Oli essenziali e vegetali

Olio di canola: che cos’è e a cosa serve?

Una variante dell'olio di colza da conoscere meglio

Tra gli oli vegetali, l’olio di canola presenta proprietà ed effetti oggetto di controversie. Ancora poco diffuso in Italia, è una varietà dell’olio di colza utilizzata per il consumo alimentare soprattutto in Canada e negli Stati Uniti. Scopriamo come si ottiene e come si usa e capiamo qualcosa di più sull’origine delle controversie che lo circondano.

Olio di canola: che cos’è e a cosa serve?

Olio di canola e olio di colza: differenze

La colza è una pianta erbacea caratterizzata da fiori di colore giallo intenso. Dai suoi semi si estrae un olio vegetale impiegato soprattutto per produrre biocarburanti e lubrificanti, ma anche per usi alimentari. Si tratta dell’olio di colza.

L’olio di canola è ricavato da una varietà di semi di colza geneticamente modificati e presenta una ridotta quantità di acido erucico.

Utilizzato soprattutto negli Stati Uniti e in Canada, è molto meno diffuso e conosciuto in Europa.

Per il consumo alimentare è consigliato l’olio spremuto a freddo e possibilmente di provenienza biologica. Solo in questo modo è possibile assicurarsi i benefici per la salute legati all’interessante composizione nutrizionale dell’olio evitandone i potenziali rischi. Presenta infatti effetti sulla salute potenzialmente benefici, ma su cui permangono ancora dubbi nutrizionali.

Tra gli altri possibili utilizzi non alimentari di quest’olio troviamo quello cosmetico, soprattutto per la bellezza dei capelli, e l’uso come biocarburante.

Olio di canola: cos’è

Canola è in realtà l’acronimo di “CANadian Oil Low Acid”, ovvero ‘olio canadese a basso contenuto di acido’. È stato infatti selezionato intorno agli anni ’70 da un gruppo di ricercatori canadesi utilizzando una particolare varietà di colza.

Si è ottenuto così un olio vegetale con ridotte concentrazioni di acido erucico da impiegare per usi alimentari umani.

Olio di canola

Sottoponendo a processi di raffinazione e stabilizzazione chimica una particolare varietà di colza, la Canadian Brassica, gli studiosi hanno così ottenuto un olio vegetale raffinato con basso contenuto di acido.

Allo stato grezzo si presenta con un colore tendenzialmente ambrato, che tende ad assumere sfumature molto più chiare dopo rettifica.

Olio vegetale di canola

Si tratta di un olio geneticamente modificato, che viene adoperato anche per uso alimentare come condimento.

Olio di canola acidi grassi monoinsaturi

In circa 100 grammi di questo prodotto sono contenuti 61 gr di acidi grassi monoinsaturi.

Olio di canola spremuto a freddo

La spremitura a freddo rappresenta un procedimento utile per massimizzare la resa di questo prodotto in alternativa all’estrazione tradizionale con l’uso di solventi.

Costituisce, inoltre, un modo valido per superare i problemi legati al processo di raffinazione e stabilizzazione che rendono l’olio un prodotto potenzialmente rischioso per la salute.

Olio di canola: fa male?

I rischi associati all’uso di olio di colza e di canola sembrano dovuti proprio alla presenza di acido erucico. Secondo alcuni studi si tratterebbe di una sostanza lipidica cardiotossica in grado di danneggiare il processo di crescita e organi come il cuore e il fegato.

La percentuale di acido presente nella colza generalmente oscilla tra il 35 e il 50%. In quello di canola, invece, raggiunge solo il 2%, divenendo quindi notevolmente inferiore come concentrazione. Vecchi studi e frodi alimentari del passato hanno creato un alone di diffidenza verso quest’olio e quello di colza.

In realtà, più recentemente questi oli vegetali, in particolare quello di canola, sono stati riabilitati indicandoli come in grado di ridurre il rischio di malattie cardiache. Anche le persone affette da diabete potrebbero beneficiare dell’utilizzo di quest’olio come condimento.

Tuttavia, i benefici potenzialmente associati al consumo di quest’olio sarebbero resi vani dall’intensivo processo di raffinazione e stabilizzazione a cui è sottoposto.

Raggiungendo elevatissime temperature, alcune componenti benefiche si trasformano in elementi nocivi per la nostra salute. Il metodo di spremitura a freddo, invece, costituirebbe una soluzione contro questo inconveniente.

Gli studi scientifici più recenti sembrano averlo assolto dai molti presunti effetti negativi sulla salute. Grazie alla presenza di sostanze come acidi grassi Omega-3, tocoferolo e grassi insaturi, sembrerebbe essere una sostanza benefica nel complesso. Nel dubbio, l’uso alimentare è da considerare con le dovute cautele.

Olio di canola e colesterolo

La cospicua quantità di acidi grassi polinsaturi, del tipo Omega-3 e Omega-6, rende quest’olio un potenziale alleato per la riduzione dei trigliceridi e dei livelli di colesterolo nel sangue. Tuttavia, il problema nel consumo alimentare è riconducibile soprattutto ai processi di raffinazione e di stabilizzazione del prodotto.

Olio di canola

Olio di canola: proprietà e caratteristiche nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale, quest’olio vegetale presenta una buona componente lipidica. Contiene sia acido oleico (omega 9), come l’olio extravergine di oliva, che acido linoleico Omega 6 e alfa-linoleico Omega 3, acidi grassi molto utili per la salute.

Favorisce anche un buon apporto vitaminico, soprattutto delle vitamine dei gruppi E e K, insieme a importanti sostanze antiossidanti come fitosteroli e tocoferoli.

Inoltre, è ricco di canololo, un composto fenolico dotato di importanti proprietà antiossidanti, benefiche per la salute dell’organismo.

Olio di canola: a cosa serve

Quest’olio viene utilizzato in cucina, sia come olio da tavola per il condimento che per la frittura di alimenti. A scopo industriale è adoperato nella produzione di margarina.

Olio di canola: per friggere

Un impiego costante di quest’olio raffinato potrebbe comunque comportare alcuni rischi per la salute. Ciò soprattutto se lo si usa abitualmente come condimento per le pietanze oppure per friggere.

In effetti, grazie al suo elevato punto di fumo, può essere impiegato per la frittura degli alimenti. Meglio allora farne un impiego comunque moderato e non quotidiano.

Olio di canola: punto di fumo

Grazie al suo elevato punto di fumo (240°) dovuto all’alto contenuto di acido oleico, viene utilizzato anche per la frittura, tuttavia, è consigliato evitarne un uso quotidiano.

Olio di canola: spray

Si può trovare in commercio anche una versione spray dell’olio per usi culinari.

Olio di canola

Olio di canola sostituto a tavola

In ogni caso in Italia a tavola e nella preparazione di alimenti, si continua a preferire l’uso dell’olio extravergine di oliva, guardando ancora un po’ con diffidenza l’olio raffinato proveniente dal Canada.

I risultati contrastanti delle ricerche e soprattutto l’uso di sostanze e alte temperature durante il processo di raffinazione spingono a privilegiare un prodotto naturale di indubbie e rinomate proprietà nutrizionali.

Olio di canola per capelli

L’olio ricavato dai semi di colza può essere adoperato anche per usi cosmetici.

In particolare, sembra essere un prodotto utile per il trattamento dei capelli crespi. Grazie all’elevata concentrazione di grassi insaturi è un ottimo aiuto per mantenere i capelli forti e sani.

Inoltre può essere impiegato come olio vettore per i massaggi e l’aromaterapia.

Olio di canola biocarburante

Tra gli altri possibili usi non alimentari vi è anche l’utilizzo come combustibile per autotrazione. In particolare, è adoperato come biocarburante per motori diesel.

Olio di canola: prezzo

Soprattutto in Nord America, quest’olio ha conosciuto una rapida e notevole diffusione a livello industriale grazie anche ai bassi costi di produzione. Si trova quindi in commercio ad un prezzo molto concorrenziale, soprattutto in confronto ad altri oli vegetali più pregiati come l’olio di oliva.

Attualmente è presente in numerosi prodotti industriali, come snack, dolci, chewing gum, margarine e altri prodotti alimentari confezionati. Nella lista degli ingredienti sulle etichette spesso è presente sotto la dicitura ‘olio vegetale‘ oppure con ‘altri oli’.

Il prezzo dell’olio puro al 100% si aggira intorno ai 5 euro per una confezione da 750 ml.

Olio di canola dove si compra

In Italia quest’olio per uso alimentare è ancora poco diffuso tra gli scaffali dei supermercati dato lo scarso utilizzo in cucina a favore dell’olio d’oliva.

In Paesi europei come la Germania, invece, possiamo trovarlo commercializzato con il nome di rapso e vantato come prodotto dalle proprietà benefiche.

Questo prodotto tedesco può essere facilmente acquistato on line, per esempio su Amazon:

Altri oli vegetali

Forse ti potrebberp interessare anche anche le nostre schede sui vari oli vegetali per uso culinario e cosmetico:

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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