Acupressione: la versione manuale dell’agopuntura
Cos'è, come funziona, benefici e controindicazioni
Vi siete mai accorti che quando avete male alla schiena, specie alla zona lombare, tendete a poggiare le vostre mani proprio nel punto dolente? E che in quei giorni in cui siete in preda ad un attacco di emicrania vi sorreggete il capo con le mani? Sono gesti del tutto naturali ed istintivi. E, senza esserne coscienti, state eseguendo l’Acupressione, una forma di medicina complementare che fa parte delle antichissime pratiche della medicina tradizionale cinese. In questo articolo andremo a spiegare nel dettaglio in cosa consiste questa tecnica ma, per cominciare, semplifichiamo al massimo, paragonandola all’agopuntura effettuata senza aghi. Entrambe queste tecniche, infatti, vanno a ristabilire il corretto fluire dell’energia vitale.
Sommario
- Che cos’è l’Acupressione
- Come funziona l’Acupressione
- A cosa serve l’Acupressione
- Quali sono i punti di pressione
- Quali sono i benefici dell’Acupressione
- Acupressione e stress
- Acupressione e nausea
- Quanto dura una seduta di Acupressione
- Quale frequenza delle sedute di Acupressione
- Eseguire l’Acupressione da soli
- Qual è la differenza tra Acupressione e Agopuntura
- Controindicazioni
Che cos’è l’Acupressione
Spesso chiamata anche Digitopressione, è una metodologia terapeutica naturale molto antica. Insieme all’Agopuntura e alla Fitoterapia, infatti, costituisce una delle tre grandi discipline della medicina cinese.
Si esegue esercitando una pressione con le dita delle mani, in corrispondenza dei punti in cui, di solito, viene seguita l’agopuntura.
In questo modo si va a stimolare il flusso energetico del corpo, per risolvere stati dolorosi e, al tempo stesso, aumentare le capacità di autoguarigione e avere una maggiore resistenza alle malattie.
Origini della Acupressione
In Cina, più di 5000 anni fa, si cominciò ad indagare sul fatto che, esercitando una certa pressione su alcune parti del corpo, il dolore localizzato veniva alleggerito e, al tempo stesso, si traevano benefici anche in altre parti, lontane dal punto specifico.
Si cominciò così a capire – e ad approfondire – il fatto che, agendo sulla riduzione di un dolore specifico, sia avevano influenze positive anche sul corretto funzionamento di alcuni organi interni. Tutt’oggi, questa disciplina è molto studiata in Asia orientale. Alcune ricerche effettuate dai ricercatori dell’Università di Taiwan hanno dimsotato che l’acupressione potrebbe arrivare a curare addirittura fino al 90% delle problematiche fisiche.
Come funziona l’Acupressione
Alla base vi è il concetto che il nostro corpo è attraversato dal Qi, un flusso energetico che fluisce attraverso i 12 meridiani principali.
Quando questo flusso si interrompe, ad esempio per una malattia o a causa di un periodo di forte stress, si viene a creare uno squilibrio energetico che si manifesta sotto forma di un disturbo (tensione, malattia, dolore…). Ecco quindi che, andando a stimolare il flusso energetico, è possibile risolvere il problema.
A differenza dell’agopuntura, la stimolazione dei punti su cui agire viene eseguita con pressioni localizzate con le dita e non con gli aghi.
A cosa serve l’Acupressione
Si tratta di un trattamento che va a sbloccare il Qi, l’energia vitale (in caso di ristagno, dispersione o eccesso), in modo da recuperare la vitalità e favorire l’autoguarigione.
In precise aree del corpo si effettuano delle pressioni con le dita, oppure utilizzando piccole fasce dotate di particolari ‘bottoni’ che vanno a premere sulla pelle.
I canali meridiani su cui si agisce, ovvero i principali canali energetici, sono 12.
Le pressioni, dalla punta delle dita, attraversano il corpo e andandosi così a connettere al cervello e poi agli organi e visceri associati.
Ripristina il regolare flusso dell’energia così da favorire il ritorno al normale stato di salute e benessere.
Quali sono i punti di pressione
Secondo l’antica medicina cinese, ci sono circa 400 punti di pressione su cui poter agire. Vediamo quali sono i principali e i disturbi associati:
- Zu San Li, per problemi digestivi, nausea, diarrea, gonfiore addominale
- ìMare della tranquillità: al centro dello sterno, aiuta a ripristinare l’equilibrio emotivo, alleviando così fgli stati di ansia e depressione
- Terzo occhio: posto tra le sopracciglia, dona sollievo in caso di mal di testa, congestione nasale e sinusite, così come anche in caso di insonnia e stanchezza cronica
- Weizhong, per dolori da sciatica e artrite
- Pang Guang Shu: sopra al coccige, nella parte sinistra, allevia i dolori correlati al ciclo mestruale ed anche ai dolori lombari in genere
- Neiguan: posto tre dita sotto il polso, è il punto per far passare nausea, vomito e vertigini (indipendentemente dalla causa scatenante); inoltre, riduce lo stress e aiuta a calmare la mente
- Anmian: sotto l’orecchio, appena prima della mandibola, favorisce il rilassamento e aiuta a prender sonno più rapidamente
- Stomaco 36: 4 dita sotto il ginocchio e un poco verso l’esterno dello stinco. La stimolazione ci questo punto apporta un’ampia gamma di benefici (riduce gli stati di infiammazione, migliora la salute del cuore, normalizza i valori di pressione e glicemia). Non è quindi un caso che in Cina, questo punto, è noto come “il punto di longevità”, mentre in Giappone viene denominato “il punto delle 100 malattie”
- Hengu: il muscolo carnoso che si trova fra pollice e indice. Allevia gli stati di costipazione e i disturbi intestinali, così come anche il mal di testa, il mal di denti e i dolori cronici in generale
- Shen Men: al centro della terza parte superiore dell’orecchio, agisce sul sistema nervoso; per questo, aiuta nella gestione dello stress. In agopuntura viene spesso utilizzato come aiuto per smettere di fumare
Quali sono i benefici dell’Acupressione
Questa pratica libera i flussi di energia bloccati o interrotti, ripristinando il loro regolare flusso. Così facendo, permette di tornare al proprio stato di salute e benessere.
In particolare, ha dimostrato di avere effetti positivi sui seguenti disturbi:
- problemi a carico dell’apparato digerente
- nausea, di qualunque origine (mal d’auto, gravidanza, chemioterapia…)
- ansia
- stress
- depressione
- insonnia
- crampi e dolori muscolari
- mal di testa ed emicrania
- singhiozzo
A seconda del problema da trattare, basta eseguire le pressioni, coi polpastrelli o appositi braccialetti, per andare a stimolare i punti appositi.
Acupressione e stress
In caso di stati do forte stress,le pressioni vanno effettuate nei punti correlati all’ansia, ovvero il Punto HT7 – Shenmen, che vuol dire calma la mente.
Il punto HT7 – Shenmen si trova sul braccio, sulla piega di flessione del polso sul lato interno. Una volta individuato il punto esatto, eseguire un massaggio per circa 1 minuto, prima sul polso destro e poi sul sinistro.
Premendo questo punto mezz’ora prima di andare a dormire, permette di addormentarsi alla svelta e di godere di un buon sonno ristoratore per tutta la notte.
Acupressione e nausea
Nausea e vomito possono essere provocati da svariati motivi. Indipendentemente dalla causa scatenante, è stato dimostrato che questo fastidiosissimo disturbo può essere trattato con grandi risultati tramite l’impiego di questa disciplina.
Per far passare il fastidio si deve andare a stimolare il punto P6 Neiguan, che si trova tre dita dalla piega del polso.
Quanto dura una seduta di Acupressione
Una seduta va dai 15 si 30 minuti a seconda dei punti da trattare, in base al disturbo del paziente e alla diagnosi energetica.
La seduta è indolore, si avverte solo un minimo fastidio.
Quale frequenza delle sedute di Acupressione
Questi trattamenti si possono eseguire ogni volta che si desidera e che se ne avverte il bisogno. Come per ogni terapia, all’inizio può essere utile fare trattamenti più intensi e con sedute ravvicinate.
L’ideale sarebbe imparare a praticarla da soli, così da poterla eseguire al bisogno, nella massima comodità e senza alcun costo.
Eseguire l’Acupressione da soli
Può essere praticata a casa, in completa autonomia. Di per sé, la tecnica non è difficile, ma di base occorre conoscere i meridiani e la tecnica da mettere in pratica.
Per imparare ad eseguirla da soli, l’ideale è rivolgersi ad un centro di medicina tradizionale cinese per seguire un apposito corso. Ovviamente, non mancano corsi e programmi anche online.
Oltre a conoscere i punti da stimolare per i vari specifici problemi, occorre anche conoscere le tecniche corrette per applicare la pressione di mani e dita in maniera efficace.
Quando si sente il bisogno di fare una seduta, è importante stare in un luogo calmo e tranquillo e cercare di rimanere rilassati, facendo lunghi e lenti respiri.
Per eseguire la pressione si deve usare il pollice, e l’indice e il medio come aiuto.
La pressione deve essere decisa ma non esagerata. Non bisogna sentire dolore.
Con un po’ di pratica, diventa facile imparare a riconoscere gli acupunti precisi e il livello di pressione più adeguato per ottenere beneficio.
Qual è la differenza tra Acupressione e Agopuntura
Si basano sui medesimi principi. Entrambe lavorano sui meridiani del corpo per liberare il Qi stagnante, agevolandone il deflusso, così da favorire il rilassamento e risolvere specifici problemi di carattere fisico e psico-fisico.
La principale differenza tra i due trattamenti sta nel fatto che:
- Acupressione, i punti da trattare vengono sollecitati tramite pressioni eseguite con i polpastrelli delle dita, e può essere esercitata anche in autonomia
- Agopuntura la stimolazione viene eseguita usando sottilissimi aghi, ed è fondamentale rivolgersi a esperti professionisti qualificati
Controindicazioni
Non presenta particolari controindicazioni. Tuttavia, è bene sottoporsi alla seduta digiuni e lontano dai pasti.
Durante il trattamento è importante ascoltare i segnali del corpo. Se si accusa dolore, è meglio fermarsi o interrompere il terapista.
Dopo una sessione è possibile avvertire un senso di temporaneo stordimento. Alcuni soggetti possono anche veder comparire dei piccoli lividi nei punti sollecitati. Ma è sconsigliata a coloro che sono afflitti da:
- malattie gravi
- neoplasie
- artrite
- malattie dermatologiche
- patologie croniche
- malattie infettive
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Ultimo aggiornamento il 26 Giugno 2023 da Rossella Vignoli