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Longkong, un frutto tropicale proveniente dalla Thailandia

Proprietà, utilizzi in cucina e in medicina tradizionale

Il longkong, chiamato anche langsat, è un frutto tropicale che cresce a grappoli con frutti che ricordano delle piccole patate. Originario della Thailandia e diffuso in altri Paesi del Sud-est asiatico, è un mix tra il longan e il litchi. La sua polpa ha un gusto dolce e amarognolo al tempo stesso. Ma del longkong non si butta niente. Nei suoi Paesi d’origine, infatti, il frutto e altre parti della pianta su cui cresce vengono utilizzati per curare varie malattie e disturbi, come la dissenteria, la malaria e le punture di scorpione.

Longkong, un frutto tropicale proveniente dalla Thailandia

Fondamentalmente viene prodotto per il commercio interno dei Paesi di produzione. Soltanto una minima parte della produzione viene esportata.

Che frutto è il longkong

Il longkong è un frutto tropicale proveniente dalla Thailandia. Una via di mezzo tra il longan e il litchi. Della famiglia delle Meliaceae, il suo nome scientifico è lansium domesticum/parasiticum.

Grande 7 cm circa, può avere varie forme: tonda, ellittica od ovale. Somiglia ad una patata piccola, ma cresce a grappoli ricoperti da una sottile peluria chiara. La pelle, più o meno spessa, racchiude un a polpa dolce, bianca e traslucida, che contiene a sua volta dei semi piatti di color verde. Da uno a tre, sono coperti da uno spesso aril biancastro e dal gusto agrodolce.

Da giovane, il frutto è verde. Quando poi raggiunge la maturazione, diventa giallo.

Il longkong matura nel periodo che va da luglio a settembre. Una volta colti, i frutti vanno consumati nel giro di breve tempo altrimenti la buccia annerisce, pur mantenendo inalterato il sapore della polpa interna. Si può mangiare crudo, in tutta naturalezza, oppure conservato nello sciroppo.

Tipologie di longkong

I thailandesi fanno una distinzione tra 2 varietà di longkong, in base allo spessore della buccia, che varia da 2 a 6 mm.

  • Spessa: long gong, più facile da sbucciare direttamente con le mani facendo una leggera pressione
  • Sottile: langsad

Pianta del longkong: com’è fatta

La pianta del longkong (Lansium parasiticum o Lanzones) è una specie di albero appartenente alla stessa famiglia del mogano.

Diffusissima nelle foreste del Sud-est asiatico, viene coltivata in Cambogia, Vietnam, Thailandia, India, Indonesia, Filippine e Malesia. Inoltre, questa pianta è stata anche trapiantata alle Hawaii e in Suriname. Per crescere bene e produrre molti frutti richiede un clima tipicamente tropicale, con temperature elevate e tassi di umidità altrettanto elevati.

L’albero del longkong ha dimensioni imponenti: può arrivare a 30 metri di altezza, mentre il diametro del suo tronco è di 70-80 centimetri circa.

Comincia a fruttificare verso i 12-15 anni di età. Alla soglia dei 20 anni, può produrre oltre 100 kg di frutta all’anno.

Vediamo come si presenta questa pianta, analizzandone le varie parti.

  • Tronco: irregolare e con un diametro di 70-80 cm
  • Radici: ben ancorate a terra, fuoriescono e sono ben visibili in superficie
  • Corteccia: grigiastra e con macchie scure
  • Legno: duro, spesso e resistente, viene utilizzato localmente per la costruzione di case rurali
  • Chioma: molto voluminosa, è composta da foglie simili a capelli sottili
  • Foglie: di forma pinnata, sono molto sottili
  • Gemme: di forma ellittica, posso arrivare a misurare 20 cm in lunghezza e 10 cm in larghezza
  • Steli dei germogli: lunghi max 12 mm
  • Fiori: piccoli e con steli corti, presentano una corona dura a forma di uovo e uno stame lungo 2 millimetri rotondo nella parte superiore. Questi fiori sono il simbolo della regione di Sumatra, in Indonesia
  • Frutto: il longkong matura tra luglio e settembre; può essere consumato fresco oppure conservato in uno sciroppo

Valori nutrizionali del longkong

100 grammi di prodotto fresco crudo apportano 57 calorie, ripartite in carboidrati, fibre e proteine. Ricco di vitamine, soprattutto B e C, contiene anche buoni quantitativi di ferro, calcio e fosforo. Non contiene praticamente grassi.

Come si mangia il longkong

Il longkong si mangia senza buccia. Nel punto in cui lo stelo si inserisce nella pelle, si esercita una leggera prezzione con le dita in modo da aprire il frutto facilmente. Lo si divide quindi in due parti e si procede staccando la pelle. La polpa è traslucida e, spesso, contiene dei semi. Il longkong si gusta così, in tutta la sua fresca naturalezza.

Una volta raccolto, va consumato subito perché annerisce nel giro di 2 giorni e il gusto si altera in breve tempo.

longkong
Ecco una foto da cui possiamo vedere una certa somiglianza col litchi.

Che gusto ha il longkong

La polpa del longkong è molto dolce, ma con una nota amara ed acidula che lo rendono dissetante. Per dare un’idea, sembra un po’ un mix tra uva, pompelmo e banana. Se ancora acerbo, risulta aspro.

Come scegliere il longkong

Per un’ottima degustazione, il longkong deve essere maturo al punto giusto, né troppo dolce né troppo aspro. Per capire se è il momento giusto per poterlo consumare, basta osservare la pelle, che deve virare sul giallo. Se ancora verde, è segno che il frutto è ancora acerbo.

Quali sono le proprietà del longkong

Il longkong viene utilizzato nella nella medicina tradizionale per il trattamento di varie patologie e disturbi.

Vediamo nello specifico quali sono le proprietà che gli vengono riconosciute

  • Abbassa i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) ed aumenta quelli di colesterolo “buono” (HDL) grazie alla presenza di niacina
  • Mantiene in salute l’apparato cardiovascolare grazie alla presenza di fibre
  • Contrasta l’emicrania per la presenza di riboflavina
  • Protegge l’apparato gastro-intestinale e favorisce la corretta funzionalità dell’intestino sempre per la presenza di fibre
  • Aiuta il sistema nervoso e rafforza la memoria per la presenza di fosforo
  • Preserva il benessere di ossa e denti per via della presenza di calcio
  • È un buon antiossidante per la pelle, i denti e gli occhi per la vitamina A

Come si mangia il longkong

Oltre che come semplice frutto, nei suoi luoghi d’origine, il longkong viene usato anche nella preparazione di zuppe, marmellate salse agrodolci, snack e dessert di vario genere. In commercio, il longkong si trova anche sciroppato, conservato in scatola.

Un Cina, usano questo frutto essiccato per preparare zuppe dolci.

In cucina, i semi vengono scartati perché troppo amari.

Altri utilizzi nell’ambito della medicina tradizionale

Nei luoghi di produzione, tutte le parti del longkong vengono utilizzate. Questo frutto viene inoltre utilizzato anche nell’ambito della medicina popolare, ad esempio contro vermi intestinali ed ulcere.

Nello specifico:

  • Con la corteccia, vengono trattate diarrea e malaria
  • La corteccia polverizzata viene usata per trattare i morsi di scorpione
  • La pelle è usata per trattare la diarrea
  • I semi polverizzati servono per abbassare la febbre
  • La pelle bruciata è un ottimo repellente per le zanzare

Altri nomi del longkong

Nelle diverse nazioni del sud-est asiatico, questo frutto tropicale viene chiamato anche con altri nomi, quali, langsat, duku, kokosan, lanzones, ceruring, lòn bon, buwa-buwa, gadu guda e bòn bon.

In inglese, il long kong viene indicato con i termini “langsat” o “lanzones”.

Altri frutti tropicali

Se vi interessano i frutti strani di Paesi lontani, o gli incroci insoliti, ecco le nostre schede:

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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