Guida al Boston terrier: caratteristiche fisiche, temperamento e storia della razza di questo cane, nato nella città di Boston e per molto tempo il cane preferito oltreoceano.
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Il Boston terrier è un cane di compagnia di piccole dimensioni, adatto a fare da guardia. Nonostante il suo aspetto forte e sicuro di sé, si rivela un buon compagno di vita.
Questa razza è molto apprezzata dagli americani, tanto da essere stata onorata nel 1979 del riconoscimento di cane ufficiale dello stato dal governo del Massachusetts. #advanceampads0#
La storia del Boston terrier risale al 1800. Inizialmente l’obiettivo era quello di creare dei cani da combattimento, per questo vennero incrociati tra loro il Bulldog inglese e cani terrier di piccola taglia.
Si deve a Robert C. Cooper della città di Boston la prima discendenza del Boston terrier così come lo conosciamo oggi. Il suo progenitore fu Judge, il quale successivamente venne incrociato con altri cani a partire dal 1865.
Negli anni successivi cominciarono a delinearsi le caratteristiche principali del Boston Terrier, seppure con un buon grado di approssimazione.
Anche il nome Boston Terrier non venne assegnato subito, ma solo dopo diversi anni ed a seguito di numerosi altri nomi (Gentleman americano, terrier americani e Boston bulldog tra gli altri).
Nel 1889, una trentina di proprietari di Boston Bull Terriers formarono l’ American Bull Terrier Club e li chiamarono Round Heads o Bull Terriers. Nell’ultimo decennio del 1800, tuttavia, si affermò il nome di Boston Terrier, in onore della città d’origine della razza.
Si dovrà attendere il 1893 per il suo riconoscimento da parte dell’American Kennel Club. In seguito a tale riconoscimento, verranno definiti altri dettagli che porteranno a delle modifiche degli standard.
Il Boston Terrier divenne rapidamente popolare negli Stati Uniti. Nel 1915, i Boston Terrier erano la razza più popolare negli Stati Uniti, rimanendo tra le dieci razze più popolari fino agli anni’ 60.
Altra data importante è il 1976, l’anno del bicentenario della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, allorché il Boston Terrier fu scelto come cane simbolo dell’evento.
Nel 1979 fu poi designato come cane ufficiale dello Stato del Massachusetts. Ma la sua popolarità negli Stati Uniti si vede anche dal fatto di essere la mascotte di innumerevoli college e delle loro squadre sportive.
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Il Boston terrier appartiene alla famiglia dei molossoidi ed è un cane di piccola taglia.
Ne esistono 3 diverse tipologie, che differiscono tra loro per il peso:
Il pelo è liscio, lucido e corto. Il colore è striato, nero, foca, con delle macchie bianche. Si tratta di una razza di cani ipoallergenici, che non perdono pelo.
Il suo fisico è muscoloso e dall’aspetto “quadrato”, evidenziato dalla caratteristica mascella. Appare un po’ tozzo e sproporzionato, con il tronco molto corto.
L’altezza oscilla dai 38 ai 43 cm. Per le sue dimensioni, è fondamentale che segua un’alimentazione molto equilibrata, evitando assolutamente che prenda peso oltre i limiti consentiti.
La coda è corta, le orecchie a punta. Gli occhi sono scuri e in genere molto grandi al cospetto di una testa molto piccola.
Nonostante il suo aspetto e le sue origini, gli allevatori negli anni sono riusciti a rieducare la razza, rendendolo oggi un buon cane da compagnia, ideale per le famiglie, molto intelligente.
Il Boston terrier è sempre attento a tutto quello che accade intorno a lui e all’ambiente in cui vive, se aggredito riesce a difendere bene se stesso e i suoi padroni.
Ama stare insieme al padrone e ai bambini, ma non disdegna neanche i suoi momenti di solitudine. Si presta a coccole e giochi, rendendosi davvero amabile.
Non ha bisogno di grandi spazi e ha poche pretese, quindi si adatta anche alla vita in appartamento, dal momento che non perde neanche troppi peli e richiede poche cure.
Le sue caratteristiche temperamentali lo rendono anche un cane particolarmente adatto a chi è alle sue prime esperienze con gli animali.
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Razze più recenti non classificate dalla Federazione Cinofila Internazionale:
L’alimentazione non è di norma un aspetto che riveste criticità ed anche per questa ragione il Boston Terrier è una razza adatta anche a chi non abbia grande esperienza coi cani.
Le crocchette di buona qualità – chiaramente commisurate all’età e al movimento che fa il nostro amico a quattro zampe – somministrate in due pasti giornalieri, sono una soluzione pratica.
Ecco alcuni esempi di marche adatte:
I Boston Terrier solitamente non hanno grossi problemi di salute, ma come tutte le razze di cani, sono soggetti a determinate patologie con una certa frequenza.
Tra le patologie più ricorrenti e comuni a tutti i cani di piccola taglia, può soffrire di cardiopatie e lussazioni al ginocchio congenite.
Ha una certa predisposizione alle malattie dell’occhio. Tende a soffrire molto il caldo, a causa della particolare conformazione del muso che rende difficoltosa la respirazione in particolari condizioni.
Se stai comprando un cucciolo di Boston Terrier, devi pretendere di ricevere dall’allevatore il certificato di buona salute. Attesta che il cucciolo, a seguito di un’attenta visita da parte di un medico veterinario, gode di buone condizioni di salute.
Il pedigree, per un cucciolo di razza, invece, servirà a conoscere la genealogia del cucciolo e scoprire se i progenitori sono stati testati per le principali malattie tipiche della razza.
Ecco le principali:
I Boston Terrier sono inclini a sviluppare cataratte, sia giovanili che adulte. Le cataratte giovanili si sviluppano tra le otto settimane di età e l’anno.
A volte le cataratte giovanili possono essere viste, ma altre volte possono essere rilevate solo da un oculista veterinario. Non è quindi un’idea sbagliata, quando si acquista un cucciolo Boston Terrier, chiedere all’allevatore se il cucciolo è stato testato per cataratta giovanile.
I Boston Terrier possono soffrire di una varietà di allergie, che vanno dalle allergie da contatto alle allergie alimentari.
Se il tuo Boston è solito leccare insistentemente le zampe o strofinarsi spesso il viso, potrebbe avere un’allergia. Le allergie devono essere diagnosticate dal veterinario.
Si tratta di un prolasso della ghiandola della terza palpebra. Si ritiene sia di origine genetica. Si verifica frequentemente nei cani di meno di un anno d’età.
Nella stragrande maggioranza dei casi, la ghiandola prolassata della terza palpebra deve essere riposizionata chirurgicamente. Soltanto pochi veterinari la rimuovono completamente.
Si tratta di un difetto nella struttura dell’esofago che fa in modo che un cane rigurgiti il cibo non digerito.
Le cause possono essere congenite o di natura esterna e la soluzione chirurgica non sempre è possibile.
Altro problema comune nei cani di piccola taglia. Si tratta di una patologia già presente alla nascita, anche se la lussazione vera e propria può manifestarsi molto più tardi.
Non esiste un test genetico che possa identificare questo problema e casi gravi di lussazione di rotula richiedono trattamento chirurgico.
Il Boston terrier ha un costo che si aggira dai 300 ai 1.200 euro. Tutta questa variazione di prezzo dipende esclusivamente dalla notorietà della sua discendenza.
Un cucciolo con un buon pedigree, ma proveniente da genitori “non famosi”, costa dai 300 ai 400 euro. Tuttavia bisogna considerare che il cucciolo maschio costa almeno 100 euro in più rispetto alle femmine.
Essendo un cane di taglia piccola, oggi è molto diffuso e ricercato, soprattutto da chi vive in città.
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Nel momento in cui scegliete di rivolgervi ad un allevamento per acquistare il vostro Boston terrier, ci sono delle accortezze che dovrete considerare.
Innanzitutto tendete a privilegiare le strutture che si concentrano su una o due razze canine, rispetto a chi si occupa di tutto. Questo è un primo indice di buona conoscenza della razza.
L’allevamento deve essere dotato di opportune certificazioni rilasciate dall’ENCI. Rispetto al cane, dovranno essere fornite tutte le documentazioni necessarie, quali pedigree, vaccinazioni, microchip e tutti i controlli sanitari effettuati anche dai genitori.
Ricordate infine che il cane dovrà essere consegnato solo trascorsi 60 giorni dalla sua nascita.
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