Conoscete la sarcococca? Andiamo alla scoperta di tutte le varietà disponibili e conosciamola più da vicino. Vediamo quando coltivarla e come prendersene cura con la nostra guida pratica.
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La Sarcococca è una pianta sempreverde ornamentale appartenente alla famiglia delle Buxaceae.
Comprende fino a 17 varietà diverse.
Quando tutte le piante vanno nella fase del riposo vegetativo, ecco che questa pianta inizia ad inebriare tutto il giardino con il dolce profumo dei suoi fiori. Proprio per questo, spesso la ritroviamo protagonista di siepi ornamentali e bordure.
Inoltre, essendo in grado di tollerare la mezz’ombra e l’ombra, la pianta riesce a colorire anche il versante Nord della casa, spesso spoglio a causa della scarsa luminosità.
Insomma, sono davvero tanti i motivi per cui si dovrebbe pensare di coltivare la sarcococca.
Vediamo ora quali sono le varietà più conosciute e diffuse.
Si chiama anche Bosso di Natale ed è una pianta sempreverde a portamento cespuglioso. Può toccare anche fino a 2 metri di altezza e per questo viene utilizzata spesso come pianta isolata da giardino.
La sarcococca confusa nasce nelle foreste asiatiche del Sud e fiorisce in inverno, producendo fiori piccoli e di colore bianco, molto profumati. Successivamente compaiono le drupe, i frutti neri.
La Sarcococca ruscifolia è un arbusto con rami ricadenti e foglie di colore verde e di forma ovale. Produce fiori che vanno dal crema al bianco rosaceo. I frutti sono composti da bacche di colore rosso, simili a quelle dell’agrifoglio o del pungitopo.
Di norma non supera 1 metro di altezza e per questo spesso viene collocata come pianta ornamentale per le bordure e le siepi. Vive bene anche nel clima mediterraneo e necessita di adeguata potatura per mantenere il suo portamento.
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Veniamo ora alla Sarcococca Humilis, il cui nome completo è in realtà Sarcococca hookeriana varietà Humilis. Proviene dalle montagne della Cina, quindi è una pianta abituata a temperature rigide.
È una pianta molto profumata che riesce ad espandere il suo gradevole aroma fino a 5 metri di distanza.
Si tratta di un arbusto piccolino e compatto, che non tende a superare i 50 cm di altezza. Appare come un cespuglio folto e denso.
Può essere impiegato anche come pianta tappezzante. Le foglie sono di colore verde e lanceolate, i fiori bianchi tendenti al rosa e di forma tubolare. I frutti sono di colore nero brillante e lucido.
La varietà digyna è molto rustica e si presenta con foglie strette e a punta e la ritroviamo spesso nelle siepi.
L’altezza può toccare anche 1 metro, ma non è detto che non si possano trovare specie alte solo 50 cm. Le drupe hanno un colore violaceo tendente al nero.
La orientalis è una delle ultime varietà arrivate direttamente dalle montagne della Cina. È simile nell’aspetto alla sarcococca confusa.
Tuttavia si presenta con fiori rossi, che compaiono già a novembre, e foglie molto più grandi. Le drupe sono nere.
UN’ALTRA PIANTA FIORIFERA: Lillà, coltivazione e cura
Generalmente la sarcococca non richiede metodi di cura particolari, riuscendo a tollerare bene sia il caldo che il freddo, ma anche l’inquinamento. L’importante è che non sia esposta ai raggi solari diretti nè ai forti venti. Quindi un posto a mezz’ombra o all’ombra sarebbe l’ideale.
Il terriccio deve essere ben drenato per evitare il marciume radicale. È bene che sia del tipo calcareo o leggermente alcalino, soffice e ricco di humus.
Questa pianta richiede irrigazioni frequenti e regolari sia in primavera che in estate, ad eccezione del periodo delle piogge. Prima del caldo sarebbe comunque opportuno effettuare una pacciamatura. In questo modo si può garantire alla pianta il giusto tasso di umidità.
La concimazione va effettuata due volte all’anno: a primavera e in autunno.
Le tecniche di moltiplicazione della pianta sono diverse: si può procedere per seme, per divisione dei polloni radicali o mediante talea. La riproduzione deve avvenire nel periodo autunnale.
La Sarcococca generalmente è una pianta robusta e resistente ed è raro che sia attaccata da parassiti e funghi. Tuttavia potrebbe essere infestata dalla cocciniglia.
Per verificare la presenza di questo sgradito ospite, si può controllare se sulla pagina inferiore delle foglie vi sono delle macchiette bianche.
Per evitare ulteriori danni all’ambiente, è sempre meglio ricorrere ad antiparassitari naturali.
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