini.

Ecco le varietà più famose e diffuse.

Abelia grandiflora

Ibrido molto apprezzato per le fioriture abbondanti di un bel colore bianco con sfumature rosa. Può arrivare anche a 180 cm di altezza, le foglioline sono verde lucente nella parte superiore e più chiaro sotto.

A sua volta, l’Abelia grandiflora comprende altre varietà:

  • l’Abelia grandiflora “Gold Strike”, dalle foglie giallo–oro
  • l’Abelia grandiflora “Prostrata”, che non supera il mezzo metro e che ha un portamento strisciante
  • l’Abelia grandiflora “Francis Mason”, che produce germogli giallo rame e foglie ovali variegate di verde e giallo
  • l’Abelia grandiflora”Hopleys”, alta max 80 cm, le foglie variegate di giallo in autunno diventano rosa scuro
  • l’Abelia grandiflora ‘Sherwoodii’, variante nana e compatta con foglie e fiori più piccoli
  • l’Abelia grandiflora “Kaleidoskope”, arbusto con foglie lucide variegate che cambiano colore dal giallo limone in estate al giallo rosato in autunno.

abelia grandiflora

Abelia floribunda

Si tratta della prima specie introdotta in Europa. È un sempreverde di origini messicane che può raggiungere i 2-3 metri di altezza. Ha caratteristici rami divaricati e fortemente arcuati, ricoperti di una corteccia marrone. Produce foglie ovate e arrotondate verde scuro brillante.

I suoi fiori virano dal rosa tenue al rosso ciliegia.

abelia floribunda
I caratteristici fiori della Abelia Floribunda

Abelia chinensis

Arbusto di medie dimensioni, deciduo e dalla forma espansa, perenne cespuglioso, può raggiungere i 2 metri di altezza.

Le foglie sono rossastre e i fiori bianchi sfumati di rosa.

Abelia triflora

Specie molto rustica originaria dell’Himalaya. Di medie dimensioni, fiorisce precocemente in aprile producendo una grande quantità di piccoli fiori bianchi estremamente profumati. Ha un notevole potere decorativo.

Abelia Edward Goucher

Arbusto sempreverde dal portamento allargato. Può raggiungere un’altezza di 100 cm – 120 cm e tra luglio e settembre produce piccoli fiori lilla-rosa. È perfetta per formare piccole bordure.

Abelia “Confetti”

Varietà di piccole dimensioni (non supera gli 80 cm di altezza). I rametti sono ricoperti da fogliame variegato di bianco-crema, le foglie sono appuntite, lucide e con margini bianchi e centri verdi.
Da luglio a ottobre inoltrato, produce fiori tubolari bianchi con variegature rosa pallido.

Abelia: quando fiorisce

Fiorisce in estate, da metà giugno ad ottobre circa. I bellissimi fiorellini – talvolta profumati – hanno la corolla a campanula e sono bianchi variegati di rosa oppure rosa poco intenso.

Coltivazione dell’Abelia

L’abelia è una pianta che non ha particolari esigenze. Si presta alla creazione di siepi da allevare in forma libera o naturalistica, ma anche come macchia nel giusto contesto.

Vediamo quali sono i principali metodi di coltivazione.

Coltivazione in vaso

Essendo una pianta ornamentale, l’Abelia ben si presta per abbellire terrazzi o balconi e pertanto può essere coltivata anche in vaso o fioriere rettangolari.

Il vaso deve essere abbastanza largo e profondo (diametro di almeno 40 cm e profondità non inferiore a 50 cm) per consentire lo sviluppo sia delle radici che della chioma.

L’abelia allevata in vaso va messa in una zona in pieno sole ma riparata dai venti e va annaffiata abbastanza spesso. Dove l’inverno è molto rigido, deve essere riparata dal freddo ma sempre in un luogo luminoso.

Rinvaso

Si effettua in primavera, poco prima della ripresa vegetativa della pianta. Per favorire lo scolo dell’acqua si stratifica sul fondo del pietrisco e si aggiunge nuovo terriccio arricchito di concime organico.

Coltivazione in piena terra

I mesi ideali per l’impianto sono ottobre e novembre.

Anzitutto si deve mettere il vaso in un secchio con acqua tiepida per almeno 10 minuti per liberare più facilmente le radici, senza danneggiarle.

Occorre quindi fare una buca abbastanza ampia, almeno 30 cm, e porre sul fondo sabbia a grana grossa o argilla espansa, terriccio e concime organico ben mescolati.

Si inserisce la pianta lasciando il colletto un po’ più alto rispetto al livello del suolo. Si riempie con la terra estratta mescolata ad un substrato per fiorite e un po’ di compost. Si compatta e si annaffia con almeno 6 litri di acqua. Proseguire poi con regolarità per almeno i primi 15 giorni.

Cura dell’Abelia

Nonostante sia una pianta relativamente semplice da coltivare, con i giusti accorgimenti si possono ottenere ottimi risultati.
Scopriamo quali sono le migliori tecniche per curare al meglio l’Abelia.

Clima e temperatura

Teme un po’ il freddo, soprattutto nelle regioni con forti escursioni termiche sotto lo zero o abbondanti e frequenti nevicate. In tal caso, durante la stagione invernale, è bene effettuare una pacciamatura basale con foglie miste a torba per proteggere l’apparato radicale dal gelo.

Esposizione

Ama i luoghi soleggiati o a mezz’ombra, purchè riparati dai venti.

Terreno

Cresce bene in tutti i tipi di terreno ben drenati e molto fertili. Il substrato ottimale, che garantisce una fioritura più abbondante e prolungata, è un miscuglio di comune terreno, materiale organico e sabbia grossolana.

Annaffiatura

Le piante giovani e quelle coltivate in vaso hanno bisogno di annaffiature regolari. Le piante adulte e messe a dimora già da tempo vanno annaffiate almeno una volta alla settimana nel periodo marzo-ottobre.

In inverno: sospendere le annaffiature per le piante in piena terra, e diradarle al minimo per quelle coltivate in vaso.

Concimazione

Da inizio maggio è buona cosa concimare le abelie ogni 20 giorni utilizzando un fertilizzante ricco di azoto e potassio, diluito nell’acqua secondo le dosi riportate sulla confezione.

Potatura

Da effettuare per eliminare i rami secchi o danneggiati e per dar forma all’arbusto. Se, con il passare degli anni, l’Abelia diventa troppo legnosa, è possibile effettuare anche una potatura più drastica.

Moltiplicazione dell’Abelia

La moltiplicazione dell’Abelia può avvenire:

  • per seme: da farsi in primavera utilizzando del terriccio specifico, soffice e ricco di sostanza organica
  • per talea: nel mese di giugno si prelevano dalla pianta madre dei rametti lunghi 8-10 cm. Le talee, in numero di 3-4, vanno poi messe a radicare in vasi riempiti di terriccio composto da torba e sabbia, in parti uguali, mantenuto sempre umido. I vasi vanno riposti in luoghi riparati con temperature di 16-18°. A radicazione avvenuta, le nuove piante si allevano in vasi singoli per almeno 1 anno prima di essere messe a dimora definitiva
  • per propaggine: si effettua piegando e steccando i rami più lunghi e flessibili verso terra. Quando nel punto di contatto con il terreno compaiono radici ben sviluppate, la nuova pianta può essere separata dalla pianta madre. Questo tipo di impianto va effettuato in autunno dopo 2 anni di allevamento in vaso.

Messa a dimora dell’Abelia

La messa a dimora delle piantine di Abelia si effettua in primavera, in buche larghe e profonde almeno il doppio delle dimensioni del pane di terra che avvolge le radici.

Per creare una siepe si calcolano da 50 a 100 cm di distanza tra una pianta e l’altra. Prima dell’impianto, incorporare nel terreno ad una profondità di circa 30 cm dello stallatico ben maturo.

Malattie, parassiti e altre avversità

L’Abelia teme l’attacco degli afidi e, tra le malattie fungine, soffre il mal bianco soprattutto se coltivata in regioni con clima molto umido o dove piove spesso e abbondantemente. In tal caso occorre intervenire con un antiparassitario al piretro, all’ortica o all’aglio.

Anche se resiste abbastanza bene al freddo, va comunque riparata alla base con una leggera pacciamatura di paglia. E va sempre riparata dal vento.

Se la pianta non fiorisce potrebbe soffrire di carenza di sole e di concime.

Se i rami perdono le foglie significa che il terreno è troppo asciutto o il vaso è troppo piccolo. Occorre rinvasare e bagnare maggiormente e con regolarità.

abelia

Abelia: usi

Quasi esclusivamente per scopo ornamentale le piante di Abelia sono utilizzate per realizzare:

  • siepi di recinzione
  • macchie di colore separate nel giardino
  • bordure miste
  • sfondo di giardini rocciosi

Le varietà nane vengono coltivate per abbellire balconi e terrazze.

Abbinamenti

Si associa bene con rose dai toni gialli o aranciati, la spirea, la nandina domestica, l’osmanto, il cotoneaster ed il corniolo a corteccia colorata. Se coltivata in vaso, sta molto bene con i gerani.

Significato

L’abelia, nel linguaggio dei fiori, simboleggia la felicità ed il buon augurio. Ma è anche espressione di fiducia nelle proprie forze e concentrazione nei momenti difficili.

Curiosità sull’Abelia

L’Abelia chinensis fu scoperta nel 1800 circa, dal medico Clarke Abel, che si era recato in Cina anche per studiarne la flora. Com’è facilmente intuibile, il nome della pianta deriva da quello del suo scopritore.

Fin dall’antichità viene coltivata dai cinesi come pianta a scopo rituale. Secondo antiche credenze tale pianta ha infatti il potere di proteggere la casa e i suoi abitanti, compresi gli animali domestici.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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