Scopriamo le proprietà ed i benefici della curcuma, una spezia fino a poco tempo fa poco conosciuta in cucina. Utilizzata nella medicina ayurvedica (la medicina più antica del mondo) ha proprietà medicinali piuttosto importanti: proprietà antiossidanti, antinfiammatorie naturali, effetto positivo sui problemi digestivi…
Per potenziare le virtù terapeutiche con gli effetti della curcuma, è necessario combinarla con il pepe nero (piperina) per aumentarne i principi attivi Nota anche per le sue virtù coloranti è anche uno dei principali ingredienti della cucina naturale e un rimedio utile per la nostra salute e la bellezza. Scopriamone insieme tutte le caratteristiche e le proprietà.
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È una delle tante spezie di origine orientale, in particolare dell’Asia meridionale, poi diffusa in tutto il sud-est asiatico. Grazie ai commerci con l’Oriente giunse in Europa.
Veniva infatti importata sia la radice – o meglio i rizomi essiccati dal tipico colore giallo intenso – sia la polvere, ricavata sempre dal rizoma.
In particolare la polvere del rizoma essiccato è simile all’ocra ed ebbe un notevole impiego presso le popolazioni antiche grazie alle sue proprietà coloranti.
Già i Romani la utilizzavano per tingere i tessuti e Marco Polo in alcuni passaggi del ‘Milione’ parla di questa spezia avvicinandola, come potere colorante, allo zafferano ed infatti una delle varietà più comuni (nome botanico curcuma longa) è stata chiamata anche zafferano d’oriente.
Già dall’antichità era noto come colorante alimentare ed erba tintoria. Anche oggi l’estratto di curcuma è utilizzata per dare un giallo-arancio a bibite, prodotti da forno, gelati, biscotti e salse. Si riconosce in etichetta per la sigla E100.
La specie ornamentale della curcuma alismatifolia è impiegata come pianta d’appartamento. Caratterizzata da fiori violetti, ha un’origine asiatica che spiega i suoi due soprannomi che a volte la designano: tulipano Thai o tulipano del Siam.
Non è in grado di sopportare il freddo, per questo va tenuta in interno e coltivata in vaso. Si trova facilmente nei centri di giardinaggio in piantine già ben sviluppate e fiorite.
Bella e originale, questa pianta dal portamento eretto ha una grande infiorescenza composta da brattee rosa o bianche, a seconda della varietà.
La fioritura dura 2 mesi, nel periodo tra giugno e settembre. È caratterizzata da lunghe foglie lanceolate, costolate, di colore verde chiaro o verde-blu, anch’esse rigide.
Ha bisogno di terreno fertile e permeabile, annaffiature regolari, e una concimazione mensile con fertilizzante solubile.
Quando la fioritura volge al termine, a settembre, il fogliame comincia a ingiallire e poi essiccare. Bisogna rimuovere le foglie secche e ridurre al minimo l’innaffiamento dall’autunno alla fine dell’ inverno. Da marzo, riprendere gradualmente un’irrigazione che mantenga sempre la terra umida.
L’alismatifolia apprezza la luce, ma teme il sole diretto.
In questa pianta sono contenuti diversi componenti, eccovene una rapida sintesi:
Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e ha effetti positivi sui problemi digestivi.
La consapevolezza dei suoi poteri medicamentosi si diffuse nel XVI secolo per il trattamento dell’itterizia e dei disturbi del fegato. Ancora oggi sono molto apprezzati questi effetti di protezione del fegato e di stimolo per le vie biliari, di cui favorisce la secrezione e l’evacuazione. Sono dovuti alla curcumina, concentrata nel rizoma.
Questa sostanza ha anche un’azione antinfiammatoria, quindi è utile nei casi di infiammazione di tessuti e articolazioni, infatti se ne sta studiando il possibile utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide al posto dei FANS, gli antinfiammatori sintetici, evitando quindi gli effetti collaterali di questi ultimi, specialmente a danno dello stomaco e del sistema nervoso.
Questa spezia ha anche un potenziale effetto antitumorale: molte ricerche tendono ad evidenziare una azione efficace particolarmente contro i melanomi e i tumori della pelle, di cui rallenterebbe il progresso.
Queste proprietà sono presenti soprattutto nella curcuma fresca, che sta diventando un ingrediente sempre più conosciuto e presente sulla tavola degli italiani.
Inoltre sembrerebbe agire anche sull’herpes simplex e avere una qualche azione di contrasto dell’Alzheimer. Ma sono in corso ancora degli studi.
I benefici per la salute, lo abbiamo già detto, sono dovuti ai suoi alti livelli di beta-carotene e vitamina C, ma anche alla curcumina. Ed è questa sostanza che agisce sul peso.
Diversi studi scientifici stanno cercando di chiarire quali meccanismi esatti agiscano sul calo ponderale, ma è opinione comune che la curcuma sia una delle spezie brucia-grassi e abbia un certo effetto sulla perdita di peso. In primo luogo, perché:
Per ottimizzare questo assorbimento, è consigliabile consumarla in associazione al pepe nero.
Per accompagnare una dieta e ridurre la sensazione di gonfiore, si consiglia di preparare regolarmente un infuso di curcuma. La ricetta è semplice:
Preparazione. Versate in una tazza, contenente un filtro da té con questi ingredienti, dell’acqua bollente. Lasciate in infusione per una decina di minuti e bevetene 2 tazze al giorno. È importante sapere che la curcuma da sola non è sufficiente per perdere peso, ma è un alleato prezioso se affiancato ad una dieta equilibrata e all’esercizio fisico.
L’esercizio fisico intenso può provocare danni muscolari e infiammazioni. Il grado di lesione dipende dalla durata, dall’intensità e dal tipo di esercizio.
Gli sforzi sostenuti a lungoi e intensi (ad esempio corsa in discesa, con dislivello negativo importante su ultratrail per esempio, carichi in palestra pliometrici nel bodybuilding) causano gli effetti maggiori.
Un’assunzione di curcuma durante i pasti pre o post-gara, ma anche come integratore (titolato in curcuminoidi) durante questi esercizi è utile perché aiuta a ridurre il danno muscolare durante l’esercizio e a ottimizzare il processo di recupero.
Ecco altri rimedi naturali che possono avvalersi delle proprietà di questa pianta:
Ed ora vediamo quanto è consigliato assumere questa spezia.
È opportuno fornire un minimo di 200-300 mg di curcuminoidi al giorno durante l’esercizio fisico e i giorni di recupero.
Questo può avvenire attraverso la curcuma in polvere (in ricette di cucina), prodotti dietetici per l’esercizio fisico (bevande per l’esercizio fisico e/o bevande per il recupero che la contengono) o integratori alimentari specifici (compresse contenenti estratti titolati in curcuminoidi).
La piperina, un principio attivo del pepe, aumenta (di 20 volte) la biodisponibilità della curcumina e ne potenzia l’azione: combinate queste due spezie nei vostri piatti. Da 4 a 6 g di polvere di curcuma al giorno, cioè un cucchiaino, corrispondono a 200-400 mg di curcuminoidi;
Sotto forma di integratore alimentare: da 200 a 600 mg di curcuminoidi (soprattutto curcumina) al giorno.
Mangiare curcuma ogni giorno potrebbe metterci di buon umore. Consumata quotidianamente, questa spezia potrebbe migliorare la memoria e l’umore, secondo parecchi studi Universitari come ad esempio quello condotto dall‘Università della California di Los Angeles (UCLA).
Vediamo ora alcuni casi specifici.
Rizoma essiccato in polvere. Prelevare da 1,5 g a 3 g (1 cucchiaio) al giorno, che corrisponde a circa 60 mg-200 mg di curcuminoidi. (Questo è ciò che molte persone in India consumano quotidianamente, grazie al curry tradizionale.
In infusione. Inumidire 1 g-1,5 g di rizoma in polvere in 150 ml di acqua bollente per 10-15 minuti. Vi consigliamo di bere 2 tazze al giorno.
Come estratto fluido (1:1). Assumere da 1,5 ml a 3 ml al giorno.
Come tintura (1:5). Assumere massimo 10 ml al giorno.
Estratto standardizzato di curcuminoidi. Prendere da 200 mg a 400 mg di curcuminoidi, 3 volte al giorno. Queste dosi, che superano di gran lunga quelle ottenibili con il normale consumo di questa spezia, si ottengono solitamente utilizzando gli estratti standardizzati al 95%.
Vi consigliamo di utilizzare estratti contenenti bromelina o piperina (l’ingrediente piccante del pepe). Sono sostanze che migliorano l’assorbimento della curcumina.
Un’altra opzione è quella di assumere integratori di curcuma durante i pasti, dato che la presenza di grasso aumenta anche l’assorbimento della spezia.
Non sono noti effetti collaterali significativi legati all’utilizzo di questa spezia, purché consumata in dosi normali (fino a 1/1,5 gr).
Esiste qualche controindicazione per i soggetti che soffrono di ostruzioni o calcoli alle vie biliari; in questo caso è necessario consultare un medico prima di iniziare il trattamento con questa spezia.
Gli effetti della curcuma e della curcumina si possono aggiungere a quelli di altre piante, farmaci o prodotti naturali con effetto antinfiammatorio.
La curcumina teoricamente può interagire con la chemioterapia e i trattamenti radioterapici
Anche i soggetti sottoposti ad una terapia a base di anticoagulanti devono fare attenzione, dato che l’assunzione continua di curcuma può aumentare le probabilità di emorragie.
La curcuma è comunque sconsigliata alle persone che hanno problemi al fegato e soffrono di ulcera gastrica.
Al di là di queste, non sono note controindicazioni associate a questo alimento.
Si consiglia di consumarla fresca, aggiungendone un pezzetto sbucciato a fine cottura, per sfruttare appieno le sue preziose virtù ed i suoi principi attivi, che si possono disperdere con la cottura.
La forma più diffusa è per lo più in polvere ma va detto che alcuni orticoltori la vendono anche fresca. Vi consigliamo di scegliere preferibilmente una provenienza di origine biologica. La si trova anche in differenti forme:
Una volta chiarito in che forma viene commercializzata, ecco ora dove trovarla nella grande distribuzione.
È tuttavia possibile reperirla fresca nei più grandi negozi di ortofrutta e al mercato, sui banchi di alimenti esotici.
Ultimamente, questa spezia dalle tante proprietà si trova anche nelle più popolari catene di supermercati italiani, sia in polvere, che fresca (per esempio, all’Esselunga troviamo confezioni di curcuma dal Perù al prezzo di 2 euro circa a confezione).
Potrebbe interessarvi acquistarla anche come integratore, la trovate anche online direttamente su Amazon:
Eccola anche sotto forma di polvere o di compressa sempre in vendita online.
Capiamo come conservarla al meglio senza alterarne le proprietà.
La durata della conservazione dipende dalla qualità della polvere e dalle condizioni di conservazione, ma in generale si può conservare per 6-12 mesi. Per prolungare la durata della conservazione è importante conservare la polvere lontano da umidità e fonti di calore.
Si può utilizzare pura in polvere che in composizione con altre spezie, come per esempio nella preparazione di vari tipi di curry.
Dona alle preparazioni un bel color giallo paglierino e un leggero sentore di curry, se cotta attenua il profumo. Ideale per dare sapore a piatti di carne di bovino e di pollo, per insaporire il riso e come condimento per la verdura e i cereali. Chi più la utilizza sono gli indiani, che la impiegano nel chutney e anche nei dolci.
Potete spolverare questa spezia anche nei frullati di frutta fresca, a patto di azzeccare gli abbinamenti di gusto. Ottima con pere, mele, e banane, non va bene con le fragole.
E perché non provate anche voi a profumare e colorare i biscotti, i muffin dolci e salati e dare un tocco di colore perfino allo yogurt?
Lo sapevi? Deriva dall’arabo kurkum, che significa “zafferano”. Non a caso, la varietà più utilizzata di questa spezia deriva da una pianta conosciuta come zafferano d’India, paese dove questa spezia serve a preparare il curry o altre misture di spezie come il garam masala.
Zenzero e curcuma: una meravigliosa combinazione di sostanze benefiche. Insieme, questi 2 rizomi sono ancora meglio! I principi attivi di uno rafforzano quelli dell’altro. Aggiungete anche un po’ di pepe nero. Questo permette alla curcumina di essere digerita meglio e moltiplica i buoni effetti delle due radici. Noti per le loro proprietà antiossidanti, zenzero e curcuma combinati insieme aumentano le loro virtù fino a dieci volte.
Appartengono entrambe alla famiglia delle Zingiberaceae. I loro colori accesi, arancio e ocra, sono segno di un alto contenuto di antiossidanti, efficaci nel rafforzare le difese naturali.
Potete usare queste due radici anche nelle marinate, nelle salse e nei condimenti: un ottimo modo per portare un tocco profumato e colorato ai piatti. Lo zenzero conferisce un retrogusto piccantino, mentre la curcuma ha più un sapore ‘speziato’.
Potete spolverare queste spezie direttamente i piatti a fine cottura. Si adattano bene con la carne, sia bianca che rossa, specialmente quella stufata, si sposano con la verdura cotta e la zuppe.
Sono apprezzate anche nei dolci. Con il miele, la cannella e l’anice, sono gli ingredienti base del famoso pain d’épice francese.
Potete usarli in infusione: tagliate a strisce di 1 cm la radice di curcuma fresca e lo zenzero. Fate bollire l’acqua e mettete in infusione per circa 5 minuti, prima di filtrare. Si può lasciarle più a lungo se si desidera un gusto più speziato. Aggiungete qualche goccia di limone e un po’ di miele per dolcificare.
Potete preparare una salsa agrodolce: mescolate 4 cucchiai di olio d’oliva, il succo di 1/2 limone, 1 cucchiaino di miele, 1 pezzetto di 2 cm di zenzero e 1 pezzetto di 2 cm di curcuma, grattugiati, con un pizzico di pepe.
Questa spezia si sposa con diversi piatti, ma soprattutto con il riso, ed è comune nella tradizione indiana. Ci sono molte ricette che vi consigliamo, ma provate ad introdurla in alcune delle nostre ricette vegetariane e vegan, tra cui:
Vi proponiamo il riso basmati alla curcuma, arricchito da anacardi e uvetta, un piatto indiano tradizionale rivisitato in chiave più occidentale.
Curiosità: il riso basmati è in realtà una variante del riso pilau o pilaf. E’ il modo di cuocere il riso in Oriente, il riso assorbe il liquido di cottura e viene aromatizzato con varie spezie e colorato di giallo con zafferano o curcuma.
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione. In una padella antiaderente scaldate l’olio a fuoco dolce e unite lo scalogno tritato finemente e la curcuma. Fate dorare e versate il riso dopo averlo sciacquato due volte in abbondante acqua fredda per liberarlo dall’amido.
Fate tostare per almeno 5 minuti. Aggiungete il latte di cocco e cuocete senza portare a ebollizione per altri 10 minuti. Unite le spezie fatte prima ammollare in una tazza d’acqua calda che aggiungerete anch’essa al riso. Potete anche sistemarle in un sacchettino di garza per non ritrovarvi le spezie più grosse nel piatto.
Mettete il coperchio e con la fiamma bassissima cuocete finché tutto il latte di cocco non sarà asciugato. Eventualmente aggiungete un paio di cucchiai d’acqua. All’ultimo, nei piatti da portata, aggiungete gli anacardi e l’uvetta già ammollata in acqua tiepida per 10 minuti per farla rinvenire.
Per uno smoothie tutta salute ed energia, ecco gli ingredienti:
Preparazione. Mettete in un mixer i cubetti di ananas, la banana tagliata a rondelle, il succo di limone, la curcuma e lo zenzero grattugiati.
Si può anche mettere in infusione nell’acqua calda per fare una tisana corroborante in caso di raffreddore e nel latte per fare il golden milk.
Se vi interessa approfondire ulteriormente come utilizzare questa spezia, vi consigliamo anche la lettura di questi interessanti libri:
È interessante assumere un minimo di 200-300 mg di curcuminoidi al giorno.
La piperina ne aumenta gli effetti, motivo per cui si consiglia vivamente di combinarli.
Sì, può essere utilizzata per migliorare la salute della pelle grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antibatteriche.
Ecco in che ambito:
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