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Surimi: quello che c’è da sapere sui famosi bastoncini arancioni

Calorie, proprietà nutrizionali, pro e contro di questo alimento

Avete presente quei deliziosi bastoncini bianchi e arancioni che si trovano nel banco frigo o nel congelatore al supermercato? Hanno un aspetto invitante e risultano anche pratici e molto versatili. Si tratta del surimi, una preparazione gastronomica a base di pesce, che comprende però molti altri ingredienti. L’industria conserviera lo realizza compattando sfoglie di polpa di pesce aromatizzate, arrotolate e saldate tra loro con albume e altri leganti. Ipocalorici e con pochi grassi, questi sfiziosi bastoncini possono essere consumati anche da chi sta seguendo una dieta dimagrante. Per apprezzarli, basta consumarli crudi, semplicemente conditi con olio e limone, oppure cotti velocemente per arricchire primi e secondi piatti squisiti.

Surimi: quello che c’è da sapere sui famosi bastoncini arancioni

Tra i componenti del prodotto troviamo però anche additivi e conservanti, che non sono molto salutari. È quindi sconsigliato a soggetti sensibili come donne in gravidanza, ipertesi, celiaci e bambini.

Ma andiamo a scoprirne qualcosa di più insieme.

Surimi, cos’è

Sono quei bastoncini arancioni fuori e bianchi all’interno, dal sapore dolciastro, che possiamo acquistare freschi, surgelati o in salamoia. Il surimi è un alimento industriale ottenuto dalla lavorazione della polpa di merluzzo (o altro pesce) che viene mescolata ad ingredienti quali addensanti, albume d’uovo, fecola di patate, olio di colza, amido di frumento, zucchero, sale, insaporitori e altri ingredienti che permettono di ottenere un impasto morbido ma compatto. Per dare il caratteristico colore arancione brillante, in genere viene usato l’estratto della paprika.

Il surimi può avere il gusto di:

  • polpa di granchio
  • salmone affumicato
  • aragosta

Con questo ingrediente si possono preparare insalate di mare, primi piatti e sfiziosi stuzzichini; ma anche zuppe, polpette e piatti tipici del Giappone.

Viene prodotto in Asia Orientale, soprattutto in Giappone, dove venne inventato e brevettato negli anni ’70. In lingua nipponica, il termine significa “pesce tritato”, chiaro riferimento alla lavorazione del prodotto.

Tipi di preparazione

Il bastoncino è costituito da sfoglie di polpa di pesce sovrapposte, arrotolate e tenute insieme da addensanti. La polpa di pesce macinata, viene infatti pressata e combinata con altri ingredienti, come zuccheri e polifosfati.

Il surimi può essere modellato varie forme, come:

  • bastoncini
  • sfoglie arrotolate
  • finti gamberi

Dopo il confezionamento, il prodotto viene pastorizzato così da evitare la proliferazione di batteri e parassiti.

Cosa c’è dentro il surimi?

Nel prodotto finito troviamo una percentuale di pesce che va dal 30 al 40%. Per il resto, il composto è fatto di fecola di patate (o altri farinacei), albume d’uovo, grassi vegetali (olio di colza o palma), spezie, esaltatori di sapidità come il glutammato monosodico o l’E635.

Che pesce è il surimi?

Più che un pesce, è più corretto parlare di un prodotto composto da polpa di merluzzo (di solito merluzzo d’Alaska) e carboidrati, confezionato in cilindretti bianchi e arancioni da vari strati di sfoglia.

La definizione corretta per specificare il prodotto è dunque la seguente: “preparazione a base di polpa (o proteine) di pesce”.

Ogni composto che viene denominato surimi è prodotto a partire dalla polpa di pesce bianco. In prevalenza, per preparare il surimi vengono impiegati ritagli e scarti di pesci poco costosi. Nell’industria vengono soprattutto riciclati gli avanzi di altre lavorazioni.

Surimi, ingredienti

Come già detto, il pesce prevalentemente utilizzato per realizzare il surimi è il merluzzo. Oltre a questo, altre specie utilizzate sono:

  • lo sgombro
  • il nemipteri, diffuso nell’Indo-Pacifico
  • il suro
  • la carpa asiatica

Il prodotto contiene una percentuale di pesce attorno al 30-40%. Il rimanente 60-70% è invece costituito da ingredienti extra, come:

Surimi, calorie

Un etto di surimi può apportare da 99 a 120 calorie.

surimi
Non tutti sanno che la percentuale di pesce presente nel surimi va solamente dal 30 al 40%.

Surimi, valori nutrizionali

È un alimento ad alto contenuto di acqua (fino all’80%) e di proteine (13%). I grassi sono circa 4,1 gr per etto, di cui 0,4 gr di saturi, con 30 mg di colesterolo.

100 grammi di surimi contengono 13,1 gr di carboidrati e 0,8 gr di sodio. È invece privo di fibre.

Derivando dal pesce, nel surimi si rintracciano vitamine del gruppo B e le vitamine K ed E.

Tra i sali minerali presenti, troviamo:

Surimi, ricette

Il surimi si presta per consumato senza cottura, in insalata, semplicemente condito con olio e limone. Se lo si gradisce tiepido, basterà scaldarlo pochi minuti in un tegame con un poco di acqua. Con fantasia e creatività è comunque possibile utilizzarlo come ingrediente per la creazione di ricette più ricche ed elaborate.
Vediamo qualche idea da prendere come spunto.

Antipasti

Il surimi è indicato per antipasti freschi e leggeri, adatti per l’estate e per pranzi o cene raffinati. Il suo gusto delicato si abbina bene a finocchi, ravanelli, arance e lattuga.

Per una versione dai sapori contrastanti, il surimi si sposa bene con rucola o carciofi, e sedano. Per il condimento, oltra al classico olio e limone, vanno benissimo anche la maionese o altre salse.

Insieme alle patate lessate, il surimi viene esaltato da yogurt greco, olio, menta o erba cipollina. Delizioso anche il condimento realizzato con ricotta lavorata a crema, olio, scorza di limone e prezzemolo.

Primi piatti

Prettamente estiva è l’insalata di pasta, che possiamo arricchire con surimi, tonno, olive, bocconcini di mozzarella e pomodorini. Per una pasta classica, servita calda, il surimi si sposa molto bene con delle zucchine a rondelle saltate con la cipolla. A completare il tutto, zafferano e basilico. In alternativa, possiamo preparare un classico sugo rosso, spadellando la passata di pomodoro con aglio, vino bianco, panna e surimi. Ultimare il tutto con del prezzemolo.

Molto raffinato è poi il risotto realizzato con scalogno soffritto, surimi di aragosta, vino bianco, brodo di pesce e zafferano.

Secondi piatti

Il fritto di surimi è molto sfizioso e semplicissimo da preparare. Basta passarlo nel pangrattato, ungere con un filo d’olio e farlo cuocere in forno, a 180° C, per 15 minuti.

Il prodotto al gusto di gambero si presta per cucinarlo alla provenzale: va fatto cuocere in forno per 10 minuti, cosparso di burro e con un trito di aglio e prezzemolo.

Possiamo anche aggiungere pezzi di surimi nella composizione di spiedini marinari, insieme a gamberi e calamari.

Infine, per un secondo semplice e veloce, far saltare in una padella il surimi irrorato con del vino bianco. Far cuocere per 10 minuti con il coperchio e poi rifinire con pepe e prezzemolo tritato.

fritto di surimi
Surimi fritto: non è tra i piatti più salutari, ma certamente non lascia a desiderare dal punto di vista dei sapori.

Surimi sushi

Il surimi di aragosta è ideale per preparare il sushi.

Ecco ad esempio la ricetta per preparare i nigiri.

Cominciate col tagliare a fettine sottili 100 gr di surimi di aragosta scongelati. Nel frattempo, cuocete 400 gr di riso per sushi in acqua bollente salata. Dopo che si sarà intiepidito, conditelo con 4 cucchiai di aceto di riso e 1 cucchiaio di zucchero. Mescolate bene e formate delle polpette di riso di circa 3 cm. Su ogni boccone disponete quindi una fettina di surimi di aragosta e servite con salsa di soia.

Surimi di aragosta

Ideale per la preparazione di risotti raffinati. Per un piatto cremoso e delicato, provate il risotto al prosecco con l’aggiunta di listarelle di surimi. Per chi invece preferisce piatti delicati e leggeri, proponiamo la versione con zucchine e surimi di aragosta.

Il prodotto “al gusto aragosta” è indicato per comporre il piatto “aurora”, ottimo anche per condire la pasta. Basta semplicemente far scaldare un intingolo a base di cipolla stufata nel burro, passata di pomodoro, aglio e alloro. Infine, saltare in una padella il surimi a tocchetti con dell’olio. Quindi, bagnare con vino bianco e spolverizzare con pepe.

Come si fa la pasta con il surimi

Per una versione molto basic il procedimento è davvero semplice. Prendete una padella e fatevi scaldare dell’olio. Fate rosolare l’aglio e il peperoncino e, nel frattempo, tagliate a pezzetti i bastoncini di surimi. Aggiungetelo all’intingolo e fate rosolare un po’. Il vostro condimento per la pasta a base di surimi è pronto.

Come si fa l’insalata di surimi

Ecco un grande classico, a base di surimi, sedano e olive. Il tutto condito con olio, sale e limone. Inoltre, possiamo aggiungere il surimi anche nell’insalata di polpo ed altri piatti freddi a base di pesce, tagliato a rondelle o a julienne.

L’insalatona è un piatto fresco, leggero e saporito. Il surimi, con il suo tipico sapore, è perfetto da aggiungere nella lista degli ingredienti. Per la composizione non c’è che l’imbarazzo della scelta. Possiamo creare infiniti mix, in base ai gusti e a quel che si ha in frigorifero.

Ecco un’idea:

  • 250 gr di surimi
  • 150 gr di gamberetti
  • 50 gr di olive
  • 10 pomodorini
  • 80 gr di germogli di soia
  • olio EVO q.b.
  • sale
  • pepe
  • prezzemolo

Per un piatto unico completo, possiamo arricchire l’insalatona anche con orzo, riso o farro.

Quella appena vista è una versione sicuramente molto ricca che funge da importante piatto unico.

Vediamo ora un’insalata più semplice e meno impegnativa, perfetta per una pausa pranzo veloce. Ci servono:

insalata di surimi
Si tratta indubbiamente di un alimento versatile, che per esempio può accompagnarsi a tanti tipi di insalate.

Come fare le polpette di surimi

Ottime come antipasto o come secondo, si possono mangiare sia calde che fredde. Vediamo come si preparano.

Ingredienti

  • 230 gr di surimi scongelato
  • 30 gr di mollica di pane
  • 50 ml di latte
  • 1 uovo
  • 1 spicchio d’aglio
  • pangrattato q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • olio per friggere q.b.

Preparazione

Per prima cosa, bagnate la mollica di pane nel latte. Fatto ciò, prendete una ciotola ed unite insieme il surimi, l’uovo, la mollica di pane ben strizzata, il sale, il pepe e il prezzemolo. Amalgamare per bene, prima con un cucchiaio e poi direttamente con le mani. E l’impasto dovesse risultare troppo bagnato, aggiungere poco alla volta il pangrattato.

Formate quindi le polpette e fatele cuocere in olio caldo. Per un risultato più leggero, optate per la cottura al forno.

Sono molto buone servite con una spruzzata di limone o con vari tipi di salse.

Come tagliare il surimi?

Il modo più elegante di utilizzare il surimi nelle varie ricette, è quello di aprire i bastoncini con le mani e ricavarne tante listarelle sottili. Evitare invece di tagliarli a pezzi grossi o a rondelle. È troppo grossolano e poco fine.

Come usare il surimi surgelato?

Togliete il surimi dal congelatore ed eliminate gli involucri di plastica che avvolgono ogni singolo pezzo. Tagliate a pezzetti della stessa misura e sistemateli su un vassoio o un piatto. Coprite con un tovagliolo e lasciate scongelare a temperatura ambiente per circa 30-60 minuti. Una volta che il prodotto è scongelato, preparare la ricetta desiderata.

Come cuocere il surimi congelato

In questo caso, bisogna mantenere i bastoncini avvolti nell’involucro di plastica. Riempire una pentola d’acqua e portare al bollore. Calare i bastoncini nell’acqua bollente e farli cuocere per 1 minuto circa. La cottura deve essere davvero molto rapida altrimenti il prodotto si sfalderebbe.

Al termine della cottura, toglierli dalla plastica e tagliarli a fette una volta raffreddati in modo tale che mantengano la loro forma iniziale.

In alternativa, il surimi surgelato o congelato può essere scongelato nel forno a microonde. I bastoncini, liberati dall’involucro, vanno messi in un contenitore con coperchio e lasciati al minimo di temperatura per 20 minuti.

Surimi, vantaggi

Sicuramente, questo alimento ha degli indubbi lati positivi.

  • Risulta gradevole e invitante
  • Comodo e pratico: lo si può consumare sia crudo che cucinato in poco tempo
  • Reperibile tutto l’anno e quindi non stagionale come i pesci
  • Non è grasso
  • Ha poche calorie
  • Contiene acidi grassi polinsaturi, utili per il cuore
  • È un alimento “jolly” che può risolvere un pasto, da solo o combinato con pochi altri ingredienti
  • Sicuro igienicamente perché cotto e pastorizzato

Perché fa male mangiare il surimi?

Nonostante i vantaggi appena esposti, il surimi non è un prodotto da consumare abitualmente. Scopriamo i motivi.

  • Il pesce subisce vari cicli di lavaggio che portano ad una perdita di vitamine e sali minerali nonché ad una diminuzione di lipidi (soprattutto acidi grassi polinsaturi)
  • La quantità di pesce presente è scarsa: circa il 30-40% dell’intero prodotto
  • Contiene parecchi additivi, sale, carboidrati e grassi di origine vegetale
  • Gli elevati livelli di sale e zuccheri potrebbero causare un innalzamento dell’indice glicemico e diminuire la percezione del senso di sazietà facendo consumare più cibo del dovuto
  • Contiene una notevole quantità di sostanze che possono causare allergie. Prima del consumo, leggere sempre molto attentamente l’etichetta
  • Nella polpa vi potrebbero essere concentrati pesticidi e metalli pesanti cancerogeni assorbiti dal pesce dal mare inquinato

Sulla base di tutto quanto detto, non sussiste un vero e proprio pericolo nel mangiare surimi. Tuttavia, se ne consiglia un consumo moderato, in quanto si tratta di un alimento confezionato e non particolarmente pregiato.

Quanto costa il surimi

Il surimi è un prodotto vantaggioso per l’industria, ma non per l’acquirente che sborsa circa 13-15 euro/kg per un surrogato del pesce. Di media, infatti, la singola confezione da 250 gr costa 2-3 euro.

Con la medesima cifra è possibile comprare varietà ittiche altrettanto gustose ma più salutari come, ad esempio, il salmone.
Anche dal punto di vista economico, questo alimento andrebbe quindi consumato solo ogni tanto, preferendogli del pesce fresco ben più genuino e salutare.

Controindicazioni

I polifosfati usati per dare consistenza al composto e trattenere l’acqua, così come l’elevato contenuto di sodio, rendono il surimi non adatto e sconsigliato ai seguenti soggetti:

  • ipertesi
  • donne in gravidanza
  • anziani
  • soggetti con problemi renali

Anche i celiaci non dovrebbe mangiare surimi per la presenza nel prodotto di farine o grano.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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