Oggi approfondiremo le caratteristiche del Salak, o frutto serpente, uno dei frutti tropicali più strani, dall’aspetto assai curioso, che vanta proprietà nutrizionali tutte da scoprire.
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Il Salak il cui nome scientifico è Salacca zalacca, è anche noto come snake fruit (‘frutto serpente’). Si tratta di un frutto di una palma proveniente in origine da Malesia e Indonesia, che sono ancora oggi le zone dove viene prevalentemente coltivato, non essendo molto diffuso al di fuori del continente asiatico.
La sua caratteristica più peculiare è la buccia rossa a scaglie, che ricorda vagamente le pelle di un serpente e gli conferisce un aspetto unico.
La polpa interna offre invece un sapore dolce e leggermente acidulo. Per chi lo assaggia per la prima volta, il gusto di questo curioso frutto tropicale potrebbe sembrare un mix tra ananas, miele, agrumi e perfino sapone, con un sapore a metà strada tra il dolce e l’aspro.
All’interno il frutto è diviso in tre lobi separati da una membrana sottile (con una forma molto simile all’aglio) e contenenti ciascuno un singolo seme.
Questo frutto affascinante è noto per la sua ricchezza nutrizionale e il suo uso versatile in cucina. Scopriamo insieme i segreti di questo tesoro tropicale.
Lo Snake Fruit trova le sue radici nelle foreste dell’Indonesia, in particolare nelle isole di Sumatra e Giava.
Questa regione tropicale fornisce il terreno ideale per la sua coltivazione. Da secoli è stato parte integrante della cultura culinaria indonesiana e, oggi, la sua popolarità si sta diffondendo in tutto il mondo grazie al suo sapore unico e alle sue caratteristiche intriganti.
Come molta frutta esotica, anche lo Snake fruit ha un aspetto praticolare a cui non siamo abituati.
La sua buccia a scaglie è di colore marrone scuro e ricorda vagamente le squame di un serpente, da cui il nome Snake Fruit. Il frutto è di dimensioni relativamente piccole, solitamente lungo circa 10-20 cm. La sua forma può variare, ma spesso è ovale o a forma di cono.
Quando si apre, si rivela la sua polpa interna, che è di colore beige o marrone chiaro, a seconda della varietà. Il frutto all’interno è solitamente suddiviso in tre segmenti, ognuno con un grande seme centrale. La consistenza è succosa e carnosa, simile a una mela, ma più densa.
Il sapore è un equilibrio affascinante tra dolce e leggermente acidulo, con note aromatiche che lo rendono uno tra i frutti più strani. La sua combinazione di dolcezza, acidità e consistenza croccante lo rende un’esperienza sensoriale straordinaria per chiunque abbia occasione di assaggiarlo.
Il Salak ha un interessante profilo nutrizionale e apporta non poche sostanze nutrienti. Di seguito, il valore nutrizionale per ogni 100 grammi di prodotto:
Oltre ad avere un aspetto molto singolare, il frutto serpente possiede anche interessanti proprietà nutrizionali.
Esso è, infatti, innanzitutto rinomato per le sue proprietà antiossidanti per cui risulterebbe un valido alleato contro l’invecchiamento, oltre a favorire la salute delle articolazioni, la rigenerazione cellulare e la depurazione dell’organismo.
Presenta anche buone quantità di acido ascorbico e flavonoidi oltre alle elevate concentrazioni di ferro in esso contenute. Sembrerebbe infatti essere il primo tra i frutti sotto quest’ultimo specifico aspetto.
Anche l’apporto di potassio è degno di nota.
In virtù della buona concentrazione di vitamina A è consigliato anche per i benefici in grado di apportare nel caso di problemi alla vista. Infine, l’elevata quota di tannini e fibre alimentari lo rende indicato come alimento da inserire nelle diete dimagranti.
I potenziali benefici per la salute associati al suo consumo includono:
Si tratta di una pianta tropicale che richiede specifiche condizioni di crescita. Ecco come viene coltivato e raccolto, insieme alle sfide associate alla sua coltivazione.
Potete trovare la piantina online:
Cresce meglio in climi tropicali e subtropicali, con temperature costantemente elevate e umidità moderata. Questa pianta preferisce temperature comprese tra i 24° e i 30° e non tollera il freddo o le gelate.
L’umidità è importante per mantenere il terreno e le radici ben idratate.
Con il suo sapore unico e la sua consistenza croccante, può essere consumato in diversi modi. Ecco alcuni dei modi più comuni in cui può essere gustato:
Ecco una ricetta tradizionale indonesiana in cui questo frutto indonesiano è un ingrediente chiave: Rujak Salak l’insalata di frutta indonesiana.
Preparazione. Tagliate la frutta in pezzi o fette. Mescolate con la salsa di rujak. Spolverate con arachidi tostate e zucchero di palma a piacere. Servite come antipasto o dessert.
Questo piatto è solo un esempio del modo in cui il frutto può essere utilizzato nella cucina indonesiana per creare una combinazione di sapori dolci, piccanti e leggermente acidi, ma in realtà lo si trova in tanti piatti diversi.
Il frutto è apprezzato per la sua durata di conservazione relativamente lunga. La buccia scagliosa aiuta a proteggere la polpa, consentendo il trasporto a lunga distanza.
Tuttavia, dal momento che è un frutto delicato, è importante che la catena del freddo sia gestita correttamente durante l’importazione al fine di mantenere la sua freschezza.
Questo frutto tropicale ha acquisito una discreta popolarità in diverse parti del mondo, grazie al suo sapore unico e alla crescente domanda di frutti esotici.
In Asia è ampiamente consumato in molte parti del continente, soprattutto in Indonesia, Malesia, Thailandia e Filippine. In queste regioni, è considerato un frutto delizioso e viene utilizzato in varie preparazioni culinarie.
In Europa e Nord America è meno comune, ma sta guadagnando popolarità tra i consumatori interessati alla cucina esotica e ai frutti esotici.
Il frutto fresco può essere trovato nei mercati internazionali, ma la sua disponibilità può variare a seconda della regione e della stagione. Alcuni Paesi lo importano da regioni produttrici come l’Indonesia per soddisfare la domanda dei consumatori locali.
Oltre al frutto fresco, è possibile trovare prodotti trasformati che lo usano come ingrediente, come marmellate, succhi, snack secchi e altri alimenti.
Questi prodotti, al di fuori del mercato di origine, sono solitamente più facili da reperire rispetto al frutto fresco.
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