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Gatto di Pallas: tutto ciò che c’è da sapere sul solitario gatto delle steppe

Diffidente e introverso, è un gatto selvatico che non ama la compagnia

Ricorda i gatti domestici, ma il suo sguardo è tutt’altro che dolce e affettuoso, semmai decisamente glaciale. Solitario e insofferente nei confronti degli umani, il gatto di Pallas, o Manul, è un micio introverso che non si lascia avvicinare facilmente. Vive per lo più nelle steppe della Transbajkalia e nelle aree confinanti della Mongolia, ma avvistarlo è quasi impossibile.

Gatto di Pallas: tutto ciò che c’è da sapere sul solitario gatto delle steppe

Gatto di Pallas origini

Il gatto di Pallas (Otocolobus manul), anche noto come gatto delle steppe, è un felino originario dell’Asia centrale, il cui nome deriva da quello del suo scopritore, il tedesco Peter Simon Pallas, che per primo lo descrisse ipotizzando che fosse l’antenato del gatto Persiano, anche se non è così.

Si tratta di un gatto molto antico, che secondo alcuni ricercatori potrebbe addirittura risalire a 5 milioni di anni fa. Qualcuno lo ritiene il capostipite dei gatti di angora, eleganti felini originari della Turchia dal pelo lungo e sericeo.

Gatto di Pallas aspetto

Il gatto Manul ha occhi piccoli e tondi con pupille circolari, e uno sguardo glaciale che ricorda quello dei grandi felini. Ecco nello specifico quali sono le principali caratteristiche delle varie parti del corpo.

  • Zampe: corte
  • Orecchie: basse, piccole, distanti e tondeggianti
  • Muso: corto e schiacciato
  • Corporatura: tozza
  • Pelo: lungo, folto e morbido, di colore ocra o grigio. Il colore non è uniforme ma presenta delle striature e a seconda delle stagioni può virare verso il marroncino chiaro (in estate) o il grigio (in inverno).

Nonostante sembri particolarmente grande, il gatto di Pallas misura in media intorno ai 60 cm di lunghezza, più o meno come un normale gatto domestico. Le apparenze ingannano a causa della folta pelliccia e della lunga coda, che misura circa 25 cm.

gatto di pallas
La sua folta pelliccia è uno dei tratti più caratteristici.

Quanto pesa il gatto di Pallas?

Pur sembrando maestoso, il Manul non è grande e nemmeno troppo pesante: un esemplare adulto solitamente non supera i 5 Kg, eccetto in inverno quando può arrivare a 6-7 Kg. In questo periodo infatti le temperature diventano particolarmente rigide e quindi l’accumulo di grasso diventa essenziale per la sua sopravvivenza.

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Gatto di Pallas carattere

Il gatto Pallas è un micio solitario e schivo, non ama assolutamente la presenza umana, e preferisce spostarsi nei momenti più tranquilli della giornata, all’alba o al tramonto. Non condivide il proprio territorio nemmeno con altri esemplari della stessa specie, a cui si avvicina solo nella stagione riproduttiva.

Dove vive il gatto di Pallas?

Il gatto delle steppe è diffuso in diversi paesi, non solo Mongolia, ma anche Cina, Russia, Iran, Uzbekistan e in varie zone dell’Asia centrale. Può vivere fino a 5.050 m di altitudine. Solitamente, durante il giorno, si rintana in caverne e grotte, aspettando il tramonto per uscire a caccia di prede.

In Italia lo si può ammirare presso il Parco Faunistico “La Torbiera”, dove in virtù delle particolari condizioni ambientali e climatiche, la specie è riuscita a riprodursi. Il recupero presso parchi faunistici ha lo scopo di proteggerlo dalla scomparsa visto che il numero degli esemplari è in drastica diminuzione.

Gatto di Pallas
Avvistarlo non è facile e avvicinarlo ancora meno.

Tipi di gatto di Pallas

Esistono diverse sottospecie del gatto di Pallas, che sono le seguenti:

  • Otocolobus manul manul (Mongolia, Cina occidentale)
  • Otocolobus manul nigropectus (Kashmir, Nepal, Tibet)

Alcuni studiosi riconoscono anche la sottospecie Otocolobus manul ferrugineus.

Gatto di Pallas domestico

Il gatto di Pallas è selvatico ed è praticamente impossibile addomesticarlo, anche in virtù della sua natura diffidente e solitaria. Tuttavia esistono esemplari in cattività allevati in diversi zoo del mondo, dove vivono più o meno 150 esemplari.

Gatto di Pallas prezzo

Negli ultimi anni il Manul è diventato particolarmente famoso e molte persone si sono dimostrate interessate all’acquisto. Ma è bene precisare che non esistono allevamenti del gatto di Pallas.

Inoltre, dato che viene tutt’oggi cacciato per la sua pelliccia, si è deciso di renderlo specie protetta. Pertanto non è possibile trovare gatti di Pallas in vendita.

Gatto di Pallas pericoloso?

Il gatto di Pallas non è di per sé pericoloso ma trattandosi di un animale selvatico, per di più di natura schiva e diffidente, è chiaro che vedendo avvicinarsi qualcuno non farà di certo le fusa! In ogni caso non è affatto semplice avvistarlo, nemmeno nelle aree dove è più diffuso.

Gatto di Pallas alimentazione

In quanto carnivoro e predatore notturno, il gatto di Pallas predilige animali tipici delle sue zone, dalla marmotta della Mongolia (il cui numero purtroppo sta drasticamente diminuendo) al gerbillo, dall’arvicola argentata a vari mammiferi selvatici di piccole e medie dimensioni. Si nutre anche di insetti e di rettili.

Stato di conservazione del gatto di Pallas

Fortunatamente non è ancora considerato in via di estinzione, tuttavia il numero di esemplari si è notevolmente ridotto nel corso degli anni, principalmente a causa del bracconaggio e della perdita di habitat dovuta alla progressiva espansione di attività agricole, allevamenti, aree urbane. Purtroppo tutt’oggi viene cacciato per la sua pregiata pelliccia e per il largo impiego nell’ambito della medicina tradizionale cinese, motivo per cui si è deciso di renderlo specie protetta.

Altro problema che ne minaccia almeno in parte la sopravvivenza è la progressiva scomparsa della marmotta della Mongolia, le cui tane vengono spesso utilizzate dal Manul come riparo dai predatori durante gli spostamenti nelle steppe. Senza di esse il gatto di Pallas non sarebbe in grado di muoversi sul territorio ma il confinamento entro aree limitate potrebbe, secondo gli studiosi, determinare un notevole indebolimento genetico, a tutto svantaggio della specie.

Ulteriore minaccia è rappresentata dai cani da pastore delle popolazioni locali, che frequentemente attaccano i mici sterminandone intere famiglie. Per quanto riguarda poi gli esemplari in cattività, si è riscontrata un’alta incidenza del parassita Toxoplasma gondii, responsabile della Toxoplasmosi, che per i gatti di Pallas risulta spesso letale.

Gatto di Pallas: foto

Ecco un altro paio di immagini che ritraggono sia cuccioli che esemplari adulti, utili per scoprire e ammirare il curioso aspetto di questo micio.

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Ed infine:

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Approfondimenti sul mondo dei gatti

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Laura De Rosa

Web editor freelance  di lunga esperienza, specializzata in particolare nei temi del riciclo creativo, fai da te, design sostenibile, folklore e tradizioni del mondo. Scrive per numerose testate del web (GreenMe, Non Sprecare, Donna Moderna, Eticamente) e si occupa parallelamente di illustrazione. Tiene laboratori artistici basati sul riciclo creativo e crea lei stessa oggetti ispirati all'artigianato, alle tradizioni ed al folklore, di cui è appassionata.

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