L’hennè è un’alternativa naturale per chi vuole donare un riflesso particolare alla propria chioma o coprire i capelli bianchi ma utilizzata anche per decorazioni o “tatuaggi” naturali e temporanei su mani e braccia.
Si ottiene con vari metodi dalla pianta “Lawsonia Inermis” ed è un tipo di tintura naturale che difficilmente sviluppa reazioni allegiche con la pelle a patto di evitare l’hennè nero.
Tutti lo conoscono anche per gli elaborati tatuaggi dal sapore esotico, ma in realtà è uno dei più utili cosmetici naturali.
Permette di:
Questa polvere è diversa dalle tinture chimiche in commercio, perché non penetra nella struttura del capello e nella profondità del cuoio capelluto.
Agisce mostrando un effetto ‘sostantivante’ per il capello, che ne ricava un aspetto più luminoso, voluminoso e sano.
Scopriamo subito ora come colorare i capelli con l’hennè e quali sono le differenze rispetto alle tinte tradizionali.
Contenuti
L’henné è una tintura vegetale ottenuta dalle foglie essiccate di una pianta profumata proveniente principalmente dal subcontinente indiano e dal Nord Africa.
Chiamato anche henna (in inglese ad esempio) deriva dalla pianta della Lawsonia inermis che appartiene alla famiglia delle Lythraceae e trova impiego come colorante naturale.
Se ne utilizzano le foglie ed i rami essiccati e polverizzati, per ottenere un pigmento color arancio-rosso molto intenso.
Conosciuto dall’antichità per tingere i capelli, al contempo li nutre e li lucida. Quindi è l’ideale per capelli fini, deboli e sfibrati e per definire i capelli ricci.
La fibra capillare è costituita da proteine, principalmente la cheratina, la cui struttura può essere modificata in funzione del pH. Infatti per avere un buon potere colorante si deve avere:
Questa polvere ha numerosi benefici per i capelli:
Può durare sino a sei settimane se applicato come tintura naturale per i capelli.
Quello dei capelli bianchi per molte donne rimane un aspetto problematico con cui fare i conti. Spesso, per nascondere i capelli bianchi, ci spingiamo a provare colorazioni fai-da-te dagli esiti ‘fatali’.
Oppure ci affidiamo all’esperienza (e speriamo che ne abbia) del parrucchiere. Il quale spesso ci propone prodotti pieni di sostanze chimiche che possono anche alterare la struttura naturale del capello e irritare il cuoio capelluto.
Per questo motivo l’hennè è un’alternativa naturale per coprire i capelli bianchi.
Via libera, quindi, a questa polvere usata fin dall’antichità dalle donne del Mediterraneo e oggi disponibile anche come base neutra, per dare splendore e volume ai capelli che non hanno il problema dei fili bianchi!
L’henné puro regala riflessi rosso-ramati ai capelli castani chiari o bruni.
I capelli castani scuri o neri possono ottenere dei riflessi color rame o mogano, senza schiarire, ma coprendo eventuali capelli bianchi.
All’hennè naturale si possono aggiungere polveri coloranti come l’Indigofera tinctoria o la Buxus Dioica per avere diverse sfumature calde o fredde del marrone e togliere il riflesso rame.
La polvere pura di Lawsonia accentua i riflessi dei capelli rossi (coprendo anche quelli bianchi) e a seconda della quantità e dei tempi di posa regala un colore dal mogano al rame.
Per i capelli biondo-scuro i riflessi saranno rosso-rame intenso.
Saranno rosso-carota per i capelli biondo-chiaro. Attenzione, quindi, alla quantità utilizzata e ai tempi di posa, indicati sempre sulle confezioni.
Per le bionde che desiderano trasformare il proprio colore con riflessi rosso Tiziano o ramati invece, perfette delle miscele di henné naturale a base di Lawsonia o che ne contengano delle piccole quantità, in base al risultato finale desiderato.
Sui capelli biondo-scuri i riflessi saranno dorati più o meno intensi simili a mèches, se si usa l’hennè biondo, senza però coprire i capelli bianchi.
Se si vuole avere un color rosso ‘Tiziano’ allora sarà meglio utilizzare l’henné naturale, variando quantità e tempi di posa per avere un risultato più o meno forte.
Fare una tinta chimica sopra quella naturale non cambia il colore. Il contrario, cioè fare questo trattamento sui capelli tinti chimicamente può portare a colori improbabili.
Spesso ci si ritrova con uno strano verde e comunque mantiene sempre una sfumatura rossastra.
È vivamente sconsigliato prima di aver eliminato la tinta su tutte le lunghezze con il tempo o un taglio drastico.
Bisogna però fare attenzione, perché ci sono alcuni svantaggi che vanno attentamente valutati prima di passare a questo prodotto per colorare i capelli:
Vediamo ora come funziona la colorazione
Perché il colore duri a lungo, si deve fissare in modo omogeneo e far penetrare nel cuore del capello. Per questo è necessario agire in due tempi:
Per questo motivo vanno aggiunte alla polvere, una volta stemperata in acqua molto calda, diverse sostanze:
In pratica, il lawsone, il pigmento naturale dell’henné, viene rilasciato in ambiente acido. Per favorire lo sviluppo di questo pigmento è preferibile acidificare la pasta colorante sostituendo parte dell’acqua dell’impasto con succo di limone.
Si otterrà una pasta con un pH di 4. La preparazione va effettuata il giorno prima dell’applicazione, in modo da lasciare riposare per 12 ore, tempo di rilascio del pigmento.
Al contrario, erbe coloranti naturali come la robbia, l’indaco, il katam ed il mallo di noce hanno un pigmento che è rilasciato in ambiente basico. Per favorire il suo sviluppo è preferibile rendere basica la pasta colorante aggiungendo il bicarbonato di sodio per ottenere un pH di 8 – 9.
Altro aspetto importante è che sbiadisce ad ogni shampoo. Questo perché non penetra in profondità nella struttura del capello. Per questa ragione, si dice che il colore viene ‘scaricato’ con l’acqua di risciacquo. Dopo circa un mese, andrà rifatto il trattamento.
Da ultimo, un’indicazione che servirà forse a convincere chi non vuole abbandonare le tradizionali tinte per capelli. L’effetto della ricrescita è meno netto. Proprio perché sbiadisce, non forma una linea precisa di colore tra i capelli.
Prima di iniziare, è bene effettuare un test preliminare su di una ciocca di capelli e attendere 24 ore per valutare il risultato finale.
Dopo di che, potete passare all’applicazione.
Ora potete procedere all’applicazione dei pigmenti vegetali prescelti, aggiungendo un po’ di acqua calda fino ad ottenere una pasta densa.
Ci sono varie tonalità, risultato di miscele di Lawsonia e altre piante dall’effetto colorante, quelle pure però sono tre:
Miscelando l’hennè neutro con altre polveri vegetali si avranno nuance diverse.
La tonalità rosso-rame deriva dalla pianta chiamata Lawsonia inermis, che contiene pigmenti naturali di colore rosso-arancio chiamati lawsoni. L’intensità dipende dalla diversa concentrazione di lawsone. Anche quantità, tempo di posa e tipo di prodotto influenzano il risultato.
In particolare il pigmento naturale al 100% non deve contenere coloranti sintetici che possono far virare il colore finale. Per individuare queste sostanze sull’etichetta dovete trovare scritto picramato di sodio nell’INCI. Inoltre, non deve contenere piombo o ammoniaca.
Tra i tipi più noti di pigmento di color rosso ramato ci sono:
L’henné nero dona riflessi ramati ai capelli castani, ma non va usato sui capelli bruni e biondi.
L’henné biondo è adatto ai capelli biondi di cui accentua i riflessi dorati e assieme ad altri pigmenti naturali permette una colorazione dei capelli chiari senza virare al rosso.
L’henné neutro, deriva dalla Cassia obovata (pianta della famiglia delle Cesalpiniaceae) e quindi non ha nulla a che fare con la pianta di Lawsonia. Non contiene pigmenti coloranti ed è usata per rendere i capelli più morbidi e lucidi.
Si tratta dunque di un prodotto non colorante che serve per la cura dei capelli e può essere utilizzato su tutte le tonalità, compresa la bionda. Va aggiunto a delle polveri vegetali schiarenti per avere un riflesso chiaro.
Ricavato dall’Indigofera tinctorium (pianta della famiglia delle Fabaceae) dà una colorazione molto scura. Non è raccomandato a causa dell’alto rischio di allergia.
È possibile aggiungere diverse polveri naturali all’henné per dare dei riflessi o intensificare un colore.
Sfruttando la sua proprietà di legarsi alla cheratina del capello per intensificare e rendere più duraturo il colore.
Mescolando o sovrapponendo altre erbe tintorie o pigmenti in polvere, si arriva a colori diversi da quello rosso, sebbene il risultato finale varierà a seconda del colore dei capelli e della provenienza.
Le più comuni sono:
La radice di rabarbaro in polvere (rapontico) ha proprietà schiarenti e dona riflessi giallo-oro ai capelli biondi e castano-chiaro. Può essere aggiunta a diversi tipi di henné per avere colori e riflessi diversi, oppure usata da sola, per eliminare i riflessi color rame, ma ha un potere colorante limitato.
La cannella ha proprietà schiarenti grazie ad un enzima specifico.
L’indaco è una polvere estratta dalle foglie dell’Indigofera tinctoria che scurisce il capello dandogli riflessi bluastri quando viene usato da solo. In combinazione con l’henné del Rajasthan è possibile ottenere altre tonalità che vanno dal castano dorato al mogano.
Copre perfettamente i capelli bianchi. Non deve essere usato su capelli sbiancati chimicamente e sui capelli biondi o chiari, perche virano al verde. Anche dopo averlo usato non è possibile schiarire i capelli chimicamente, perché diventano verdi.
Si estrae dalle foglie del Buxus Dioica, il bosso yemenita. Copre i capelli bianchi e grigi. Il katam deve sempre essere usato in combinazione con altre polveri coloranti o con dell’henné e mai da sola, per fissare meglio il colore alla fibra capillare e quindi limitare lo sbiadimento o intensificare la colorazione. Ha una colorazione temporanea.
È la membrana verde e poi marrone che ricopre la noce.
Il mallo di noce è usato principalmente in combinazione con altre piante coloranti per donare un colore marrone scuro dai riflessi caldi ai capelli. Il mallo può essere usato anche da solo perché ha effetto lucidante, ma non copre i capelli bianchi. Può essere aggiunta all’henné egiziano per smorzare il rame e al neutro per arricchire le tonalità castane, rendendole più calde e aggiungendo riflessi, dal cioccolato al moka.
È la polvere rossa derivata dalla Rubia Cordifolia da applicare sotto forma di maschera, che colora i capelli con splendide tonalità calde rosso-mogano e rame. L’intensità del colore finale dipende da quello di partenza, per cui si possono ottenere riflessi mogano sui capelli castani e rosso Tiziano su capelli biondi. La robbia, impastata con henné neutro e acqua, permette di ottenere meravigliosi riflessi dorati senza danneggiare i capelli biondi.
Si possono utilizzare anche le spezie per intensificarne l’azione colorantedell’hennè, le più comuni sono:
Come sempre, proviamo a darvi qualche indicazione di cosa si può ordinare online, per maggiore comodità e, perché no, magari risparmiare un po’ di soldi:
Si utilizza una miscela o pasta di Lawsonia anche per farsi dei disegni sulla pelle, all’uso delle donne orientali e indiane, all’apparenza possono apparire come dei veri tatuaggi.
Quando viene utilizzato sulla pelle, lascia macchie di colore giallo ocra che sono ampiamente utilizzate a fini decorativi.
I tatuaggi all’henné sono temporanei: i pigmenti vengono applicati sulla pelle e scompaiono dopo qualche settimana.
Se potete, è un’ottima idea anche per i capelli provare la polvere per tatuaggi (ad esempio Baq, body art quality), perché la polvere è più fine e minore il rischio che sia ‘tagliata’ con altre sostanze.
Via libera quindi a questa polvere del tutto naturale, usata fin dall’antichità dalle donne del mediterraneo e oggi disponibile persino come base neutra, per dare splendore e volume ai capelli che non hanno il problema dei fili bianchi.
La pasta viene applicata sulla pelle con un pennello o un cono di plastica.
La zona con il disegno viene avvolta in una pellicola di plastica per creare un ambiente caldo e umido.
Una volta rimosse la pellicola e la pasta, il disegno del tatuaggio appare arancione. Diventerà marrone scuro entro tre giorni.
Come anticipato se applicato sulla pelle può durare sino a un massimo di due settimane.
Il rischio di allergia all’henné tradizionale è minimo. Tuttavia, sono stati segnalati casi di grave allergia da contatto in seguito a tatuaggi all’henné nero.
L’allergia si traduce solitamente nell’eruzione di papule e vescicole accompagnate da prurito nell’area del tatuaggio talvolta accompagnat da febbre.
Le reazioni cutanee allergiche di tipo eczema si manifestano entro 48-72 ore, ma anche entro 7-15 giorni dall’applicazione del tatuaggio.
Possono causare reazioni infiammatorie e lasciare cicatrici permanenti. L’allergia può segnare in modo permanente la pelle con cicatrici o disturbi della pigmentazione.
Abbiamo diverse guide per la cura di tutti i tipi di capelli con l’aiuto di vari prodotti naturali, scopriamone alcune:
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