La Saintpaulia, meglio nota come violetta africana, è una pianta molto apprezzata per la facilità della sua manutenzione e l’abbondante fioritura praticamente continua. In commercio se ne trovano tanti ibridi, di diverse forme, colori e dimensioni. Si tratta di una pianta che non ha particolari esigenze e cresce molto bene all’interno delle nostre case, sia in estate che in inverno.
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Ecco alcuni consigli per mantenerla in buona salute così da regalarci meravigliose fioriture.
La Saintpaulia, questo il suo nome botanico, è una piccola pianta perenne molto apprezzata per abbellire aiuole ma anche angoli e davanzali degli interni. Originaria delle zone montuose di Kenya e Tanzania, ne esistono più varietà. Ma andiamo a vedere quali sono le caratteristiche principali della varietà più comune e più diffusa.
Come già accennato, ci sono numerosi ibridi di Saintpaulia tra cui poter scegliere. Si contraddistinguono per piccole differenze nei fiori, soprattutto per la forma e il colore. Le varietà più apprezzate sono quelle che, in genere, vengono definite “mini”, perché adatta alla coltivazione in vasetti molto piccoli, anche di diametro di appena 4-5cm.
Andiamo a scoprire quali sono le varietà principali.
Tendenzialmente in estate. Tuttavia, gli esemplari coltivati in casa, spesso fioriscono anche nelle altre stagioni, e pure in inverno.
Si tratta di una pianta ornamentale che non presenta particolari esigenze per la cura e la coltivazione. Avendo un apparato radicale piuttosto delicato, si consiglia di utilizzare un substrato costituito da torba, sabbia e terriccio di foglie. Soffre molto, invece, nei terreni calcarei e poveri di humus.
Ama le zone ben illuminato ma non la luce diretta del sole. Quella ottimale sarebbe un’esposizione dietro una finestra oppure un balcone a sud-est. È una pianta che soffre molto il caldo, specie quando il termometro supera i 30°. Di contro, rischia di morire al di sotto dei 15°C. Per questo motivo, durante l’inverno, l’ideale sarebbe posizionarla in una zona al riparo dalle correnti d’aria.
Spesso, le violette africane vengono piantate insieme ad altre varietà di viole, come le viole cornute e quelle del pensiero, per creare deliziose aiuole e bordure. Molto belle piantate da sole, stanno molto bene anche insieme ai bulbi fioritura primaverile, come tulipani e narcisi.
Il terreno deve rimanere costantemente umido, ma occorre prestare attenzione ad evitare i ristagni dirci. Durante i mesi più caldi dell’anno, le annaffiature devono essere piuttosto frequenti; in inverno, invece, va annaffiata solo quando lo strato superiore del terriccio risultato asciugato del tutto. Ad ogni modo, bisogna sempre stare molto attenti a non bagnare le foglie carnose perché sono soggette a marciume e alla formazione di muffe.
Da aprile ad ottobre, una volta ogni 2 settimane, è bene somministrare un fertilizzante liquido, ricco di fosforo e potassio, diluito nell’acqua delle innaffiature. Sospendere invece le concimazioni in inverno.
La causa più comune a questo diffuso problema è da ricondurre a condizioni di scarsa illuminazione. Infatti, pur non amando la luce diretta, per poter formare i boccioli, questa pianta necessita di luce piuttosto intensa.
La violetta africana si può riprodurre tramite:
Si può moltiplicare anche in acqua. Vediamo come fare:
Dopo circa un mese, cominceranno a spuntare le radici e alcune foglioline. Quando le nuove piantine saranno cresciute di almeno 3 cm, le potete mettere in vaso (una per ogni caso) e cominciare a curarle secondo i parametri prima spiegati.
Non necessita di una potatura vera e propria. Al massimo, vanno solo eliminate le foglie e i fiori che risultano rovinati, secchi o mollicci.
Quando le radici cominciano a fuoriuscire dai fori di drenaggio del vaso, vuol dire che è arrivato il momento di procedere con il rinvaso, utilizzando un vaso più grande del precedente, ed utilizzando un terriccio nuovo, fresco e sciolto, torboso e ricco di humus.
Pelose e carnose, vanno pulite semplicemente utilizzando un pennello con setole molto morbide e perfettamente asciutto. Bisogna invece fare sempre molta attenzione a non bagnarle durante l’irrigazione.
I suoi principali nemici sono gli afidi, la cocciniglia e il ragnetto rosso. Tra le malattie, quelle di carattere fungino, come il marciume radicale, la cui causa primaria è da ricercare nel ristagno idrico.
È una piantina da interno molto economica. Di media, un vasetto costa attorno ai 7 euro.
Il nome botanico Saintpaulia è in onore del l barone Walter Von Saint Paul-Illaire, che la scoprì nel 1892 sulle montagne dell’Usambara, in Tanzania. Il nome più comune, invece, si riferisce alla sua somiglianza alla classica viola.
È una pianta commestibile per gli animali domestici.
Nel linguaggio dei fiori, la Saintpaulia ionantha vuol dire “io ritornerò sempre”. Per questo motivo, la si regala spesso alla persona amata o ad una persona a cui si è legati da un rapporto profondo e particolare.
Significa anche modestia e umiltà.
Ed infine, ecco alcune schede monografiche su piante e fiori:
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